In una lettera alla Gazzetta di Parma, Sandro Campanini ha evidenziato un problema cruciale per la ripresa dell’Italia: usare i finanziamenti del Recovery Fund per “rendere certi, regolari, strutturali i fondi per la ricerca universitaria e pubblica”. “L’Italia – scrive Campanini – ha un numero importante di ricercatori, anche giovani, estremamente bravi (…) Ma molti di più potrebbero diventare, e molti meno si sentirebbero ‘costretti’ a espatriare, se gli investimenti nella ricerca pubblica universitaria fossero adeguati e costanti nel tempo”.