In un’intervista a Italia Oggi Arturo Parisi insiste sulla necessità di ridare vitalità al Partito democratico (“Renzi deve ricostruire il Pd”). Così anche Anna Finocchiaro: “I danni del proporzionale e un partito da rifondare” (Corriere della sera). Carlo Bertini su La Stampa riferisce che “Orlando incontra Prodi e gli ulivisti si schierano sostenendo il ministro” (e vedi il Programma di Orlando). Stefano Folli su Repubblica: “Matteo e il paradosso delle primarie: vincerle e restare senza alleati”. Lina Palmerini teme che Renzi al Lingotto non dica che sistema elettorale vuole: “La differenza del Lingotto di Renzi” (Sole 24 ore; e vedi una bozza del programma di Renzi). Pippo Civati dice al Manifesto “Tante liste di sinistra sono una follia, uniamoci. Dal Pd altri usciranno”. Sergio Chiamparino e Giuseppe Sala scrivono a Renzi “Caro Matteo, cambia mare se vuoi restare il capitano” (lettera a Repubblica). Paolo Pombeni su mentepolitica.it è critico tanto delle primarie del Pd quanto del governo Gentiloni (“La politica della corrida e quella del sopire e troncare”), mentre Marcello Sorgi scrive: “Gentiloni, carta a sorpresa per una rimonta del Pd” (La Stampa), e Massimo Franco dice lo stesso: “Una stabilità che può essere utile anche al Pd” (Corriere). Per Michele Prospero “Weimar non c’entra, è la sinistra che manca” (Manifesto). Angelo Panebianco denuncia: “La resa culturale ai 5 Stelle” (Corriere). Claudio Petruccioli , in un’intervista a Il Dubbio, accusa: “Prima fecero cadere Prodi, ora puntano Renzi. Processiamo le inchieste”. Ma per Antonio Polito: “Furbizia e spregiudicatezza sono valori politici rischiosi”.