Le riviste Il Mulino e Quaderni Costituzionali pubblicano uno “Speciale referendum costituzionale”, rintracciabile on line. Su Il Mulino intervengono: Michele Salvati, “Uno snodo importante”; Enzo Cheli, “Che cosa significa cambiare una Costituzione”; Stefano Ceccanti, “Una riforma coerente”; Cesare Pinelli, “Più luci che ombre”; Gianfranco Pasquino, “Referendum costituzionali, forse. Plebiscito, no”; Alessandro Pace, “Finalità accentratrici e scelte irrazionali della riforma”. Su Quaderni costituzionali vengono pubblicate “Dieci domande sulla riforma costituzionale”, con le risposte (in 136 pagine) di 38 costituzionalisti: alcuni contrari (Azzariti, Caretti, Grosso, Lanchester, Niccolai, Pertici, Pezzini, Ruggeri, Scaccia, Tarli); un maggior numero a favore (Bin, Biondi, Brunelli, Caravita, Ceccanti, Cecchetti, Ciarlo, Curreri, D’amico, Donati, Frosini, Grisolia, Groppi, Guzzetta, Lippolis, Lupo, Morrone, Olivetti, Pinelli, Puccini, Salerno, Tega, Vigevani); altri con posizioni non nettamente definite (Balboni, Bifulco, Rossi, Salazar, Staiano). Aggiungiamo la recensione sul Corsera di Monica Guerzoni a un libro di Valerio Onida e Gaetano Quagliariello (“I due ex saggi che si oppongono al nuovo Senato”) e un intervento di Enzo Balboni e Umberto Allgretti, risalente al 27 maggio scorso (“Perché non ci schieriamo sul referendum”).