Teologia da un lato, dall’altro esperienze di vita comunitaria e di fede vissuta come ricerca più che non come “possesso”, impegno militante nell’agone politico costituiscono i poli di riferimento del ’68 dei cattolici. Non è stata una parentesi senza conseguenze: da quella stagione di tensioni l’intero cattolicesimo italiano uscì trasformato in modo irreversibile. Ed è anche grazie al ’68 che possiamo continuare a sperare che il futuro non sia morto, ma stia solo riposando in una nuova, lunga incubazione.
Per gradita concessione dell’autore pubblichiamo un articolo che è stato scritto per l’ultimo numero della rivista “Orientamenti pastorali”.