10 Agosto 2022
by c3dem_admin
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IL VATICANO E LA GUERRA IN UCRAINA. IL VANGELO, LA POLITICA (E LE ELEZIONI)

10 Agosto 2022

Il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato, ha rilasciato un’intervista a Limes sul possibile viaggio del papa a Kiev . Ne riferisce il sismografo: “Dichiarazioni del card. Parolin”; un ‘ampia sintesi sull’Osservatore Romano: “La chiesa è pacifista perché crede e lotta per la pace”; ampi stralci sono pubblicati LaVerità: “Il papa non sarà mai il cappellano dell’Occidente”; il Corriere della sera, con Lorenzo Cremonesi, titola: “Il Vaticano sulla guerra di Kiev: chi è aggredito ha diritto di difendersi”. CATTOLICI ED ELEZIONI: Su Domani Francesco Peloso scrive un lungo articolo riportando pareri espressi dalla Cei, dal presidente dell’Azione cattolica e dai responsabili della Comunità di S. Egidio: “Una chiesa immobile non guida i cattolici al voto”. IL VANGELO E LA POLITICA: Un’interessante relazione alle chiesa palermitana di Giuseppe Savagnone: “Il Vangelo, la politica e la rivoluzione” (Settimana news). Roberto Cipriani, “Religione e politica, oltre la secolarizzazione” (Settimana news).  L’intervento di Giulia Iotti e Roberto Ruini e quello di Nino Labate nel dibattito su “Cattolici e politica” aperto da Settimana news (e prima da Marco Damilano). INOLTRE: Paolo Rodari, “Zuppi, pronto a celebrare i funerali di chi ha scelto il suicidio assistito” (Repubblica) e l’intervista rilasciata dal card. Matteo Zuppi a Vanity Fair: “Cambiamo il mondo“. Lorenzo Prezzi,Comunità, movimenti, prelatura: tempo di verifiche” (Settimana news). Andrea Grillo, “Anticoncezionali e breccia di Porta Pia” e “Preservativi sessuali e preservativi ecclesiali. La questione sistematica” (Come se non). Francesco Cosentino, “Martini, la sana inquietudine della Chiesa” (Settimana news). A.Barzini, A. Mattioli: “La luce della speranza per un nuovo umanesimo” (Avvenire)

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27 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
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NON DATE AL M5S I VOTI DEL CIELO

27 Aprile 2017

Sergio Mattarella insiste: “Subito la legge elettorale” (Marzio Breda, Corriere della Sera). Ma Mauro Calise non crede che si farà nulla: “Il gioco delle parti non fa un’intesa” (Mattino); e Lina Palmerini vi legge “La spinta per il voto anticipato” (Sole 24 Ore). Stefano Ceccanti replica a Andrea Orlando sull’alleanza del Pd con Pisapia: “In queste ore si discute di alleanze” (dal blog). Giorgio Tonini spiega il voto favorevole al DEF: il suo intervento in Senato. Marco Follini in un’intervista al Quotidiano nazionale: “Non date a M5S i voti del cielo”. Massimo Adinolfi, “Francia, i cattolici tentati dal tanto peggio” (Mattino). Matteo Truffelli, presidente dell’Azione cattolica: “Aiutiamo a ricucire il paese lacerato” (intervista ad Avvenire). L’intervista a Marina Berlusconi sul Corriere della sera: “Il vero pericolo è l’antipolitica”. Enrico Morando, “Chi ha ucciso davvero Alitalia?” (intervista all’Unità). Pietro Ichino, “Alitalia, l’origine del peccato” (Foglio). Leonardo Becchetti, sull’Avvenire, propone: “Un sussidio europeo per costruire fiducia e l’inclusione attiva”.

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15 Gennaio 2013
by Vittorio Sammarco
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Cattolici: protagonisti o subalterni?

15 Gennaio 2013
di Franco Monaco

Questo articolo è uscito su  “Adista” – Notizie n. 2, con la data del 19 gennaio 2013. L’autore è senatore del Pd e membro dell’associazione “Città dell’uomo”

 

È curiosa la dinamica della comunicazione. Spesso accredita una rappresentazione che si discosta dalla oggettività dei fatti e che, specie se reiterata, sedimenta luoghi comuni e semplifica a dismisura i giudizi. È il caso della tesi secondo la quale staremmo assistendo a un nuovo protagonismo politico dei cattolici dopo un tempo contrassegnato dalla loro marginalità. Chiedo scusa per l’approccio didascalico, ma merita isolare gli elementi di cui, letteralmente, si compone tale assunto.

Quale il tempo segnato dalla presunta marginalità politica dei cattolici? Secondo una facile vulgata, dopo la Dc e i suoi epigoni. Già a questo riguardo, si potrebbe introdurre un interrogativo. La Dc fu cosa grande e complessa. Alle origini, effettivamente, il suo gruppo dirigente, in larga misura, aveva alle spalle un’attiva militanza cattolica. Col tempo e il succedersi delle generazioni quella matrice si stemperò. Nel bene e nel male il personale politico Dc si professionalizzò e si laicizzò. E comunque, al di là dei singoli profili biografici, la effettiva qualità cristiana della sua ispirazione e della sua azione fu assai discontinua. A volte più evidente, a volte decisamente appannata. In breve: all’egemonia politica Dc non di necessità e sempre corrispose una vitale “significanza” cristiana.

Dopo la Dc, cattolici politicamente marginali? Ne siamo sicuri?

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