Romano Prodi analizza la difficilissima crisi economica post-Covid e poi critica il governo: “Non vedo nel nostro paese l’impegno necessario a preparare una strategia in grado di mobilitare tutte le risorse…” (“La paura che opprime e la mano tesa dell’Europa”, Messaggero). Letture critiche (e propositive) del lavoro del Governo vengono anche da Maurizio Ferrera: “Spese, progetti, riforme. I giovani in lista di attesa” (Corriere della sera); Pier Carlo Padoan, “Governare la complessità rinunciando alle misure temporanee” (Foglio); Matteo Lepore, “Riforme, il coraggio delle scelte” (Mattino). SUL FRONTE EUROPEO Beda Romano illustra “Il piano Michel: più controlli e budget ridotto” (Sole 24 ore); Irene Tinagli, presidente Affari economici del Parlamento europeo, è critica su un punto nevralgico: “La Commissione Ue e non il Consiglio degli Stati deve gestire il Recovery Plan” (La Stampa); anche Sergio Fabbrini è critico e analizza “Quelle linee rosse da difendere a Bruxelles” (Sole 24 ore); poi Andrea Bonanni: “L’Europa furba dei frugali” (Repubblica); e il bel testo del discorso di Angela Merkel al Parlamento europeo l’8 luglio scorso: “L’Europa che riparte” (Foglio). In Polonia si vota: Adam Michnik, “L’Ue è l’unico freno all’avanzata dei nazionalisti” (intervista a La Stampa).
12 Luglio 2020
by Giampiero Forcesi
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