I quotidiani dei giorni scorsi riferiscono di una lettera (ignota nel testo) del duo Renzi/Alfano indirizzata alla Commissione europea in cui si chiederebbe di estendere ad altri paesi, primo fra tutti la Libia, soluzioni come quelle adottate con l’accordo Ue-Turchia.
E un brivido corre lungo la schiena. Come è possibile che un accordo di quel genere non susciti l’esigenza di fermarsi un attimo e di riflettere collettivamente – meglio ancora se in Parlamento – sulla sua effettiva portata?
In realtà le critiche all’accordo – che sono di ordine giuridico, politico e umanitario – sono rimaste chiuse in ambiti molto circoscritti, ma meritano invece di diventare oggetto di conoscenza e discussione in ogni possibile sede.