10 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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IL LABORATORIO POPULISTA

10 Maggio 2018

Franco Monaco, “L’identità irrisolta del Pd (senza Renzi)” (Il Fatto). Stefano Ceccanti, “La necessità degli scandali” (dal blog). Un bell’articolo di Maurizio Ferrera, sul Corriere della sera, sui programmi di governo che si vanno delineando e l’economia del paese (“Pensare il futuro”). Roberto Gualtieri, parlamentare europeo del Pd, “Con i giochi di Salvini e Di Maio i conti italiani rischiano grosso” (Il Foglio). Alessandro Campi, “Il rompicapo dei programmi per i dioscuri (Matteo e Luigi)” (Il Messaggero). Mario Deaglio, “Al crocevia tra promesse e realtà” (La Stampa). Stefano Folli, “Il prezzo da pagare ad Arcore” (Repubblica). Claudio Tito, “Il laboratorio populista” (Repubblica). MONDO: Adriana Cerretelli, “E se fosse finita l’idea stessa di Occidente?” (Sole 24 ore).

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8 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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POPULISMO E SFRONTATEZZA

8 Maggio 2018

Vale la pena leggere l’articolo di Guido Tabellini sul Foglio: “Il vero compito dell’esecutivo è rimuovere l’illusione pericolosa che i conti del paese siano in ordine”, in cui spiega bene la situazione dell’economia italiana nel contesto dell’Unione europea. Simile, ma in certo senso meno pessimista, Enzo Moavero Milanesi, sul Corriere: “Unione europea, cinque No che potremmo voler dire “. Tre commenti al discorso di Mattarella: Stefano Folli (“Il coraggio istituzionale del presidente”, Repubblica), Marcello Sorgi (“Lo sgarbo dei populisti al Quirinale”, La Stampa), Massimo Adinolfi (“Una scommessa al buio sul futuro del paese”, Mattino) e Alessandro Campi (“Il fallimento dei partiti scaricato sui cittadini”, Messaggero). Si può aggiungere, se non scandalizza, Denis Verdini (“Soltanto il Quirinale è immune alla follia”, Il Tempo). Un breve commento anche in Raniero La Valle (“Elezioni rottamate”, sul blog lachiesadeipoveri). Un altro di Stefano Ceccanti (sul suo blog). Una un po’ penosa dichiarazione di Carlo Costalli, presidente Mcl (“I cattolici sono pronti a sostenere Salvini”, Il Tempo).

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5 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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E ADESSO, PRESIDENTE?

5 Maggio 2018

Il parere di due quirinalisti: Marzio Breda, “Lo schema del premier di tregua e i ministri di tutte le aree politiche” (Corriere della sera); Ugo Magri, “Mattarella farà un appello al paese e per l’esecutivo cerca nomi pop” (La Stampa). Il parere di Massimo Villone sul Manifesto: “Il capo dello Stato con le spalle al muro”. La proposta di Carlo Rognoni sul Secolo XIX: “L’ipotesi più convincente è affidare l’incarico a Tajani”. Lo spericolato editoriale di Mario Calabresi su Repubblica: “Un governo politico o meglio il voto”. Le analisi politiche di Stefano Folli (“La linea rossa della crisi istituzionale”, Repubblica), di Francesco Verderami (“La mediazione di Giorgetti e il piano inclinato verso le elezioni” (Corriere della sera) e di Bruno Vespa (“Appello al buon senso”, Il Mattino). A PROPOSITO DI PD: Fabio Martini, “L’allarme di Veltroni: il Pd è arrivato a un punto limite” (La Stampa); Emanuele Macaluso, “Ma adesso Renzi non è più padrone assoluto del Pd” (Il Dubbio). A PROPOSITO DI M5S: Alessandro Campi, “Gridare al golpe significa tradire il Sud” (Messaggero); Giovanni Orsina, “M5S, cade la maschera moderata” (La Stampa); Marcello Sorgi, “Ora il comico apre la successione a Di Maio. ‘Dibba’ è pronto” (La Stampa). INOLTRE: Liliana Segre, “Il razzismo e la lezione di Vico” (Repubblica). Savino Pezzotta, “Non ero marxista ma grazie a lui ho capito il lavoro” (Il Dubbio). Enrico De Mita, “Politica e nostalgia dei professionisti” (Sole 24 ore). Maurizio Molinari, “Il peggior nemico della democrazia? La ribellione della gente comune” (in dialogo con Yascha Mounk, La Stampa).

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28 Febbraio 2018
by Giampiero Forcesi
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LA MENACE ITALIENNE

28 Febbraio 2018

Così Le Monde: “Europe, la menace italienne”. Dice Angelo Panebianco sul Corriere della sera: “I pronostici non sempre colgono nel segno”. Claudio Cerasa: “Tutti vogliono il 40 per cento, ma c’è solo un 40 per cento che serve all’Italia” (Il Foglio). Ecco, secondo Stefano Ceccanti, “La vera posta in gioco delle elezioni” (intervista a Le Formiche).  Concetto Vecchio su Repubblica racconta: “Il grande dilemma a sinistra: votare o no per i dem”. Alberto Leiss, sul Manifesto, spiega i suoi voti a sinistra: “Un voto, anzi due, a sinistra”, (a Leu e a Potere al Popolo, ma non al Pd). Andrea Manzella, su Repubblica, usa un po’ d’ironia: “La rivincita del Senato”. Stefano Folli annota: “Se Salvini tenta il sorpasso di Berlusconi” (Repubblica); e ieri aveva scritto: “Il rebus del Pd nelle manovre del dopo voto”. Alessandro Campi scrive sulla quasi candidatura di Tajani: “La mossa che parla alla Ue e ai moderati” (Mattino). Sabino Cassese sul Corriere difende la competenza: “Candidati, il valore di chi è più capace”, e poi dialoga con il Foglio: “La strada maestra per uscire dalla prossima instabilità governativa”. Carlo Calenda, intervista da Avvenire: “All’Italia serve un governo vero”. Massimo Villone sul Manifesto: “Walter e Silvio, i referendari della domenica”. Un’intervista al candidato grillino a ministro del lavoro, Pasquale Tridico: “Troppa flessibilità, via il jobs act. Congeleremo la legge Fornero” (La Stampa). Ernesto Preziosi, già deputato Pd e coordinatore di “Argomenti 2000”: “Verso le elezioni

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29 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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RENZI, L’ULTIMA SFIDA PER CREARE IL NUOVO PARTITO

29 Gennaio 2018

Federico Geremicca, le scelte di Renzi per le liste, le racconta così: “L’ultima sfida per creare il nuovo partito” (La Stampa). Piero Ignazi, “La minoranza senza strategia” (Repubblica). Francesca Schianchi: “Nel Pd si allarga il fronte anti Renzi” (La Stampa). Goffredo De Marchis,Pd, la resa dei conti dopo il voto” (Repubblica). Nicola Latorre: “Scelto chi diceva sì al capo” (intervista al Corriere della sera). Fabio Martini, “Letta attacca Renzi: ‘fare le liste così un grave errore” (La Stampa). Massimo Mucchetti, “Non sono adatto ai riti di questo Pd” (intervista a Il Fatto). Enrico Morando, “Liste nevrotiche, ma la rottamazione nel Pd vale per tutti” (intervista al Mattino). Mauro Calise,La nuova stagione dei partiti personali” (Mattino). Alessandro Campi,L’effetto boomerang sui candidati” (Messaggero). Giorgio Napolitano, “Il governo del presidente è solo una fantasticheria” (intervista al Corriere della Sera).

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22 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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L’ITALIA TRA SFIDUCIA E IMPEGNO

22 Gennaio 2018

Ilvo Diamanti presenta l’ultimo sondaggio sul rapporto degli italiani con le istituzioni: un paese senza più fiducia, dove 2 su 3 vorrebbero un uomo forte alla guida del governo (“Un paese alla ricerca di se stesso”, Repubblica). Gianfranco Viesti, su Il Mulino, a coronamento di una lunga indagine, presenta “Un paese plurale, difficile e bellissimo”. Paolo Gentiloni formula i suoi giudizi sulla situazione del paese in un colloquio con Claudio Cerasa sul Foglio: “Il Patto Gentiloni per il 4 marzo”. Dario Di Vico, sul Corriere della sera, riferisce del libro di Nicola Rossi: “Flat tax e minimo vitale: una proposta per la crescita”; ne aveva scritto giorni fa anche Carlo Cottarelli (“Flat tax, maneggiare con giudizio”, La Stampa). L’economista Emanuele Felice, su Repubblica, delinea, invece, il percorso di una sinistra riformista: “La carta europea per il voto”. Anche Alessandro Campi, politologo, dedica un articolo al riformismo, con alcune considerazioni sul ruolo del ministro Minniti e sul Pd: “Il Pd e la questione riformista” (Messaggero). Angelo Bolaffi, su Repubblica, commenta la quasi definitiva, e tormentata, scelta del SPD di rifare la Grande Coalizione in Germania: “Una scelta che salva la Ue”. Luigi Di Maio presenta “Il programma dei 5 stelle in 20 punti”.  Paolo Mieli, sul Corriere, azzarda ipotesi sul dopo 4 marzo: “Gli scenari del dopo voto e le alleanze possibili”; Eugenio Scalfari, su Repubblica, dice: “Ecco i rimedi per curarsi dal malanno populista”.

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29 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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“LA SOCIETÀ INTOSSICATA”

29 Dicembre 2017

Va letto, per il buon senso che lo pervade e per i pericoli che sottolinea, l’articolo di Massimo Ammanniti su Repubblica: “La società intossicata”. Anche da Ammanniti viene un elogio a Paolo Gentiloni, di cui scrive Fabio Martini su La Stampa (forse un po’ esagerando): “Il premier si smarca da Renzi e sottolinea tutte le differenze”. Ne scrivono anche Lina Palmerini sul Sole 24 ore: “La campagna del premier in sintonia col Colle”, e Alessandro Campi sul Messaggero: “La legislatura che ha cambiato le leadership”. Di qualche interesse l’intervista a Massimo D’Alema fatta dal direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, in cui D’Alema racconta di aver aperto la campagna elettorale in una parrocchia pugliese, invitato da un gruppo cattolico (“Il Manifesto di d’Alema. ‘Il Salento va rispettato’”). Su Il Dubbio un’intervista di Alfredo D’Attorre (Liberi e uguali): “I 5 stelle sono come il Pd: guardano a destra”. Sul Sole 24 ore Francesco Clementi spiega quale è “Il raggio d’azione del Governo” dopo lo scioglimento delle Camere.

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7 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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SICILIA. COMMENTI AL VOTO

7 Novembre 2017

Sui risultati del voto in Sicilia (qui i dati elaborati dal CISE della Luiss) alcuni commenti: quelli inviati agli amici da Stefano Ceccanti (Pensierino sui commenti, e Note sugli aspetti istituzionali); quello del blog del dem Dario Parrini (“Dalle elezioni in Sicilia arrivano tre conferme”); la e-news di Matteo Renzi; due interviste di Arturo Parisi (“Leadership di Renzi senza alternative”, all’Avvenire; “Matteo non può candidarsi a premier”, al Mattino); Dario Franceschini, “No a rese dei conti. Creiamo un’alleanza” (intervista al Corriere della sera); Luigi Zanda, “Matteo, pensaci: due ruoli ora sono troppi” (intervista a Repubblica); Alfredo D’Attorre, “Renzi ascolti il Paese e faccia un passo indietro” (intervista al Manifesto); Mauro Calise, “La democrazia nel buco nero del non voto” (Mattino); Alessandro Campi,La sfida è a due. Si allontanano le larghe intese” (Messaggero); Giovanni Orsina, “L’alchimia che ha deciso la sfida” (la Stampa); Lina Palmerini, “Il debole argine populista tra sinistra divisa e Berlusconi alleato dei sovranisti”; Ezio Mauro, “La sinistra che non c’è” (Repubblica); Antonio Polito, “Il tramonto di un progetto” (Corriere della sera); Stefano Folli, “Il voto utile e quello disperato” (Repubblica); Massimo Franco, “Il vicolo cieco di un partito alla ricerca di capri espiatori” (Corriere); Marco Tarquinio, “Quello che non torna” (Avvenire); Norma Rangeri, “Le dimissioni di un uomo solo allo sbando” (Manifesto); Claudio Cerasa, “La nuova percezione di Berlusconi. Storia di una rivoluzione” (Foglio).

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4 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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L’AVVENTURA CATALANA

4 Ottobre 2017

Il sindaco, o la sindaca, di Barcellona, Ada Colau ha rilasciato a Concita Di Gregorio su Repubblica un’intervista in cui dice anche alcune cose belle e intelligenti sulle qualità di chi governa (“Dopo le violenze, con Rajoy non si può trattare. Il Psoe deve sfiduciarlo”); ma sul nodo centrale della questione ai suoi argomenti deboli risponde molto bene Marco Olivetti, su Avvenire (“La storia non è solo cozzo d’assolute volontà”). Sull’Avvenire interviene anche Leonardo Becchetti (“Risposta sbagliata al problema vero”). Stefano Ceccanti, su Democratica: “Catalogna, l’avventurismo di una minoranza”, Alessandro Campi sul Messaggero: “Le forzature delle minoranze con l’alibi dell’identità”. Giovanni Orsina su La Stampa: “La Lega si perde nel labirinto dei populismi”. Eugenio Cau su Il Foglio racconta prima “Gli antisecesionisti” e poi “L’egemonia secessionista”. Aldo Garzia sul Manifesto (a difesa di Madrid): “Madrid-Barcellona, tutto è cambiato in 40 anni”. Infine, guardando oltre, Timothy Garton Ash: “Alle radici del populismo” (Repubblica).

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1 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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LA GRANDEUR FUORI POSTO

1 Agosto 2017

Il ministro dell’Economia Bruno Le Maire spiega al Corriere della Sera il punto di vista francese (“All’Italia offriamo la guida dei nostri cantieri”). Sulla posizione italiana intervengono Gianni Pittella (“La Commisione europea prepari una procedura d’infrazione”, intervista al Secolo XIX) e Riccardo Perissich (“Macron scenda a patti con l’Italia”, intervista al Quotidiano nazionale). Massimo Riva: “La partita Italia-Francia” (Repubblica). Si vedano anche Dario Di Vico (“Con la piccola Parigi addio campioni europei?”, Corriere dell’economia),  Biagio de Giovanni (“La Francia, la Germania, l’Italia e la fine degli ideali europei”, Mattino), Ernesto Galli della Loggia (“Un Paese senza alleati che rischi l’irrilevanza”, Corriere della Sera) e Alessandro Campi (“L’idea sbagliata che abbiamo dell’Europa”, Mattino).

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