Il ministro degli Interni Alfano è andato a Bruxelles a picchiare i pugni sul tavolo: l’Italia non può essere lasciata sola a gestire l’emergenza profughi. L’operazione di salvataggio in mare denominata «Mare nostrum», avviata nell’ottobre 2013 dopo la tragedia di Lampedusa, è già costata al paese 10 milioni di euro al mese, si dice. La stampa di destra è da mesi all’attacco contro quella che definiscono una «follia». Proviamo però a riguardare le cose da un altro punto di vista.
L’emergenza immigrazione è tutto meno che un’emergenza. I flussi di persone dall’Africa, dal Medio Oriente, dall’Asia verso l’Europa sono presenti e stimabili da anni, e il nostro paese è da venticinque anni un paese di immigrazione, dopo aver mandato in giro figlie e figli per il mondo per più di un secolo.