L’articolo è uscito sul blog dell’associazione Appunti Alessandrini, aderente alla rete c3dem
Sono abbastanza sicuro che se confrontassimo il numero dei miti con quello dei falsi miti in auge in Italia scopriremmo che i secondi sovrastano i primi per numero e intensità. Fra i falsi miti quello che mi è più inviso e gode di maggior popolarità è quello del cambiamento, ovvero quella visione manichea che separa il vecchio cattivo dal nuovo buono usando come discriminanti il tempo trascorso e la novità. Questa selezione scarta a priori, per esempio, un ottimo uomo politico o donna politica perché presente da tempo nello scenario istituzionale e eleva un uomo cretino o una donna cretina perché non sono ancora approdati allo stesso scenario.