21 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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IUS SOLI, COALIZIONI, IL RITORNO DI BERLUSCONI

21 Luglio 2017

Andrea Riccardi, sul Corriere della Sera, riflette sul rinvio dello ius soli e sui rapporti tra i cattolici e la politica (“Il rinvio dello ius soli, una sconfitta per i cattolici”). Sul Manifesto Franco Monaco spiega perché è contrario a un listone di tutte le sinistre contro Renzi: “Il centrosinistra rompe con il dogma dell’unità politica” (delle sinistre) e Bia Sarasini sostiene che “Non c’è lista unita che tenga se non parte dalle persone”. L’ex Dc Angelo Sanza racconta al Corriere della sera il suo tragitto “Da De Mita a Pisapia”. Paolo Pombeni è pessimista sulla capacità del Pd e della sinistra di saper collaborare (“Le coalizioni impossibili?”, in mentepolitica.it). Francesco Verderami, sul Corriere, evidenzia invece “L’arte della coalizione nel prossimo Parlamento”. Giovanni Sabbatucci su La Stampa scrive: “Berlusconi, un ritorno da scoprire” (Messaggero); e sul ruolo di Berlusconi  nell’attuale equilibrio politico scrivono anche Stefano Folli (“Il Colle vigilerà sui rischi in arrivo”) e Gaetano Quagliariello (intervista a La Verità: “Il centrodestra c’è, manca solo Berlusconi”). Repubblica pubblica alcune lettere sul tema “Caro Renzi, perché ti amo perchè ti odio”, un’ intervista a Pippo Civati (“Talento e arroganza. Ha tradito il mandato delle primarie 2013”) e una a Teresa Bellanova (“Un vero riformista”). In un’intervista a Il Fatto Pierluigi Bersani dice: “Renzi, Lotti e Boschi fregati dalla loro questione morale”. Angelo Panebianco, sul Corriere, propone di cambiare la prima parte della Costituzione (“La Carta costituzionale e le difficili riforme italiane”).

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7 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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PROPORZIONALE SÌ, PROPORZIONALE NO

7 Giugno 2017

Della legge elettorale Stefano Ceccanti offre “Una guida aggiornata ai testi”. Angelo Panebianco, sul Corriere della sera, parla di “Una legge dannosa” (perché il proporzionale ora “non è in grado di fermare i partiti antisistema”). Gustavo Zagrebelsky evoca “la nave dei folli” e ci vede il primato de“Gli interessi di bottega”, non quelli del bene comune (Repubblica). Anche Ezio Mauro evoca “La talpa cieca della sinistra” (Repubblica). Marcello Sorgi vi legge “L’incoscienza dei leader” (La Stampa). Roberto D’Alimonte dice: “Il patto proporzionale salvato a discapito della governabilità” e poi illustra “Chi vince e chi perde con il rebus proporzionale” (Sole 24 ore). Mauro Calise, invece, dice che è “L’unica (mediocre) risposta possibile” (Mattino). E anche Paolo Pombeni in sostanza la difende contro troppi luoghi comuni: “Proporzionale per davvero”. La difende Piero Fassino in un colloquio sul Foglio (“Legge elettorale, il Pd, la sindaco Appendino”). Torna a difenderla Valerio Onida, che spiega: “Un buon sistema elettorale deve favorire convergenze” (Corriere della Sera). Claudio Cerasa ironizza su “La fine del romanzo politico del maggioritario” (Il Foglio). Sabino Cassese riprende la proposta di Luigi Zanda di lavorare soprattutto sui regolamenti parlamentari: “Dare al Parlamento il ruolo che gli spetta” (Corriere). Mentre Ugo De Siervo paventa la “Trappola bocciatura” (La Stampa). Sulla questione dei nominati, il pd Dario Perrini scrive: “La grande bufala dei nominati” (italiaincammino), Walter Tocci insiste: “Il rischio di un Parlamento devoto ai capi partito”. Il Fatto e il Manifesto pubblicano un documento di Anna Falcone e Tommaso Montanari: “Un’alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza”. Sul Foglio Marianna Rizzini avverte: “L’ircocervo Grillo-Salvini esiste. Parlano Orsina, De Giovanni e Adinolfi”.

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15 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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ITALIA, L’ANELLO DEBOLE

15 Maggio 2017

Mauro Magatti, sul Corriere, prova a dire quali sono “I valori su cui scommettere nel disordine delle ideologie”. Sempre sul Corriere Dario Di Vico si guarda intorno e constata: “La classe operaia va a destra”. Guardando alla crisi del lavoro e alla robotizzazione Maurizio Molinari su La Stampa sostiene però che “C’è un nuovo laboratorio in Occidente”. Sul Manifesto Gianandrea Piccioli propone “Più che un partito esperienze sociali alternative”.  Invece, ancora sul Manifesto, Antonio Floridia dice: “Contro il richiamo al voto utile una lista unitaria di sinistra”. Silvio Berlusconi, a colloquio con Claudio Ceresa sul Foglio: “Il mio manifesto anti-populista”. E Claudio Cerasa ritorna ancora “Sull’incapacità della nostra classe dirigente di reagire alla minaccia populista”. In Germania la Merkel vince ancora e Andrea Bonanni, su Repubblica, chiarisce qual è “Il messaggio di Berlino”. Eppure Angelo Panebianco, sul Corriere, invita a vedere “L’occasione europea dell’Italia”, e in fondo lo stesso dicono Galli Della Loggia e Roberto Esposito (“Due Europa per salvare l’Europa”). Ma a condizione che l’Italia migliori se stessa, come prova a fare la Francia secondo Sylvie Goulart, intervistata dal Corriere: “Oggi con Macron cambieremo la Francia”. Cioè che non continui ad essere, come scrive Marco Damilano sull’Espresso, “L’anello debole”.

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1 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
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LA CORSA A FARI SPENTI VERSO LA PARALISI POLITICA

1 Aprile 2017

E’ generale lo sconforto sulla passività e i tatticismi dei partiti rispetto a un accordo assennato sulla legge elettorale. Stefano Folli, “La partita truccata sulla legge elettorale” (Repubblica). Alessandro Campi, “Proporzionale ultima sfida, verso i partiti coalizione” (Messaggero). Angelo Panebianco, “Senza uscita. Italia condannata al proporzionale” (intervista a Qn). Stefano Ceccanti, “Riforma elettorale? Non si farà. Si andrà con il proporzionale” (intervista a Italia oggi). Francesco Verderami, “Il nuovo piano di Renzi per le elezioni anticipate” (Corriere). Giovanni Orsina, “L’eccezione di un’Europa che ci copia” (La Stampa). Roberto D’Alimonte, “Il governo Renzi-Berlusconi è l’unico possibile” (intervista a Il Dubbio). Massimo Franco, “Una riforma elettorale frustrata dai tatticismi” (Corriere). Michele Ainis, “La legge elettorale disaparecida” (Repubblica). Dino Martirano sul Corriere fa il punto: “Tutte le sfumature del proporzionale. Ecco le proposte di legge: sono 29”.

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8 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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SE IL GOVERNO GENTILONI AIUTA IL PD A RIMONTARE…

8 Marzo 2017

In un’intervista a Italia Oggi Arturo Parisi insiste sulla necessità di ridare vitalità al Partito democratico (“Renzi deve ricostruire il Pd”). Così anche Anna Finocchiaro: “I danni del proporzionale e un partito da rifondare” (Corriere della sera). Carlo Bertini su La Stampa riferisce che “Orlando incontra Prodi e gli ulivisti si schierano sostenendo il ministro” (e vedi il Programma di Orlando). Stefano Folli su Repubblica: “Matteo e il paradosso delle primarie: vincerle e restare senza alleati”. Lina Palmerini teme che Renzi al Lingotto non dica che sistema elettorale vuole: “La differenza del Lingotto di Renzi” (Sole 24 ore; e vedi una bozza del programma di Renzi). Pippo Civati dice al Manifesto “Tante liste di sinistra sono una follia, uniamoci. Dal Pd altri usciranno”. Sergio Chiamparino e Giuseppe Sala scrivono a Renzi “Caro Matteo, cambia mare se vuoi restare il capitano” (lettera a Repubblica). Paolo Pombeni su mentepolitica.it è critico tanto delle primarie del Pd quanto del governo Gentiloni (“La politica della corrida e quella del sopire e troncare”), mentre Marcello Sorgi scrive: “Gentiloni, carta a sorpresa per una rimonta del Pd” (La Stampa), e Massimo Franco dice lo stesso: “Una stabilità che può essere utile anche al Pd” (Corriere). Per Michele ProsperoWeimar non c’entra, è la sinistra che manca” (Manifesto). Angelo Panebianco denuncia: “La resa culturale ai 5 Stelle” (Corriere). Claudio Petruccioli, in un’intervista a Il Dubbio, accusa: “Prima fecero cadere Prodi, ora puntano Renzi. Processiamo le inchieste”.  Ma per Antonio Polito “Furbizia e spregiudicatezza sono valori politici rischiosi”.

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23 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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RITORNI. DIALOGO A DISTANZA TRA PRODI E BERLUSCONI

23 Gennaio 2017

La Stampa pubblica due interviste: l’una a Romano Prodi (“I progressisti devono rispondere al malessere della classe media”) e l’altra a Silvio Berlusconi (“Trump ha ragione su Putin. Ma l’isolazionismo è un errore”); con un editoriale di Marcello Sorgi: “Raro dialogo a distanza tra due ex rivali”. Un interessante articolo di Mauro Calise, che ripropone la sua tesi dell’inevitabilità di un leader carismatico per poter governare oggi (“Le armi spuntate contro i populisti”, Mattino). Molto realismo nell’articolo di Andrea Bonanni sui limiti dell’eterna disputa tra filo-austerity e anti-austerity in Europa (“Ue, la sfida dei conti”, Repubblica). Aldo Cazzullo, sul Corriere, individua “Le tante parole in comune tra M5S e Lega”. Jacopo Iacoboni si sofferma invece su “Grillo e gli idoli Putin e Trump” (La Stampa). Nichi Vendola dichiara a Il Fatto: “Pisapia sbaglia. Il centrosinistra è finito. E il vero radicale è il Papa”. Angelo Panebianco, sul Corriere, spiega perché, a suo dire, è necessario “Cambiare i Trattati per salvare l’Unione europea”. Leonardo Martinelli, su La Stampa, spiega chi è il vincitore (al primo turno) delle primarie dei socialisti francesi: “Quell’outsider della sinistra paladino del reddito di cittadinanza”.

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13 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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OBAMA, LEZIONE SUL CIVISMO. EUROPA, TIMORI PER IL FUTURO

13 Gennaio 2017

Una lezione sul civismo il discorso di commiato di Barack Obama (“Credete in voi. Io non mi fermerò”, Repubblica). Massimo Faggioli, “L’ultima preghiera laica e civile di Obama” (Huffington post). Bill Emmott su La Stampa mette in guardia l’Europa e giudica le elezioni in Francia decisive: “E sull’Unione incombe Marine Le Pen”. Sui pericoli in Europa scrive, sempre su La Stampa, Gian Enrico Rusconi analizzando “I nuovi ultrà dell’Unione”. Tony Blair offre la sua ricetta: “Così il ‘centro’ può battere i populismi” (Sole 24 ore). Ma Federico Fubini annota che “Il populismo ha vinto se a Davos temono di nominarlo” (Corriere della Sera). Su Repubblica Enrico Franceschini e altri fanno il punto su “Europa e la crisi della sinistra”. Jacques Le Goff esorta: “L’Europa protegga la laicità. La nostra civiltà in gioco” (intervista a Il Giorno). Sul Corriere, Angelo Panebianco teme “L’ombra di Putin sull’Europa”, e Franco Venturini punta su un’intesa Europa-Russia per fermare l’Isis e il suo terrorismo esportato in Europa: “La falce dell’Isis ha fretta”. Quanto all’immigrazione, Guido Viale sul Manifesto dice “Perché i migranti sono la soluzione alla nostra crisi” e, su Repubblica, il sindaco di Barcellona racconta la sua politica a Elisabetta Rosaspina: “Ada Colau, la sindaca ribelle che ai turisti preferisce i profughi”.

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4 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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L’ISLAM COME NEMICO, LA DIAGNOSI SBAGLIATA

4 Gennaio 2017

Angelo Panebianco sul Corriere della Sera critica quanti negano che il terrorismo islamista abbia una connotazione religiosa: “Il terrore e il ruolo dell’Islam”. Gli dà in sostanza ragione Vittorio E. Parsi in un’intervista a Qn (“Vicini alla guerra di religione”) e in un articolo sul Sole 24 Ore (“Finisce il sogno neo-ottomano”). Va giù sparato Giuliano Ferrara: “Storia della non violenza infame” (Foglio). Diverso l’approccio del politologo francese Mathieu Guidère, intervistato sull’Avvenire: “Europa, vittima di una diagnosi sbagliata”. Sul tema si legga uno fra i molti articoli della rivista Oasis: Chiara Pellegrino, “I terroristi ignorano la tradizione islamica”. Su Repubblica Renzo Guolo analizza “L’esercito globale del califfo”. Tra gli scenari per il nuovo anno, Ugo Tramballi analizza “La debole pax russa” (Sole 24 ore); sempre sul Sole, Gianni Toniolo fa il punto sull’andamento dell’economia a livello mondiale: “La crescita globale c’è basta saperla vedere”; Paul Krugman fa un ipotesi su Trump: “Trump recita in tv il ruolo di populista” (ma in realtà è un prototipo della destra repubblicana); e Luca Ricolfi si chiede: “Il 2017 sarà l’anno dei populismi in Europa?”.

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3 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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ANGELO PANEBIANCO SU COME COMBATTERE L’ANTIPOLITICA. FABRIZIO BARCA SU COME RICOSTRUIRE IL PD

3 Novembre 2016

Angelo Panebianco firma un duro editoriale in cui incolpa la politica odierna di essere subalterna all’antipolitica, non avendo il coraggio di difendere le virtù della democrazia rappresentativa (“Il suicidio della politica”). Sull’Unità Fabrizio Barca prende sul serio un documento della segreteria del Pd incentrato su come “ricostruire” il partito ed esorta simpatizzanti e iscritti a darsi da fare: “Se il Pd ricomincia da 6”. Luigi Zanda replica sul Corriere a un precedente intervento di Mario Monti (“Le ragioni del mio No”) sostenendo che “Il nuovo bicameralismo differenziato semplifica il sistema legislativo”. Luciano Violante, sempre sul Corriere, scrive: “La proposta del Sì è realistica. Il No ha solo critiche”. Sul Manifesto un drastico articolo di Alberto Burgio: “Renzi perde comunque, anche se a vincere sarà il Sì”. ELEZIONI USA: Mario Del Pero sul Messaggero: “Gli Usa, Trump, Clinto e le divisioni all’italiana”.

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5 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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LE RIFORME NECESSARIE NELL’ERA DEL LIBERISMO

5 Settembre 2016

Scrive Michele Salvati sul Corriere della Sera che è giusto biasimare Renzi perché ha ecceduto in messaggi ottimistici (mentre la crisi è profonda e dura e lunga la strada per uscirne), ma chi lo critica è disposto a dire la verità agli italiani? (“Le riforme da non mancare nell’era del liberismo”). Ancora sul Corriere Angelo Panebianco indica, a suo dire, “Le virtù del libero scambio e i vizi del neoprotezionismo”. Andrea Bonanni su Repubblica guarda alla Germania: “Rotto il baluardo tedesco, ora la valanga populista minaccia la vecchia Europa”. Marco Damilano racconta la metamorfosi di Renzi: “Il ricostruttore”(Espresso). Yuri Gutgeld replica all’intervista di ieri a Roberto Perotti al Corriere della Sera (“La spesa pubblica non è diminuita”) e dice: “I tagli alla spesa? Una realtà” (Corriere della Sera). Quanto alla riforma costituzionale, Paolo Pombeni, sul mulinonline, commenta “Lo strano trasporto per il monocameralismo”; Gustavo Zagrebelsky dice a Il Fatto: “Se passa la riforma non insegnerò più la Costituzione”; Gianni Ferrara spiega “Il merito della proposta D’Alema” (Manifesto). Sulla riforma elettorale Gianfranco Pasquino afferma “L’Italicum non va bene, ma il ballottaggio sì” (Corriere della Sera); il ballottaggio va bene anche a Roberto D’Alimonte: “La democrazia e il peso delle seconde preferenze nel voto” (Sole 24 Ore).

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