Un sondaggio SWG-Messaggero rivela preoccupazioni, attese e contraddizioni degli italiani: Mario Ajello, “Che 2017 sarà”; Enzo Risso, “La crisi della rappresentanza”. Nell’indagine Demos-Repubblica emergono dati simili: Ilvo Diamanti, “Gli italiani e lo Stato”; Stefano Folli, “La ricerca continua di un padre ideale”; Fabio Bordignon, “Vuole le riforme anche chi votò No al referendum”. Sull’inserto La lettura del Corriere ci si interroga sulle possibilità di un futuro diversi nei vari campi; Maurizio Ferrera risponde per la politica, analizzando le utopie del Novecento e le derive tecnocratiche, e parlando di un’utopia gentile che dovrebbe essere perseguita: l’integrazione europea (“E’ possibile oggi”). Aldo Carra sul Manifesto parla delle speranze della sinistra-sinistra: “Un anno difficile a sinistra. E che serva di transizione”. Gian Maria Gros-Pietro, su La Stampa, invita a “Battere il disagio con la qualità dei beni pubblici”. Alberto Quadrio Curzio, sul Sole 24 ore, dice della “Equazione impossibile tra debito e crescita”. Giuseppe Berta, sul Mattino, teme il ritorno al protezionismo: “Da Trump a Melfi, il neoprotezionismo che minaccia il Sud”. Michele Ainis torna sul tema del burocratismo: “Comma” (Repubblica). Riccardo Petrella, sul Manifesto, lancia un manifesto 2017 per la dignità universale: “In piedi esseri umani, la povertà è un furto”.
8 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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