6 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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SULLA SCELTA DI GRASSO, SU “LIBERI E UGUALI”, SUI 5 STELLE

6 Dicembre 2017

Marcello Sorgi spiega la scelta di Grasso e avanza una previsione su cosa potrà accadere dopo il voto: “L’alternativa che nasce dalla fragilità” (La Stampa). L’intervista di Arturo Parisi a La Stampa: “Con Grasso i postcomunisti fanno una scelta rivolta al passato”. Emanuele Macaluso, su Il Dubbio: “Grasso, scelta sbagliata. Non dovevi accettare di fare il prestanome”. Stefano Folli: “La via di Renzi: dalla coalizione al Pd allargato” (Repubblica). Emilia Patta, “Centro-sinistra in cerca di un programma di coalizione” (Sole 24 ore). Pippo Civati: “Piero sarà garante delle candidature” (intervista al Manifesto). Nichi Vendola, “Da mediocri se ci uniamo solo per il voto” (intervista a Il Mattino”). Antonio Bassolino e Fabio Mussi, “Liberi, ma non così uguali” (colloquio con il Foglio). Claudio Cerasa: “Liberi e uguali a Grillo” (Il Foglio). Tommaso Montanari, “Le nuove battaglie di giustizia e libertà dopo il referendum” (Il Fatto). Biagio De Giovanni, su Il Mattino, torna a discutere di democrazia e 5 stelle (“Perché fermare la deriva illiberale”), replicando a Ernesto Galli Della Loggia (“Democrazia, eversione e 5 stelle”). E sui 5stelle Il Regno pubblica una recensione di Paolo Tommasone a un libro di Piergiorgio Corbetta: “Come cambia il partito di Grillo”.

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21 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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I TABACCI BOYS

21 Novembre 2017

Alessandra Longo, su Repubblica, firma un articolo intitolato “E tu il centrista ce l’hai? Ecco i cattolici con Bersani”, nel quale fa cenno all’incontro del 25 novembre a Roma con Franco Monaco, Guido Formigoni, Giuliano Pisapia, Bruno Tabacci e David Sassoli, e definisce i partecipanti come i “Tabacci boys”. Ancora su Repubblica Goffredo De Marchis riferisce: “Renzi: l’alleanza non si tratta dopo il voto”, Giulio Santagata, intervistato, dice: “Assurdo dividersi per l’antipatia dei leaders”. Arturo Parisi, intervistato da La Stampa: “A Bersani dico: dialogo ora, dopo il voto ci sarà solo divisione”. Sul Mattino un’intervista a Piero Fassino: “Errore dividersi. Bersani rifletta”. Claudio Cerasa, sul Foglio: “Le sceneggiate da evitare in campagna elettorale”.

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18 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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MANUALE PER POLITICI COSTRETTI ALLE COALIZIONI

18 Novembre 2017

Sabino Cassese, sul Corriere della sera, offre un sensato “Piccolo manuale per politici ‘costretti’ alle coalizioni”. Sul Messaggero Luca Ricolfi traccia i contorni delle “Due sinistre al bivio tra nostalgia e tutela”, mostrando scarsa stima per quella che chiama SP (la Sinistra Purosangue) e indicando al Pd i tre temi su cui deve darsi da fare. Marcello Sorgi, su la Stampa, si dice certo che accordi a sinistra non ce ne saranno e le sinistre perderanno entrambe: “Le due sinistre e la frattura ormai irrecuperabile”. Simile il giudizio di Piero Ignazi: “Quella sinistra divisa da programmi e poltrone” (Repubblica). Arturo Parisi: “Renzi si è mosso tardi. La coalizione si può fare anche senza i bersaniani” (intervista di ieri al Corriere della sera). Franco Monaco: “Serve una lista dell’Ulivo che affianchi quella del Pd. Anche Prodi è d’accordo” (intervista al Corriere della sera). Sul fronte di Campo Progressista Emilia Patta scrive: “Parte da testamento biologico, ius soli e superticket la trattativa con Pisapia” (Sole 24 ore). Roberto Speranza (dopo le notizie di stampa: “Pd-Pisapia, Prodi pontiere”, E. Patta sul Sole 24 Ore) lancia un monito: “Cari Prodi e Veltroni, non è più tempo di appelli, servono fatti” (intervista a La Stampa). Antonio Floridia, sul Manifesto, fa due conti e dice: “Uniti con il Pd si perde”. Francesco Verderami, sul Corriere della sera, guarda al dopo voto: “Saranno di partito o di coalizione? L’inedito scenario delle consultazioni”. Intervista di Luigi Di Maio, reduce dagli Usa, a La Stampa: “Faremo come Trump”. Sul Foglio David Allegranti riferisce: “Orsina spiega perché Berlusconi dice bugie ma è più credibile di altri”. Saggia riflessione di Marco Ruffolo, l’altro ieri, su Repubblica: “In politica non si vince con lo sberleffo al perdente”.

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7 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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SICILIA. COMMENTI AL VOTO

7 Novembre 2017

Sui risultati del voto in Sicilia (qui i dati elaborati dal CISE della Luiss) alcuni commenti: quelli inviati agli amici da Stefano Ceccanti (Pensierino sui commenti, e Note sugli aspetti istituzionali); quello del blog del dem Dario Parrini (“Dalle elezioni in Sicilia arrivano tre conferme”); la e-news di Matteo Renzi; due interviste di Arturo Parisi (“Leadership di Renzi senza alternative”, all’Avvenire; “Matteo non può candidarsi a premier”, al Mattino); Dario Franceschini, “No a rese dei conti. Creiamo un’alleanza” (intervista al Corriere della sera); Luigi Zanda, “Matteo, pensaci: due ruoli ora sono troppi” (intervista a Repubblica); Alfredo D’Attorre, “Renzi ascolti il Paese e faccia un passo indietro” (intervista al Manifesto); Mauro Calise, “La democrazia nel buco nero del non voto” (Mattino); Alessandro Campi,La sfida è a due. Si allontanano le larghe intese” (Messaggero); Giovanni Orsina, “L’alchimia che ha deciso la sfida” (la Stampa); Lina Palmerini, “Il debole argine populista tra sinistra divisa e Berlusconi alleato dei sovranisti”; Ezio Mauro, “La sinistra che non c’è” (Repubblica); Antonio Polito, “Il tramonto di un progetto” (Corriere della sera); Stefano Folli, “Il voto utile e quello disperato” (Repubblica); Massimo Franco, “Il vicolo cieco di un partito alla ricerca di capri espiatori” (Corriere); Marco Tarquinio, “Quello che non torna” (Avvenire); Norma Rangeri, “Le dimissioni di un uomo solo allo sbando” (Manifesto); Claudio Cerasa, “La nuova percezione di Berlusconi. Storia di una rivoluzione” (Foglio).

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16 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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ANCORA SUL DECENNALE DEL PD E SUL ROSATELLUM BIS

16 Ottobre 2017

Sulla legge elettorale approvata dalla Camera e sul bilancio dei 10 anni del Pd molto positivo il giudizio di Eugenio Scalfari su Repubblica di domenica, in netto dissenso con l’editoriale di Zagrebelsky del giorno prima (“Ecco perché la legge elettorale non viola la democrazia”). Positivo il giudizio del dem Dario Perrini: “Il vantaggio del Rosatellum è che con il 38% si può governare” (Messaggero.it). Moderatamente positivo quello di Massimo Adinolfi su Il Mattino (“I democratici nell’era proporzionale”). Per Giorgio Tonini, intervistato da Pierluigi Mele per Rai news, “Senza il Pd avremmo avuto un’Italia da incubo”. Mauro Calise, ancora sul Mattino, scrive: “Se l’ultimo partito resta il Pd”. Critico invece Arturo Parisi: “Triste per dov’è finito il Pd, ma testardamente lo voterò, contro alleanze anomale” (intervista a Repubblica). Critica Rosy Bindi: “Noi esclusi per recidere le radici” (intervista al Corriere della Sera). Sul Corriere uno scettico Aldo Cazzullo: “Storia di un partito senza ricambio. Cosa resta dell’album di famiglia dem”. Intervistato da Il Fatto, Emanuele Macaluso è durissimo con la legge elettorale, severo con Renzi, meno con il Pd: “Legge orribile, Renzi ha bruciato Gentiloni, rischio scissione-bis”. Sul Manifesto Massimo Villone critica la riforma: “La sfiducia nella democrazia” e Michele Prospero il Pd: “Un non-partito proiettato alla deriva”. Interessante l’analisi di Giovanni Orsina: “Berlusconi, il ritorno del rottamato” (La Stampa). E Claudio Cerasa spiega “Perché le democrazie sono vittime del proprio successo” (Il Foglio).

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9 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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LA SVOLTA DI RENZI, E QUELLA DI PISAPIA

9 Ottobre 2017

Eugenio Scalfari, “Da soli non si vince. Finalmente Renzi l’ha capito” (Repubblica). Giuliano Pisapia, “Loro hanno cambiato idea. Io farò una sinistra di governo” (intervista a Repubblica). Ettore Rosato, “Non brindo alla rottura, ma rivedo Rifondazione, e D’Alema dà le carte” (intervista al Corriere della sera). Franco Monaco, “Bene la nuova linea, però nel Pd nessuno discute” (lettera al Corriere). Roberto Speranza, “Avanti anche senza Pisapia” (intervista al Corriere). Lorenzo Giarelli, “Ma a sinistra del Pd si vince solo con l’usato sicuro” (Il Fatto). Arturo Parisi, “Ulivo non più attuale. Matteo parla di aperture, la linea di Prodi resta diversa”. Ilvo Diamanti, “Il Pd ha 10 anni ma ne dimostra molti di più” (Repubblica). Walter Veltroni, “Ius soli: M5s e cattolici non possono tirarsi indietro” (Intervista a Repubblica). Marco Minniti, “Ius culturae da approvare subito” (intervista a Avvenire). Gianfranco Viesti, “La Padania come la Catalogna” (Mattino). Leonardo Becchetti, “Partecipazione, chiave di futuro” (Avvenire). Roberto D’Alimonte, “Sicilia e Italia, due sistemi elettorali, una certezza: l’ingovernabilità” (Sole 24 ore).

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28 Luglio 2017
by Vittorio Sammarco
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SUI VITALIZI

28 Luglio 2017

Alessandro Di Matteo, su La Stampa, racconta: “Al Senato la legge rischia grosso, e mezzo Pd è in rivolta”. Roberto Perotti firma l’editoriale di Repubblica: “La giusta forbice sui privilegi”. Dice, però, Valerio Onida: “La norma è giusta nelle intenzioni, ma si dovrà valutare caso per caso” (a Repubblica). E dice Enzo Cheli, “I criteri indicati sembrano irragionevoli. Il testo rischia di essere incostituzionale” (intervista al Messaggero). Per Gerardo BiancoE’ una messa in stato di accusa della politica” (intervista a Il Tempo). Per Claudio Cerasa è stato quasi un suicidio per il Pd: “Il dramma del monopolio per Renzi” (Foglio). Per Arturo ParisiIl ddl Richetti è frutto dell’antipolitica” (Foglio).

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17 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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LA CRITICA DI ARTURO PARISI A RENZI. LA DIFESA DI MASSIMO RECALCATI

17 Luglio 2017

Arturo Parisi al Corriere della Sera: “Renzi vuole perdere, è prigioniero del suo io. E Prodi è lontano dal Pd, ha già tolto la sua tenda”. Analisi psico-politica di Massimo Recalcati su Repubblica: “L’odio per Matteo e il lutto della sinistra”. Massimo Franchi, “Elettori a sinistra del Pd, manca un federatore” (Corriere). Sul Foglio Claudio Cerasa riapre la sua satira politica: “Appello per D’Alema candidato premier”. Due pareri a confronto, sul Corriere Economia, sulla posizione di Renzi contro il fiscal compact: Tommaso Nannicini,Perché sì”, e Irene Tinagli, “Perché no”. Dario Di Vico (Corriere della Sera), “La ripresa economica c’è, ma dimentica tre pilastri: giovani, povertà e salari”. Ilvo Diamanti (Repubblica), “Nelle parole dei giovani non c’è posto per la speranza”. Un’analisi di cosa è populismo in Sergio Fabbrini, “Le molte facce del populismo, che vince anche se perde”. Un’intervista di Avvenire a Fabrizio Barca che racconta del suo lavoro nelle retrovie: “E’ la partecipazione la risposta ai populismi”.

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7 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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RENZI SOTTO L’ASSEDIO DEI PADRI NOBILI

7 Giugno 2017

Dice oggi Goffredo De Marchis su Repubblica: “Renzi sotto l’assedio dei padri nobili” (e cita Prodi, Letta, Veltroni, Napolitano…, il quale definisce “Le urne anticipate colpo alla credibilità dell’Italia”). E Stefano Folli scrive che “nell’idea di Renzi gli scissionisti dovevano essere raffigurati come un gruppetto folcloristico di nostalgici … Ma se si muovono gli ambienti del cattolicesimo democratico, allora il quadro cambia” (“I tormenti di Grillo e le grandi manovre a sinistra”). E ieri Fabio Martini su La Stampa aveva scritto“Adesso Renzi è preoccupato. Le critiche di Prodi possono aprire una diaspora elettorale”; e il Messaggero titolava: “Pd, la fronda ulivista. Pronti a lasciare Bindi, Cuperlo e Monaco”. Oggi Franco Monaco scrive su “La verità” di Belpietro che “L’ossessione di Renzi per il potere trascinerà a fondo l’Italia e il Pd”. Anche Arturo Parisi, pur dicendo di non lasciare il Pd, ha rilasciato una sconfortata intervista a Italia Oggi e parla di “Una marcia indietro di 30 anni”. E Lorenzo Dellai dice all’Avvenire che “Renzi condanna il Pd a rimanere minoranza”. Invece c’è un altro cattolico democratico che sembra più conciliante, il presidente Mattarella: Ugo Magri su La Stampa: “Ma il capo dello Stato guarda con favore all’accordo”, e Marzio Breda sul Corriere: “Il Quirinale si prepara”. Dunque è stato dato il preavviso a Gentiloni, anche se “L’ultimo miglio è pieno di incognite”, come scrive sul Corriere Francesco Verderami.

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7 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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ARTURO PARISI E LA POSSIBILE SFIDA PD-5STELLE

7 Maggio 2017

Arturo Parisi, “Caro Matteo, la legge elettorale con i 5 stelle ora si può fare” (intervista a La Stampa). Eugenio Scalfari, “Il futuro della sinistra e perché Renzi non vuole le elezioni” (Repubblica). Tonia Mastrobuoni,L’asse con Berlino nuovo motore Ue. I dubbi sull’Italia” (Repubblica). Emilia Patta, “Renzi riparte da lavoro, fisco, Ue” (Sole 24 ore). Silvio Berlusconi, “Sul programma del centrodestra siamo d’accordo al 95%” (intervista a Repubblica).

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