10 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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PARTITI DI SINISTRA ALLA DERIVA (E SI PARLA DI FORMARE NUOVI LEADER POLITICI)

10 Maggio 2017

L’intervista di ieri di Romano Prodi al Corriere (qui segnalata), in cui parlava di superamento della dicotomia destra-sinistra, è ripresa da Il Foglio: “Il professor Prodi e la postpolitica”. E il dibattito su una sorta di esaurimento dei partiti tradizionali, e in particolare delle socialdemocrazie, emersa dopo la vittoria di Macron (e già accennata da Massimo Adinolfi), ritorna: Bernardo Valli, “La Francia che sparisce” (Repubblica); Anais Ginori, “Socialisti. Il giro di Valls: ‘Sono morti, vado da Macron’”; Daniel Cohn Bendit, in un colloquio sul Foglio, “Socialisti. Assaliti dalla realtà”; Massimo Cacciari, “Le forze della sinistra si stanno sfasciando. Non hanno capito il mondo” (intervista a La Stampa); Giuliano Ferrara, “Rivalutazione del normale Hollande” (Il Foglio). Reagisce però il socialista Pierre Moscovici, intervistato dal Corriere: “Non finiremo macroniani”. Piero Fassino sull’Unità prende atto della forte crisi dei partiti di sinistra e scrive: “Il coraggio di cambiare” (L’Unità). Su Appunti Alessandrini il senatore Pd Daniele Borioli scrive: “Viva Macron, ma non muoia il socialismo”. Forse per questa crisi estrema dei partiti, Matteo Renzi, intervistato dal Corriere della Sera, aderisce alla proposta di Barack Obama: “Dall’Italia aiuterò Barack a creare nuovi leader politici”. E Paolo Pombeni consiglia Renzi di dedicarsi a portare dentro al Pd forze nuove della società civile (“Ritorno al partito?”, mentepolitica.it). Poi c’è Beppe Grillo che, in modo sbracato, dice la sua (così riportata e titolata su Il Fatto): “La nostra risata seppellirà la destra, e i giovani vecchi”.

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13 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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OBAMA, LEZIONE SUL CIVISMO. EUROPA, TIMORI PER IL FUTURO

13 Gennaio 2017

Una lezione sul civismo il discorso di commiato di Barack Obama (“Credete in voi. Io non mi fermerò”, Repubblica). Massimo Faggioli, “L’ultima preghiera laica e civile di Obama” (Huffington post). Bill Emmott su La Stampa mette in guardia l’Europa e giudica le elezioni in Francia decisive: “E sull’Unione incombe Marine Le Pen”. Sui pericoli in Europa scrive, sempre su La Stampa, Gian Enrico Rusconi analizzando “I nuovi ultrà dell’Unione”. Tony Blair offre la sua ricetta: “Così il ‘centro’ può battere i populismi” (Sole 24 ore). Ma Federico Fubini annota che “Il populismo ha vinto se a Davos temono di nominarlo” (Corriere della Sera). Su Repubblica Enrico Franceschini e altri fanno il punto su “Europa e la crisi della sinistra”. Jacques Le Goff esorta: “L’Europa protegga la laicità. La nostra civiltà in gioco” (intervista a Il Giorno). Sul Corriere, Angelo Panebianco teme “L’ombra di Putin sull’Europa”, e Franco Venturini punta su un’intesa Europa-Russia per fermare l’Isis e il suo terrorismo esportato in Europa: “La falce dell’Isis ha fretta”. Quanto all’immigrazione, Guido Viale sul Manifesto dice “Perché i migranti sono la soluzione alla nostra crisi” e, su Repubblica, il sindaco di Barcellona racconta la sua politica a Elisabetta Rosaspina: “Ada Colau, la sindaca ribelle che ai turisti preferisce i profughi”.

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2 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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IL CAMPO MINATO AI CONFINI DELL’EUROPA

2 Gennaio 2017

Stefano Stefanini, su La Stampa, ricorda che da ieri l’Italia è membro del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e che ha la presidenza del G7, e avverte di quanti e quanto gravi problemi internazionali dovrebbero vedere l’Italia impegnata per la loro risoluzione se non anche protagonista (“Il campo minato ai confini dell’Europa”). L’intervista di Staffan De Mistura (Onu) sulla situazione in Siria: “La tregua in Siria questa volta può funzionare” (Corriere della Sera). Alessandro Orsini, “Il nodo della Siria che spaventa anche l’Europa” (Messaggeto). Bernardo Valli, “I nuovi nemici di Erdogan” (Repubblica). Adriana Cerretelli, “I ventotto e quel lusso pericoloso dell’inazione” (Sole 24 ore). Sul confronto tra Obama, Trump e Putin, Michael Walzer dice al Corriere della Sera: “Ma questo è soltanto l’inizio. C’è un piano americano per mostrare ai russi l’arroganza dello zar”; e alla Stampa: “I fantasmi del passato si riaffacciano sull’Europa”. Mario Del Pero, “Due debolezze nascose dietro i muscoli” (Messaggero). Diverso il giudizio di Mario Platero sul Sole: “Trump apre al dialogo per voltare pagina”.

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29 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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C’ERA UNA VOLTA L’EUROPA

29 Dicembre 2016

“I sintomi della barbarie ormai sono attorno a noi, tra di noi, dentro di noi”: così il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk in un preoccupato articolo pubblicato da Il Sole 24 ore (“I confini culturali della nuova Ue”). E aggiunge Dominique Moisi, in un’intervista al Messaggero: “L’Europa può finire nel 2017”. Famiglia cristiana pubblica un’intervista a Andrea Riccardi: “C’era una volta l’Europa”. Sergio Fabbrini, sul Sole 24 ore, sostiene che la crisi finanziaria di una parte dell’Europa “è il risultato di un modello centralista, senza democrazia, di governance dell’Eurozona” e propone che siano ridate ai governi nazionali alcune responsabilità oggi delegate a Bruxelles (“Un metodo per separare e federare l’Europa”). Quanto ad Obama, Trump e  Israele, Guido Moltedo scrive: “Obama guiderà l’opposizione a Donald Trump” (Manifesto); Mario Platero: “Kerry a Netanyahu: ‘Pace a rischio’” (Sole 24 ore); Enrico Deaglio: “L’imprevedibilità di Barack sulla successione” (Secolo XIX); Olivier Roy: “E’ una battaglia di retroguardia, Donald cancellerà tutto” (intervista a La Stampa).

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17 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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SE TRUMP COSTRINGE LA UE A GUARDARSI ALLO SPECCHIO

17 Novembre 2016

Ivo Caizzi, “Il veto italiano a Bruxelles”, Corriere della Sera. Cauto giudizio,in sostanza, il giudizio di Romano Prodi: “Da Renzi eccesso di polemiche con l’Europa” (intervista a Repubblica). Fabio Martini su La Stampa la vede invece così: “Attacco all’UE per vincere il referendum”. Un’intervista di Pierre Moscovici al Sole 24 Ore: “L’Italia va aiutata, ma resta un divario da colmare”. Adriana Cerretelli valuta, in due articoli su Sole, che c’è un salutare effetto Trump sull’Unione europea: “Se Trump costringe la Ue a guardarsi allo specchio” e “L’Europa cambia linea e riparte dall’espansione”. Ma anche la pressione del governo Renzi  ha avuto la sua parte nell’accenno Ue a cambiare linea, come scrive Roberto Gualtieri sull’Unità: “Ue, il necessario salto di qualità”. Vladimiro Zagrebelsky teme però che le idee più retrive di Trump trovino largo consenso nell’opinione pubblica europea (“Quelle idee condivise nell’Unione”, La Stampa). Intanto “Obama a Berlino offre il mantello della difesa dei valori liberali a Angela Merkel” (Danilo Taino, Corriere della sera); anche se, come dice Roberto Toscano (Repubblica), “Obama lascia una democrazia decadente”.  Gianni Toniolo sul Sole 24 Ore mette in evidenza la questione cruciale che sta alla base del consenso a Trump: “Il voto Usa e i perdenti della tecnologia”.

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19 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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IL SOSTEGNO USA A RENZI E LE NOSTRE ELITE POLITICHE E CULTURALI

19 Ottobre 2016

Un polemico articolo di Sergio Fabbrini sulla rivista online del Mulino parla de “Il Referendum delle elite negative” e critica le elite politico-culturali favorevoli al No perché irresponsabili del destino del Paese. Meno polemico Michele Salvati sul Corriere analizza “I conflitti delle elite che fanno male all’Italia”. Paolo Pombeni spiega sul Sole 24 Ore il pieno sostegno di Obama a Renzi proprio perché gli Usa non vedono alternative praticabili al governo Renzi (“Il sintomo americano dell’enigma Renzi”). Così pure Stefano Folli su Repubblica: “Se l’amico americano  teme il vuoto a Roma”. E anche Massimo Gaggi sul Corriere: “La via americana per la stabilità”. Su La Stampa Giovanni Orsina spiega perché è probabile che vinca il No (per l’antipolitica prevalente nel Paese) e perché invece sarebbe opportuno che vincesse il Sì (“Le conseguenze del bivio sulla Costituzione”). Sull’Unità  un’intervista a Gianni Pittella, vicepresidente del Parlamento europeo (“Il Pse contro l’austerità. Giusto il Sì al referendum”) e un intervento di Alfredo Reichlin contro la riforma: “L’illusione della semplificazione”.

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21 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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FRUSTRAZIONE E IMPOTENZA DELL’ONU

21 Settembre 2016

In Siria rotta la tregua e bombardati mezzi e personale dell’Onu. Scrive Stefano Stefanini sul Secolo XIX: “Frustrazione e impotenza nel Palazzo di vetro”. In quel palazzo l’ultimo discorso di Barack Obama: “La democrazia base del progresso” (stralci su La Stampa); Michael Walzer, intervistato dal Corriere della Sera, spiega l’isolamento di Obama: “Obama ha scoperto i limiti del multilateralismo e non aveva un piano B”. Difende Obama anche Mario Platero sul Sole 24 Ore: “La lezione di Obama per l’Europa senza agenda”. Meno fiducioso in Obama, e fiducioso invece in papa Francesco, è Tommaso di Francesco sul Manifesto: “La guerra rivelata”. Dai sindaci di Londra, Parigi e New York giunge, però, un bel messaggio: “I nostri immigrati sono la nostra forza” (lettera di Sadiq Khan, Anne Hidalgo e Bill De Blasio su Repubblica).

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26 Marzo 2014
by c3dem_admin
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IL PAPA E BARACK OBAMA. LA VIGILIA

26 Marzo 2014

Vittorio Zucconi, “Il Papa e la fede di Barack” (Repubblica); Mattia Ferraresi, “Appunti per il Papa su Obama”; Guido Moltedo, “Francesco e Barack, il mondo vi guarda” (Europa). INOLTRE: Claudio Sardo critico su un libro di Mauro Magatti: “Libertà contro omologazione” (Unità). Sull’Ucraina una nota di Alberto Melloni: “La politica sbaglia a riaprire le ferite interne al cristianesimo” (Corsera). E ANCORA: Ernesto Galli Della Loggia, “Il Papa e la Curia, una silenziosa rivoluzione” (Corriere della Sera, 23/3); Sergio Tanzarella, “Don Diana non è don Matteo” (Manifesto); Jean Venier, “Solo uniti salveremo il mondo” (intervista al Messaggero); Lucetta Scaraffia, “Le sorprese del Papa che valorizzano i laici” (Messaggero); Andrea Tornielli, “Chiesa, una vittima nella commissione antipedofilia” (La Stampa).

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