3 Aprile 2013
by c3dem_admin
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Trenta anni senza Moro: verso la fine della transizione politica?

3 Aprile 2013
di Domenico Cella

 

L’autore, presidente dell’Istituto De Gasperi di Bologna, interviene nel dibattito sul bipolarismo aperto da Guido Formigoni su questo portale (http://www.c3dem.it/5493)

 

Nel suo 30 anni con Moro (Editori Riuniti, 2008), Giovanni Galloni dà conto di un colloquio con Moro, la mattina del 20 febbraio 1978, a pochi giorni dal rapimento di Via Fani. E’ una testimonianza importantissima, per il suo contenuto e per l’autorevolezza e l’importanza dell’autore, allora vicesegretario della Dc vicario di Benigno Zaccagnini.

E’ all’ordine del giorno la formazione del Governo monocolore Andreotti, sostenuto dal voto favorevole sul programma, tra gli altri, dei comunisti (soprattutto dei comunisti).

Moro chiede a Galloni se

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2 Aprile 2013
by c3dem_admin
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Il dibattito su c3 dem: bipolarismo sì, ma meglio

2 Aprile 2013
di Stefano Ceccanti

 

 L’autore ha pubblicato questo intervento sul portale landino.it

 

Il portale www.c3dem.it ha inziaito un dibattito sul futuro del bipolarismo. Ottima idea.

Mi sembra però che si debba partire da una chiara distinzione tra le scelte degli elettori e le regole istituzionali.

Che ci siano delle ondate che mettono in discussione gli schieramenti pre-esistenti, con effetti passeggeri o permanenti, rientra nelle legittime possibilità di scelta. Il punto è come le regole istituzionali debbano rispondere a questa domanda.

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29 Marzo 2013
by c3dem_admin
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Bipolarismo con molti problemi

29 Marzo 2013
di Sandro Antoniazzi

 

L’autore, della associazione “Comunità e Lavoro”, interviene nel dibattito sul bipolarismo aperto sul sito da Guido Formigoni dopo una recente assemblea di cattolici democratici della rete c3dem 

 

La questione del bipolarismo si pone a diversi livelli, pressoché tutti problematici.

Il livello che di primo acchito appare più semplice è quello politico-ideale: se si ritiene sempre valida, come nel mio caso, la classica distinzione fra destra e sinistra, si può misurare da questa differenziazione il grado di coesione e di vicinanza delle forze politiche sulla scena.

Sembra semplice, ma meno di quanto appaia.

Innanzitutto un richiamo insistente sul bipolarismo significa negare di fatto l’esistenza stessa di una forza di centro.

Ora si può essere contrari politicamente, ma non si può negare per principio la sua esistenza (e questa purtroppo è stata una posizione presente anche nelle nostre file. L’esperienza di Monti è finita piuttosto male, però personalmente non condividevo e continuo a non condividere l’atteggiamento ostile preventivo).

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25 Marzo 2013
by c3dem_admin
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A proposito del bipolarismo… del ruolo dei cattolici democratici e…. della nostra rete

25 Marzo 2013
di Pier Giorgio Maiardi

 

L’autore, dell’associazione “Agire politicamente”, interviene nel dibattito aperto da Guido Formigoni (di “Città dell’uomo”  e presidente della Rete c3dem)

 

Ritengo che il bipolarismo, e quindi l’alternativa fra due parti distinte – probabilmente meglio se due coalizioni piuttosto che due partiti che forzerebbero le legittime diversità… -, in politica rappresenti la situazione auspicabile per il governo del nostro Paese. Ciò nonostante l’esito apparentemente negativo degli ultimi decenni: in questi anni abbiamo vissuto, infatti, un bipolarismo falsato dalla presenza di un personaggio che più che rappresentare una parte politica ha rappresentato, e continua a rappresentare, se stesso e la sua preoccupazione di conservarsi al potere.

Questa situazione ha evidenziato un populismo deleterio ed ha esasperato il confronto

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24 Marzo 2013
by Vittorio Sammarco
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Il bipolarismo è finito? (E, se così fosse, sarebbe un bene?)

24 Marzo 2013
di Guido Formigoni

 

Le ultime elezioni hanno affondato il bipolarismo? Ce lo si può legittimamente chiedere, e si può tentare un ragionamento su questa situazione nuova.

Io non sono un sostenitore del bipolarismo come articolo di fede. Più modestamente, penso però che il bipolarismo sia una logica di razionalizzazione dell’offerta politica che porta chiarezza per l’elettorato, permettendo di capire la fondamentale differenza in gioco. E porterei un elemento di ordine storico: guarda caso, più o meno tutte le grandi democrazie contemporanee, europee e non, hanno un’organizzazione bipolare dello spazio politico con una destra e una sinistra. Categorie vituperate e condannate, ma alla fine ancora dominanti. Certo, ci sono occasionali modificazioni (terzi partiti, forze anti-bipolari, coalizioni e «grandi coalizioni» temporanee), ma tutti eventi che complicano, articolano, o correggono lo schema bipolare senza stravolgerlo radicalmente. Certo, c’è anche

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5 Settembre 2012
by Vittorio Sammarco
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La sinistra di governo e la “compostezza d’animo”

5 Settembre 2012

Una politica in cui vi sia il primato delle idee sulle persone. Dei partiti sui leader. Una politica che veda il fronte moderato ripoliticizzarsi, dopo i vent’anni di spoliticizzazione berlusconiana, come seppe fare De Gasperi con la Dc. E una sinistra unita che competa con il fronte dei moderati sulla base di un comune “patriottismo costituzionale”, così che si confrontino liberismo e solidarismo. E, per richiamare lo stile della sinistra a cui pensa, Mario Tronti (La sinistra di governo, in “l’Unità” del 5 settembre) nomina tre persone: il cardinal Martini, Mino Martinazzoli e padre Pio Parisi (oltre ad Enrico Berlinguer).

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5 Settembre 2012
by Vittorio Sammarco
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La sinistra di governo e la “compostezza d’animo”

5 Settembre 2012

Una politica in cui vi sia il primato delle idee sulle persone. Dei partiti (come comunità di donne e di uomini) sui leader. Una politica che veda il fronte moderato ripoliticizzarsi, dopo i vent’anni di spoliticizzazione berlusconiana, come seppe fare De Gasperi con la Dc. E una sinistra unita che competa con i moderati sulla base di un comune “patriottismo costituzionale”, così che si confrontino liberismo e solidarismo. E, per richiamare lo stile della sinistra a cui pensa, Mario Tronti (La sinistra di governo in “l’Unità” del 5 settembre) nomina tre persone: il cardinal Martini, Mino Martinazzoli e padre Pio Parisi (oltre ad Enrico Berlinguer).

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24 Agosto 2012
by Vittorio Sammarco
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Franco Monaco su De Gasperi e Andrea Riccardi

24 Agosto 2012

Con il titolo “Le versioni di De Gasperi” Franco Monaco ha pubblicato su “Europa” del 23 agosto 2012  “qualche spunto politicamente non corretto e forse tatticamente sconveniente in tema di vera o presunta eredità degasperiana”. Monaco dissente da Andrea Riccardi che ha affernato che il bipolarismo è fallito e che la salvezza sortirà dal nuovo centro nella scia di Monti. E spiega perché. Leggi tutto qui.

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