14 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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I 5 ANNI DI FRANCESCO E LO “STOLTO PREGIUDIZIO”

14 Marzo 2018

Bruno Forte, “Francesco, cinque anni di audacia e fede” (Sole 24 ore). Alberto Melloni, “La chiesa capovolta da Francesco”. Andrea Grillo, “Cinque anni di grazia e libertà”. Raniero La Valle, “Un papato messianico” (chiesadituttichiesadeipoveri.it). Alessandro Santagata, “Il cambio di passo che scopre il valore dei movimenti” (Manifesto). Altri commenti: “Dicono di Francesco” (chiesadituttichiesadeipoveri.it.). Su un biglietto di Ratzinger a proposito della pubblicazione di una serie di volumetti sul pensiero teologico di Francesco escono i primi commenti, tra cui quello di Enzo Bianchi: “Ratzinger: basta con lo stolto pregiudizio su Bergoglio” (Repubblica); il giorno dopo Sandro Magister (con evidenza tacciato di stoltezza da Ratzinger) rivela che la dichiarazione di Ratzinger era però incompleta (“Il doppio stolto pregiudizio. Il testo integrale della lettera di Benedetto XVI”). E sul Corriere della Sera una nota (stonata) di Massimo Franco: “La frase omessa di Benedetto”.

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10 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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CATTOLICI E POLITICA. LA TERZA VIA DI MONS. BRUNO FORTE

10 Marzo 2018

In un’intervista al Corriere della Sera (“Su migranti e valori la chiesa si faccia sentire”), mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti, osserva: “Mi  chiedo se non sia da avviare una riflessione nella chiesa italiana su una terza via possibile fra il vecchio collateralismo, ormai inaccettabile, e il rischio di irrilevanza”. Sul Foglio Adriano Sofri inizia un demoralizzato commento al voto (“Spiaggiato, dopo le elezioni”), scrivendo: “La disfatta della sinistra coincide con quella del cattolicesimo democratico, già componente essenziale del progetto del Partito democratico. Ma c’è qualcosa di più, per la coincidenza col papato di Francesco. Sconfitto anche lui, dopo una campagna invasa dallo spettro dell’immigrazione”. Il de profundis per il cattolicesimo democratico lo declama con più forza Piergiorgio Cattani sul quotidiano Trentino nel suo editoriale “Partito democratico: Game over”: “Questo mondo non esiste più, non incide più. Renzi, ma anche Franceschini o Rosy Bindi, e qui da noi Dellai come i rappresentanti del PD trentino, sono gli epigoni di un tempo che fu. La loro stagione si è conclusa. Non tanto per colpa loro, ma per fattori più grandi di loro”. Ancora sul Foglio, Matteo Matzuzzi, riferendo alcuni pareri anche di Leonardo Becchetti  (“Alla prova dei fatti”, Avvenire)e il gesuita Francesco Occhetta, scrive un pezzo intitolato: “La chiesa dopo il voto e quell’alleanza tra Pd e M5s che non dispiace”. Sullo stesso quotidiano Maurizio Crippa scrive un commento che ha per titolo: “Ipotesi sulla nuova questione cattolica. Il problema non è se Di Maio è la nuova Dc, ma che per molti elettori Salvini è il nuovo De Gasperi”. Non pare spaventato dall’esito del voto mons. Francesco Moraglia, patriarca di Venezia, che, intervistato  da La Stampa dichiara: “Sui migranti la politica è stata troppo fragile e ha alimentato la paura”.

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25 Febbraio 2018
by Giampiero Forcesi
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IL MORALISMO IMMORALE

25 Febbraio 2018

Marco Damilano, sull’Espresso, racconta “L’ultima campagna dei partiti dimezzati” (e senza veri partiti, ricorda citando il costituzionalista Massimo Luciani, l’attuazione della Costituzione rimane sospesa). L’ultima dei 5 stelle la racconta Ilario Lombardo su la Stampa: “Di Maio, la tentazione di un governo a sinistra”. Ma Pietro Grasso appare perplesso: “Sostenere Di Maio? La vedo dura” (intervista al Corriere della sera). Paolo Gentiloni, intervistato da Repubblica, dice: “Voto utile contro il populismo o si ritorna al passato”. Sulla stessa lunghezza d’onda Sergio Fabbrini sul Sole 24 ore: “Sovranismi diversi ma stessi obiettivi”. Di Luciano Violante c’è una bella riflessione sull’uso della morale come strumento di lotta politica: “Il moralismo immorale che produce la paralisi” (Corriere della sera). Il Sole pubblica una nota sulle elezioni di mons. Bruno Forte (“La voce italiana nella casa comune europea”). Sul Messaggero Romano Prodi invita a dare priorità al recupero della produttività e dei salari (“Se il costo del lavoro divide l’Europa”). Da Giulio Santagata, di Insieme, una proposta: “Diamo la priorità all’abbattimento del cuneo fiscale” (Sole 24 ore). La Stampa pubblica uno stralcio di un discorso di Aldo Moro (“Il nostro dovere di schierarci”). Carlo Bastasin, sul Sole 24 ore, spiega “Perché la crisi Spd non è una questione solo tedesca”. tre contributi su elezioni e welfare: Tito Boeri, “Serve un piano serio per gli anziani” (intervista all’Avvenire); Emanuele Ranci Ortigosa, “2013-2018: una legislatura di rilancio e innovazione, ma molto resta ancora da fare” e Sergio Pasquinelli: “Elezioni 2018. Le politiche sociali fra bilanci e prospettive” (su Welforum.it).

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17 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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PERCHÉ TANTA OPPOSIZIONE A PAPA FRANCESCO?

17 Dicembre 2017

Su Repubblica del 16 dicembre Alberto Melloni indica una nuova sfida per papa Francesco in questo tempo di cambiamenti della chiesa: “Francesco e la frontiera del celibato”. Il quotidiano La Verità, nello stesso giorno, pubblica un’anticipazione del nuovo libro di Aldo Maria Valli, vaticanista della Rai,in cui l’autore immagina il futuro della chiesa: “Così la chiesa di Francesco XXX completerà la sua dissoluzione”.  Giorni fa Enzo Bianchi, su Famiglia cristiana, ha scritto: “Perché tanta opposizione a papa Francesco?”. Carlo Molari su Rocca, un mese fa, ha scritto: “Francesco e i suoi 62 correttori”. Su Adista Segni Nuovi del 16 dicembre, un articolo di Daniele Menozzi: “Con Francesco aggiornamento o tramonto della dottrina sociale?”. Sulla rivista on line Polis di Salerno, Stefano Pignataro scrive: “Don Giovanni Tangorra (Meic): ‘La Sinodalità esprime l’essere della Chiesa’”. Luca Rolandi: “Francesco: attenti a non cadere nei peccati della comunicazione” (la Stampa Vatican Insider). Pietro Perone, “Don Riboldi, il vero prete antimafia” (Mattino). Giannino Piana, “La pena di morte e la verità cristiana” (Il Gallo). Bruno Forte, “Stop al nucleare e cure a chi soffre disuguaglianze” (Sole 24 ore). Roberto Scarcella, “Europa, le chiese in vendita diventano negozi o moschee” (La Stampa). Don Pietro Magno, “Nessuna paura, presto sarà normale vedere ovunque più minareti che campanili” (intervista a La Stampa).

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2 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
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LA GENEROSITÀ DELL’EUROPA

2 Aprile 2017

Carlo Ossola offre una colta riflessione sulla forza dell’Europa e sulla necessità di costruirla a partire dalla cultura (“La generosità dell’Europa anti-populista”, Sole 24 ore). Anche Bruno Forte sottolinea il valore dell’Europa (“Il futuro dell’Unione nella memoria delle sue radici”, Sole). La proposta di Romano Prodi: “Rifondare l’Europa cominciando dall’esercito” (Messaggero). Epperò Walter Veltroni paventa l’inasprirsi dei conflitti nel mondo: “La parola guerra” (Unità). Piero Craveri, “Idee per salvare una fragile Europa” (recensione sul Sole). Sherin Khankan, danese e siriana, “La mia lotta per le donne dentro il mondo islamico” (intervista a La Stampa). Gian Carlo Blangiardo, su Avvenire: “Le culle vuote in Europa: una bomba a orologeria”. Alessandro Orsini spiega come Donald Trump sia un autentico nazionalista, e non un populista (“Donald Trump, l’uomo frainteso”, Messaggero). Due analisi sull’America Latina: Sergio Romano, “Il mondo in bilico dell’America latina” (Corsera) e Mimmo Candito, “Controrivoluzione America latina” (La Stampa).

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24 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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“QUALUNQUE SCELGO È COLPA”. E IL “SÌ” COME MALE MINORE

24 Ottobre 2016

Michele Serra nella sua Amaca di domenica commenta con malinconica ironia una recente dichiarazione di Raniero La Valle su Micromega sulle responsabilità del governo Renzi per il predominio dei mercati sulla volontà popolare. Pierluigi Castagnetti, sul suo blog, commenta con amarezza la violenza verbale di tanti sostenitori del No (e forse anche del Sì), specie sul web (uno gli ha augurato un altro infarto…): “Ragazzi, diamoci tutti una calmata”. Il Regno pubblica un editoriale del direttore Gianfranco Brunelli in cui sostiene che “la vittoria dei ‘no’ può travolgere il sistema politico”, ma aggiunge che “Il ‘sì’ non produce rischi alla nostra democrazia, ma enfatizza certamente un leader scaltro e ambizioso, propenso a un decisionismo solitario, ma non dimostratosi sinora all’altezza delle sfide dell’Italia, sia quelle interne sia quelle internazionali” e conclude: “’Qualunque scelgo è colpa’, possiamo ripetere con Adelchi. Cerchiamo il male minore” (“La Costituzione dei partiti”). Emma Fattorini, sull’Unità, sostiene che la riforma costituzionale è nel solco “della migliore tradizione del cattolicesimo politico italiano” (“Quale democrazia: la posta in gioco anche per i cattolici democratici”). Mons. Bruno Forte indica alcuni criteri per la scelta sul referendum, che indicano la sua propensione al Sì: “La carità è la misura dell’agire politico di ognuno di noi” (Sole 24 ore).

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26 Agosto 2016
by Giampiero Forcesi
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NON SOLO RICOSTRUIRE. RIPENSARE IL RAPPORTO TRA ECONOMIA E TERRITORIO

26 Agosto 2016

Dichiara il ministro Graziano del Rio: “No alle città nuove, ricostruire tutto lì dov’era. Ma la scelta è dei sindaci” (intervista al Corriere della Sera). Scrive però Giuseppe Berta sul Secolo XIX che il declino di quei borghi preesiste al terremoto: “Ma va ripensato il rapporto tra economia e territorio”. Mons. Bruno Forte, “Solidarietà e fede, le sfide alla tragedia”. Salvatore Settis intervistato dal Fatto: “Salvare case e vite è un valore superiore ai vincoli di bilancio”. Leonardo Becchetti su Avvenire: “Opportunità di diventare con-creatori”. Antonio Polito sul Corriere: “Scelte virtuose (con l’Europa)”. Paolo Griseri su Repubblica: “Come ricostruire”. L’intervista al Manifesto dell’ing. Carlo Meletti: “Si muore di corruzione e di imperizia nei lavori”. L’intervista a QN dell’architetto Aldo Loris Rossi: “Cancelliamo l’edilizia spazzatura”. Lo sferzante giudizio di Michele Prospero sul governo: “La catastrofe politica” (Manifesto).

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28 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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DOPO LA MORTE DI PADRE HAMEL. IL MONDO E’ IN GUERRA, MA NON PER LA RELIGIONE

28 Luglio 2016

Alcuni tra i molti articoli degli ultimi due giorni, dopo l’assassinio di padre Hamel (e prima e dopo le parole di papa Francesco sull’aereo per la Polonia): Andrea Tornielli, “Il papa: il mondo è in guerra, ma la religione non c’entra” e “Il muro di Francesco di fronte ai cattolici che invocano lo scontro di civiltà” (La Stampa). Antonio Spadaro sj. “Ora dialoghiamo con i musulmani per non fare il gioco dei terroristi” (intervista al Messaggero). Il vescovo di Rouen, Dominique Lebrun, “E’ giusto avere paura, ma le risposte da dare sono dialogo e preghiera non chiese militarizzate” e l’imam di Saint Etienne, Mohamed Karabila, “Così i nuovi barbari vogliono dividerci” (Repubblica). Card. Jean-Louis Tauran, “Il sangue si può fermare con il coraggio del dialogo” (intervista a Repubblica). Mario Calabresi, “Oscurare l’orrore”. Alberto Melloni, “Il cuore cristiano dell’Europa obiettivo della jihad” (Repubblica). Massimo Franco, “Un papa aperto che naviga contro corrente” (Corriere della Sera). Massimo Introvigne, “Se Francesco separa la fede dalla spada” (Messaggero). Alessandro Rosina, “Disinnescare le bombe” (editoriale di Avvenire). Andrea Riccardi, “La messa non è finita” (Avvenire). Emma Fattorini, “Questa è guerra alle religioni” (Unità). Lucetta Scaraffia, “La trappola della guerra di religione” (Mattino). Stefano Stefanini, “Se la fede diventa pragmatica” (La Stampa). Sebastiano Maffettone, “Non cadere nella trappola del conflitto” (Messaggero). Bruno Forte, “Serve un sussulto di passione morale contro la barbarie” (Sole 24 ore). Card. Angelo Bagnasco, “L’Europa non deve vergognarsi di essere cristiana” (intervista al Corriere della Sera). Matteo Matzuzzi, “Un papa immobile di fronte al jihad” e Claudio Cerasa, “Il genocidio cristiano arriva in Europa” (Il Foglio).

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3 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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TERRORISMO, NAZIONALISMI E RISCATTO DELL’EUROPA

3 Luglio 2016

TERRORISMO: Il ritorno agli interessi nazionali, dice Biagio De Giovanni, è il vero punto debole della guerra al terrorismo (“Ma il disordine globale indebolisce la risposta”, Mattino). Roberto Tottoli racconta “L’estremismo identitario che invade l’Est” (Corriere della Sera). Fiorenza Sarzanini, “Un Paese più fragile. Renzi manda gli 007. La nuova strategia” (Corriere della sera). BREXIT-EUROPA: Andrea Manzella  indica l’urgenza di un piano europeo per il Sud per ridare senso e unità all’Unione europea (“Un’Europa per i giovani”, Repubblica). Maurizio Ferrera indica “I fossati culturali in Europa stanno diventando pericolosi” (Corriere della sera). Massimo Franco riferisce: “Il Vaticano teme l’effetto Brexit nell’Europa orientale” (Corriere della Sera). Bruno Forte, “Il senso profondo della Patria Europa” (Sole 24 ore). Lorenzo Bini Smaghi difende la Ue: “La demagogia anti Bruxelles come arma di politica interna” (Corriere della Sera). Angelo Bolaffi teme per l’Europa:  “L’Austria e la trappola per la Ue” (Repubblica). Un’intervista di Thomas Piketty su Repubblica: “Il capitalismo ha bisogno di regole per tornare a servizio della collettività”.

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12 Maggio 2016
by Vittorio Sammarco
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UNIONI CIVILI. IL GIORNO DOPO L’APPROVAZIONE

12 Maggio 2016

Michela Marzano, “Il nuovo confine dell’amore” (Repubblica). Emma Fattorini, “Una giornata particolare” (Unità). Ugo Magri, “Più diritti non offendono nessuno” (La Stampa). La critica più forte e motivata, di parte cattolica, viene da Francesco D’Agostino (“Ora e sempre resilienza”, Avvenire) che però è contrario a un referendum. Molto critico anche Bruno Forte in un’intervista al Corriere della Sera: “Una sconfitta della democrazia. Così si svaluta la famiglia”. Ernesto Preziosi ha votato a favore ma dice: “Contrario a questo testo. Ma no a ricatti su riforme” (intervista all’Avvenire). Paola Binetti ha votato contro e dice: “La delega sulle adozioni a Boschi scelta sbagliata” (intervista a Avvenire). Franca Giansoldati, sul Messaggero, riferisce: “Scontro nella Cei. L’autocritica dei vescovi: un errore non scendere in piazza”. Sulle reazioni nel mondo ecclesiale scrivono anche Matteo Matzuzzi sul Foglio (“Libera chiesa in libero referendum”) e Antonella Coppari su Il Giorno (“Renzi e gli ultrà cattolici”). Su Il Giorno un commento di Stefano Ceccanti: “Il consenso giovane”. Per Marcello Sorgi “Renzi recupera con questa legge i delusi del Pd” (La Stampa). Per Marco Gervasoni sul Messaggero “E’ materia da referendum”.

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