La prolusione del card. Bagnasco ai lavori del Consiglio Permanente della Cei (Roma, 23-25 gennaio) ha avuto diverse interpretazioni. L’Huffington Post titola “Il card. Bagnasco spinge per il reddito di inclusione”; La Stampa titola “Bagnasco: povertà in aumento, non rinviate l’aiuto alle famiglie”; il Corriere della Sera “Il monito dei vescovi sul fine vita”. Ma è l’Avvenire a sottolineare il tema forse centrale e a titolare “Fine vita, preoccupano le nuove proposte”. Sul Manifesto Luca Kocci scrive: “Cei, volge al termine l’era di Bagnasco”. La questione del fine vita meriterebbe più attenzione: la Commissione Affari sociali della Camera ha adottato all’unanimità, all’inizio dello scorso dicembre, un testo base che ha unificato le 15 proposte di legge esistenti sul testamento biologico. Relatrice del provvedimento è la deputata del Pd Donata Lenzi, di provenienza cristiano-sociale, la quale ha elaborato un testo considerato di grande equilibrio. Ma da alcuni esponenti in particolare della minoranza di governo sono stati presentati in parlamento oltre duemila emendamenti.
24 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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