Gian Enrico Rusconi, su La Stampa, si interroga: “Se la rivoluzione Bergoglio si affida soltanto alle parole”, in materia di morale sessuale (è la traccia del suo dialogo pubblico con il card. Scola nell’ambito di Biennale Democrazia, a Torino). Dopo le parole del papa, parlando con i giovani a Napoli, sulla cosiddetta teoria del gender (“quello sbaglio della mente umana che è la teoria del gender, che crea tanta confusione”) e quelle del card. Bagnasco nella prolusione alla riunione della Cei (il gender “pone la scure alla radice stessa dell’umano per edificare un ‘transumano’ in cui l’uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità”), arrivano quelle, sfumate, del segretario della Cei, mons. Galantino, critico anche verso il ddl Cirinnà sulle unioni gay (vedi “Unioni civili, si parte dall’asse Pd-5 Stelle” di A. Arachi sul Corriere). La replica di Chiara Saraceno su Repubblica: “L’anatema contro la teoria di genere”. Dal canto suo, Marco Politi, per altri aspetti, parla del “vento fresco che spira nella redazione del giornale dei vescovi”, l’Avvenire,da qualche tempo a questa parte (“Chiesa e politica, cambia il vento”, Il Fatto).
27 Marzo 2015
by c3dem_admin
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