9 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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SOLITUDINE A CINQUE STELLE

9 Aprile 2018

Un’analisi che è divenuta più lucida, da parte di Piero Ignazi su Repubblica: “La solitudine sotto il cielo a cinque stelle”. Una critica ai 5 Stelle viene anche da Nadia Urbinati: “La democrazia del sorteggio” (Repubblica). Sui rapporti tra 5 Stelle e Sud del paese scrive Federico Fubini: “I 5 Stelle e l’assenza di una ricetta per non deludere gli elettori del Sud” (Corriere della sera). Sul presente e il futuro del Pd scrivono con buon senso Luciano Violante (“Il Pd di nuovo alla ricerca della sua ragion d’essere”, Corriere della Sera) e Tommaso Nannicini (“Il nostro riformismo ritrovi l’empatia”, Repubblica). Claudio Cerasa sul Foglio sostiene l’idea di dedicare la legislatura a trasformare l’Italia in una repubblica presidenziale come in Francia (“La Quinta Repubblica è il vero piano B, se falliscono Salvini e Di Maio”). La messa in guardia di Carlo Cottarelli: “Niente illusioni su un nuovo aiuto da parte di Draghi” (Repubblica Affari & Finanza).

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26 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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IL POPULISMO ALLA PROVA

26 Marzo 2018

“Forse un giorno si tornerà ad apprezzare razionalità e competenze. Ma quel giorno non è oggi e non è vicino”. Si conclude così lo sconsolato editoriale di Mario Calabresi, in cui il direttore de La Repubblica prevede un’intesa di governo tra Lega e Cinquestelle (“La luna di miele e di rabbia”). Sebastiano Maffettone, sul Messaggero, guarda con qualche margine di ottimismo in più i due vincitori: “Addio al noi-loro, il vecchio refrain messo alla prova”. Ma Beppe Vacca alla Gazzetta del Mezzogiorno: “Dalle elezioni italiane un colpo decisivo all’Europa”. Silvio Berlusconi si rassegna: “Toccherà a Salvini provarci” (intervista al Corriere della sera). Matteo Salvini al Messagero: “Al governo anche con il M5S. Ricucire l’Italia, partendo dal Sud”. Mattia Feltri su la Stampa: “Tutte le convergenze tra Di Maio e Salvini”. Ma Domenico De Masi dice a Repubblica che per i 5stelle “Il patto con la Lega è contro natura”. Carlo Cottarelli si dice pronto: “Io ministro? Non ho pregiudiziali” (al Corriere della sera). Mauro Calise su Il Mattino spiega “Perché il Pd non può restare soltanto a guardare”. Walter Verini, deputato dem, intervistato dal Mattino: “Stop a correnti e giù dall’Aventino, altrimenti rischiamo l’irrilevanza”. Ma Matteo Orfini dice a La Stampa: “Un governo con il M5S porterebbe diritto all’estinzione del Pd”. Goffredo De Marchis, “Dialogo o Aventino, i due partiti dem. Il fondatore Parisi: ‘Salita di 6° grado’” (Repubblica). Claudio Cerasa: “No a un’opposizione populista al populismo di governo” (Foglio).

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16 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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FRANCO MONACO SPIEGA IL CENTROSINISTRA PD-M5S

16 Marzo 2018

Mattarella sembra non escludere nessuna soluzione di governo e  vuole evitare il ritorno alle urne: così Ugo Magri su La Stampa (“Tre condizioni del Quirnale per il governo”). Franco Monaco, sul Manifesto, spiega perché il Pd dovrebbe dialogare con i 5 stelle: “Il centrosinistra Pd-M5S che Renzi non vuole”. Paolo Pombeni, intervistato dalla redazione bolognese di Repubblica, dice: “La sinistra che insegue i grillini perderà ancora voti”. Carlo Cottarelli, su La Stampa, misura le convergenze e le divergenze di Lega e 5 stelle e di 5 stelle e Pd (“Le affinità elettive dei grillini”). Lavinia Rivara su Repubblica dice cosa accomuna Lega e 5 stelle: “Pensioni, vitalizi e Del per l’asse grillo leghista”. Paolo Mieli, “Quel balzo sul carro dei 5 stelle” (Corriere della sera). L’allarme di Giuliano Ferrara: “Non credo a un esecutivo segnato dalla volontà dei vincitori” (Foglio). Federico Fubini teme che il populismo durerà (“I populisti e le inutili illusioni”, Corriere della sera). Anche Nadia Urbinati sostiene che la nuova visione (populista) della democrazia è destinata a durare (“La democrazia del pubblico”). Claudio Cerasa: “Il grillismo non ha bisogno di utili idioti” (Foglio). Claudio Tito: “Il piano Lega-M5S: governo per rifare la legge elettorale e tornare al voto” (Repubblica). Mauro Calise, sul Mattino, propone un’alleanza Pd-Fi contro Lega e 5 stelle, e nuove elezioni (“Un patto per fermare la crisi”). Gian Enrico Rusconi, “Le ricette nel cilindro dei populisti” (La Stampa).

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15 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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IL PD PUÒ ANCORA VINCERE LE ELEZIONI?

15 Gennaio 2018

Perché e come il Pd può ancora vincere queste elezioni”: intervista a Giorgio Tonini di Piergiorgio Mele per RaiNews. Franco Monaco: “La divisione a sinistra sbagliata, sì, ma non inspiegabile” (Huffington post). Pietro Ichino: “Mentre, in nome dell’Europa, l’SPD di Martin Schulz si sta accordando con il Centro-destra di Angela Merkel, qui da noi gli europeisti Bersani e D’Alema non si accordano neppure con il partito che è stato il loro fino a poco fa” (“I socialdemocratici tedeschi e quelli italiani”, sul suo blog). Ma Roberto Speranza: “Gori non va, insegue il Carroccio” (intervista al Corriere della Sera). Massimo Giannini su Repubblica critica Liberi e Uguali che strizza l’occhio ai 5 Stelle (“Le geometrie confuse della sinistra”). Sempre su Repubblica Paolo Griseri indaga sull’atteggiamento degli operai torinesi verso le elezioni: prevale il non voto, poi la Lega e il M5S (“Se la classe operaia non va al voto”). Sergio Fabbrini, sul Sole 24 ore, spiega che è urgente l’impegno europeista dell’Italia dopo il voto: “Italia decisiva nello scontro sull’anima dell’Europa”.  Emma Bonino, “Intesa con il Pd ancora possibile, ma Renzi ama ballare da solo” (intervista a La Stampa). Su La Stampa Andrea Carugati racconta: “Grasso detta le condizioni alla sinistra”. Alessandro Campi: “Grasso, Boldrini e istituzioni al tappeto”. Carlo Cottarelli, sponsorizzato dal M5S, spiega invece su la Stampa che “Senza Fornero la supergobba ci piegherà”.

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24 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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MDP, L’ALBERO DEGLI IDEALI, ANTIPOLITICA, DON STURZO, SOCIAL NETWORK, BALCANI, PENSIONI

24 Novembre 2017

La Lettera aperta di R. Speranza, P. Civati e N. Fratoianni per invitare alla assemblea popolare che si terrà a Roma il 3 dicembre per avviare la costruzione di una nuova proposta politica. Una riflessione di Luigino Bruni sull’Avvenire di una decina di giorni fa: “Capitali narrativi /1. Far vivere l’albero degli ideali”. Gustavo Zagrebelsky, su Repubblica, ragiona sulla crisi della democrazia causata dalla rinuncia di tanta gente a votare: “Il vestito buono della politica”. Sul Corriere della Sera Antonio Polito cerca idee per superare l’antipolitica: “Il potere del popolo e i suoi mali”. Antonio Padellaro commenta Scalfari: “Carattere Eugenio: è B. il male minore” (Il Fatto). Alberto Mingardi, su La Stampa, commenta un primo passo verso la beatificazione del fondatore del Partito popolare: “Don Sturzo, l’economia libera trova il suo ‘santo’ patrono”. Su Repubblica Alessandra Longo racconta: “La Cosa rosè degli ex Dc: ‘Noi a sinistra’”. L’ipotesi interpretativa di Massimo Adinolfi su Il Mattino a riguardo di Mdp: “Il piano B: fare da stampella al M5s”. Giuseppe Berta scrive sul capitalismo delle grandi piattaforme tecnologiche: “Le opportunità e i rischi di una rivoluzione” (Il Mattino). Alberto Negri all’indomani della condanna di Mladic: “Sirene russe nei Balcani ancora orfani dell’Europa” (Sole 24 ore). Il ministro Carlo Padoan difende la politica economica del governo in un’intervista a Repubblica: “Prima i giovani poi le pensioni”. Carlo Cottarelli, in un colloquio col Foglio, fa lo stesso: “Le pensioni impresentabili”.

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11 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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LA FRANCIA SALE, L’ITALIA SCENDE

11 Maggio 2017

Alain Touraine parla bene di Macron: “Emmanuel ha coraggio e cultura, e i poteri forti non c’entrano” (intervista al Quotidiano nazionale). L’economista candidato al Nobel, e consigliere di Macron, Philippe Aghion dice del neopresidente: “Dovrà fare molte alleanze. Il suo banco di prova sarà la legge sul lavoro” (intervista al Corriere della sera). L’ottimismo di Wolfgang Schauble nell’intervista a Repubblica: “Francia e Germania cambieranno la Ue”. Ma Federico Fubini polemizza con la Germania: “Dove sono le riforme tedesche?” (Corriere). Leonardo Becchetti, su Avvenire, stila un “Pro-memoria realista per veri europeisti. Che fare dopo Macron”. Piero Ignazi si mostra pessimista sul futuro a breve in Italia: “L’esempio francese non aiuterà Renzi” (Repubblica). Lucio Caracciolo parla dei limiti culturali, prima che politici, dell’Italia: “Cara Italia, non sentirti il Peter Pan d’Europa” e Stefano Folli scrive “Grillo, l’anomalia italiana” (Repubblica). Carlo Cottarelli spiega la buona politica del “Modello Portogallo” (Il Foglio).

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