8 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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È tempo di responsabilità per tutti

8 Dicembre 2016
di Pietro Lacorte

 

L’autore, Pietro Lacorte, medico, moroteo della prima ora e da decenni attivo in Puglia nelle fila del Meic e di “Agire politicamente”, critica l’inerzia di troppa parte dell’area cattolico democratica di base nell’attuale congiuntura sociale e politica, ed ora, all’indomani del referendum, invita a un impegno civile e politico per una “nuova democrazia” realmente rappresentativa delle varie fasce sociali del Paese

 

L’attuale momento politico post–referendario richiede massima attenzione da parte di ogni cittadino, il quale ha il dovere di partecipare attivamente alla vita politica per evitare che prevalgano i “mezzi di una democrazia plebiscitaria”.

Tali mezzi, secondo Weber, sono “assolutamente inadeguati come strumenti di selezione di funzionari specializzati e di critica delle loro prestazioni”.

Secondo lo stesso autore, “l’ascesa, lo sfavore e la caduta di un capo cesaristico si susseguono più facilmente senza pericolo di una catastrofe interna dove l’effettiva concorrenza di potenti corporazioni rappresentative mantiene senza interruzione la continuità politica e le garanzie costituzionali dell’ordinamento civile”. Weber sostiene ancora che “le condizioni fondamentali di una politica stabile sono costituite da un Parlamento forte, da partiti parlamentari responsabili, e quindi dalla loro funzione come sede di selezione e di prova dei capi delle masse come dirigenti statali”.

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10 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Cattolicesimo democratico e referendum costituzionale: quale connessione?

10 Novembre 2016
di Enzo Balboni

 

L’autore è professore di Diritto costituzionale nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha scritto saggi di diritto pubblico, amministrativo, comparato e di storia costituzionale. Amico e collaboratore di Giuseppe Lazzati alla Cattolica, e vicino a Giuseppe Dossetti negli anni delle battaglie per la ‘difesa attiva’ della Costituzione (1994–1996), è membro della redazione di “Appunti di cultura e politica”, rivista pubblicata a cura di “Città dell’uomo”.

 

Giovanni Cominelli* mi chiama in causa su Movimenti Metropolitani nel suo commento “Valerio Onida: la Costituzione non è il Corano!” per annoverarmi tra i costituzionalisti del NO, con la precisazione che sarei, con Onida appunto, De Siervo e altri innominati, la punta di lancia del costituzionalismo cattolico, ovviamente ultraconservatore dello status quo istituzionale e nostalgico dei bei tempi andati che, in sequela dell’insegnamento di Mortati e Dossetti, elevavano sugli altari la costituzione materiale e il sistema dei partiti della prima, e unica, Repubblica.

Non è così.

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8 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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CATTOLICI E REFERENDUM. LA REPLICA DI FRANO MONACO A LUIGI LOCHI

8 Novembre 2016

Sull’Unità Franco Monaco (“Il ruolo dei cattolici e il referendum”)replica ad un articolo pubblicato sullo stesso giornale due giorni prima da Luigi Lochi (“I cattolici e le riforme”). Tale articolo è lo stesso, con poche varianti, di quello ricevuto e pubblicato da c3dem otto giorni fa con il titolo “Ri-dire il cattolicesimo democratico”. In esso Lochi aveva criticato sia Monaco sia La Valle a proposito delle posizioni assunte per il referendum.

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30 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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Ri-dire il cattolicesimo democratico

30 Ottobre 2016
di Luigi Lochi

 

L’autore, che già pochi giorni fa era intervenuto sul tema della riforma costituzionale, ci manda un nuovo articolo, piuttosto provocatorio nei confronti di una parte cospicua, e fondante, del cattolicesimo democratico. Lo pubblichiamo pur consapevoli che sarebbe preferibile un approccio meno polemico e più rispettoso delle diverse posizioni che la tradizione politica cattolico-democratica sta oggi esprimendo

 

Non v’è dubbio che il dibattito intorno alla Riforma costituzionale che il referendum del 4 dicembre dovrà confermare o bocciare, si sta rivelando una sorta di “pietra di inciampo” soprattutto per le culture politiche confluite nel Partito democratico. In particolare per quelle culture politiche che tradizionalmente vanno sotto il nome di cattolicesimo democratico e di cattolicesimo sociale.

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12 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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IL SEMINARIO DI “AGIRE POLITICAMENTE” SULLA RIFORMA COSTITUZIONALE

12 Settembre 2016

Sul sito di “Agire politicamente” si possono trovare i video delle relazioni e del dibattito tenutisi nel corso del Seminario organizzato a fine agosto a Laggio di Vigo di Cadore. Dopo l’introduzione di Pier Giorgio Maiardi, Lino Prenna ha parlato su “Cattolici e democratici: nella crisi della modernità politica” (cioè nella crisi della democrazia, come ha spiegato Prenna). Pierluigi Castagnetti si è soffermato su “La Costituzione, bene comune”. Un’analisi della riforma Boschi l’ha offerta Sandro De Nardi, docente di Diritto pubblico a Padova. Paolo Giaretta ha presentato e commentato la parte della riforma relativa al rapporto Stato-Regioni: “Il nuovo titolo V: che cosa cambia”. Infine, le ragioni del Sì al referendum le ha portate Giancarla Codrignani, mentre Domenico Gallo ha portato quelle del No.

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6 Agosto 2016
by Giampiero Forcesi
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UNA POLEMICA DI VITTORINO FERLA A PROPOSITO DI UN ARTICOLO DI FRANCO MONACO

6 Agosto 2016

In un commento alla nostra segnalazione del documento pubblico con cui dieci parlamentari del Pd, tra cui Franco Monaco, hanno esposto le ragioni della loro decisione di votare no al referendum costituzionale, Stefano Ceccanti ha invitato a leggere un articolo di Vittorino Ferla, uscito su landino.it. L’articolo fa riferimento, più che al documento dei dieci parlamentari, ad una lettera di Franco Monaco pubblicata sull’Avvenire, che non avevamo segnalato sul nostro sito. Per rendere più agevole ai lettori di seguire questo confronto (non poco polemico e che chiama in causa vicende passate e presenti interne al cattolicesimo democratico), diamo il link sia della lettera di Franco Monaco all’Avvenire (“Le laiche ragioni di un no alla riforma”) sia dell’articolo di Vittorino Ferla (“10 dem, un Monaco e alcune (deboli) idee sulla riforma”).

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14 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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FIORONI: “L’IMPORTANZA DELLA PAROLA ‘MODERATI’”

14 Luglio 2016

Giuseppe Fioroni, sull’Unità, torna sul suo appello al moderatismo, in un articolo in cui sostiene anche la necessità di riformare la legge elettorale e promuovere le coalizioni. Fioroni critica chi non vede la positività di una politica di segno moderato, soprattutto per contrastare il populismo e l’antipolitica, e sostiene che vi sia una diretta connessione tra politica moderata e valori ideali e politici del cattolicesimo democratico (“L’importanza della parola ‘moderati’”).

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12 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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E’ ancora possibile essere moderati?

12 Luglio 2016
di Savino Pezzotta

 

Il testo è nato come commento dell’autore all’intervista che l’on. Giuseppe Fioroni ha rilasciato lo scorso 10 luglio all’Unità e che abbiamo inserito nella nostra Rassegna stampa. Per la rilevanza delle considerazioni che vi sono presenti, abbiamo ritenuto opportuno inserirlo anche tra gli Articoli

 

Non so… forse è il fatto che invecchiando, ma troppe volte fatico a cogliere il senso di molte delle questioni politiche attuali. Oppure, più semplicemente, non me le spiegano bene.
Domenica ho letto su L’Unità l’intervista a Fioroni, dove il contenuto è ben riassunto dal titolo: “Al Pd servono i moderati”, e dove Fioroni candida i cattolici democratici a svolgere il compito di recuperare l’elettorato moderato. Non ho capito il perché di questa equiparazione tra cattolici e moderati. Le persone che fanno riferimento alla confessione cattolica o alla cultura che da essa si emana sono una realtà molto composita e plurale ed è un errore cercare di ridurla a una sola categoria politico-sociologica.

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16 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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Agli amici delle rete: si può votare diversamente, senza farne una questione morale

16 Giugno 2016
di Nicolò Fornasir

 

Seguo con disagio il confronto sulle nostre (profonde) diversità sul momento politico, anche perché noto con amarezza l’acuirsi di vere e proprie contrapposizioni che sfiorano avversioni sul piano personale.

Disagio che provo in questi giorni anche con amici, cattolici più bravi e coerenti di me, persone impegnate civilmente nel volontariato e nel lavoro che svolgono con molta coscienza, ma che, affrontando (per loro iniziativa) la stessa “questione politica”, si irritano fortemente con me in quanto “più addentro da sempre” alla vita politica, rischiando il deterioramento di un rapporto reciprocamente amichevole, anche sul piano famigliare.

Mi chiedo cosa sta succedendo.

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