22 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Cattolici democratici e …deliberativi

22 Dicembre 2016
di Giandiego Càrastro

 

Il 2016 ha visto la comunità di c3dem impegnarsi in un serrato confronto sull’opportunità o meno di approvare la legge di riforma della nostra Costituzione. Il voto popolare ha dato ragione a chi vedeva nella riforma un tentativo maldestro di aggiornamento, consegnando agli “archivi dei sospiri” il cambiamento che, per i favorevoli, avrebbe finalmente concluso la transizione del nostro Paese. Cosa rimane alla fine del dibattito? Quali orizzonti comuni provare ad immaginare, dopo mesi di confronto anche aspro e ruvido? Il mio contributo è nei termini di una proposta di studio comunitario sul tema della democrazia deliberativa e dei nuovi processi partecipativi.

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9 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Cattolici e referendum

9 Dicembre 2016
di Franco Monaco

 

Se dio vuole, ci siamo messi dietro le spalle il referendum costituzionale che ha diviso il paese, il centrosinistra, il PD, le famiglie. E anche il mondo cattolico. Per un verso, lo si può considerare normale: è nella natura duale del referendum ed è giusto che da una comune ispirazione cristiana possano sortire diverse opzioni pratiche, come nel caso dei modelli istituzionali. Sta scritto chiaramente nella enciclica sociale “Centesimus Annus”: la Chiesa non si lega ad alcun modello istituzionale. Ferma restando la propria contrarietà ai regimi che manifestamente violino la dignità e la libertà della persona.

Sul punto ho avuto modo di esprimere il mio amichevole dissenso da Raniero La Valle che si è battuto per il no “in quanto cattolico”. Ciò detto, non va però sottaciuta la circostanza che, non fosse altro che per ragioni storiche legate al decisivo, qualificante contributo dei costituenti di parte cattolica alla elaborazione della nostra Carta fondamentale, i cattolici italiani, pur di diverso orientamento, hanno sempre coltivato uno speciale attaccamento ad essa. Riconoscendovi il segno di una ispirazione personalistico-comunitaria e dunque vitalmente cristiana.

Merita chiedersi il perché della divisione che si è prodotta.

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9 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Ripartire si deve

9 Dicembre 2016
di Guido Formigoni

 

Dopo una vicenda così inopinatamente dura e divisiva come quella referendaria, non è facile dire da dove e come si possa ripartire. Ci possono essere considerazioni diverse a diversi livelli: il paese, la politica, il nostro mondo culturale.

Rispetto al paese, non è difficile dire che occorre tornare a un minimo di normalità, dopo gli eccessi di questa vicenda referendaria. Occorre abbassare i toni, fare un governo che assicuri la normalità, curi il necessario adeguamento della legge elettorale, e torni a nuove elezioni con ragionevole calma e con tutti gli elementi per non far diventare l’appuntamento elettorale una nuova premessa di instabilità come nel 2013. Per fortuna, la stessa assenza della speculazione internazionale sul sistema italiano ci dà il segnale che non siamo all’ora della tregenda.

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28 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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LA FUCI E LE RIFORME. UNA RILETTURA

28 Novembre 2016

Alcuni ex fucini hanno deciso di pubblicare nel sito Landino.it  una scelta di testi sulle riforme delle istituzioni politiche che sono stati prodotti da alcuni di loro, insieme ad altri compagni di strada, all’epoca della loro presenza nella Fuci, alla fine degli anni Ottanta. Di seguito l’intervento di Stefano Ceccanti (“Come e perché abbiamo tentato di conciliare tre principi fin lì inconciliabili”), quello di Giorgio Armillei (“La Fuci e le riforme”) e una serie di testi di quegli anni (“Pubblicazione di una scelta di testi sulle riforme istituzionali”).

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27 Novembre 2016
by Vittorio Sammarco
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Sul referendum

27 Novembre 2016
di Vittorio Bellavite

 

Abbiamo ricevuto dall’autore, coordinatore nazionale di Noi Siamo Chiesa, questo intervento che volentieri pubblichiamo. Egli, fortemente contrario alla riforma costituzionale, si rivolge ai cattolici democratici dicendosi sorpreso di non ritrovarli compattamente contrari alla riforma… E’, d’altra parte, evidente, dai molti contributi pro e contro ospitati sul nostro portale, quali siano le differenti valutazioni che sono emerse, e ancora emergono, nella nostra area di cattolici e democratici

 

In queste settimane in una parte dell’area cattolico democratica io, ed altri, abbiamo constatato, insieme a tante opinioni certe e numerose per il rifiuto della riforma, un certo disorientamento rispetto al referendum, interrogativi sul rischio di perdere l’occasione di cambiare qualcosa, preoccupazioni per il dopo, volontà di superare l’immobilismo, e tutto ciò insieme all’insoddisfazione per la spaccatura che c’è nel paese. Esprimo un  punto di vista in più, a margine delle tante libere scelte che ognuno farà, in modo magari faticoso.

Mi pare che sia insufficiente la consapevolezza di quanto questa riforma intacchi la Costituzione nel suo significato di Carta di tutti.

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8 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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I diritti delle generazioni future

8 Novembre 2016
di Mario Giuseppe Molli

 

La classe dirigente politica attuale volentieri non agita i temi relativi alle  generazioni giovani e future, sapendo benissimo come questi non abbiano una forte presa sulle masse, catturate da una dilagante omologazione consumista e individualista. Inoltre è consapevole che mettere al centro le istanze delle generazioni future è un’operazione che rischia di fatto di scivolare nell’irrilevanza e probabilmente di non costruire il consenso necessario a vincere o comunque a rimanere in sella, e alla fine ad avere un peso nell’attuale congiuntura politica.

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12 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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Moro: l’uomo e lo statista

12 Ottobre 2016
di Michele Dau

 

Pubblichiamo il testo dell’intervento dell’autore alla presentazione del libro di Guido Formigoni Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma, tenutasi al Teatro Eliseo a Roma il 10 ottobre. L’autore è stato tra i fondatori della Comunità di Sant’Egidio e poi della Caritas di Roma assieme a mons. Luigi Di Liegro, segretario della Lega Democratica con Pietro Scoppola, professore di Metodologia della ricerca sociale alla Sapienza e ricercatore al Censis con Giuseppe De Rita, manager pubblico, rappresentante del Ministero del Lavoro all’Ocse, capo di gabinetto del presidente del Senato Franco Marini; dal 1997 a oggi direttore generale del Cnel; e, di recente, capolista della Lista Civica per Fassina alle elezioni comunali a Roma.

 

Il libro di Guido Formigoni “Lo statista e il suo dramma” è un grande lavoro di ricostruzione politica con molti documenti e fonti archivistiche, anche di prima mano: archivi nazionali e americani, archivi di partiti e di molti uomini politici. Abbiamo finalmente una prima grande opera organica di studio su una figura straordinariamente complessa e ricca come quella di Aldo Moro.

E’ anche il primo studio che, dopo quarant’anni dalla scomparsa, non ci parla solo delle circostanze della tragica morte di Moro. Per decenni abbiamo avuto solo libri orientati ad analizzare le cause e i mandanti del suo assassinio. In questo modo abbiamo finito per dimenticare Moro, il suo pensiero politico, la sua iniziativa politica, la sua umanità.

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12 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Lettera ai cattolici democratici

12 Settembre 2016

 

Pubblichiamo la lettera che, all’inizio di settembre, Sandro Antoniazzi ha scritto a un largo numero di amici. Lettera alla quale sono arrivate le prime risposte, a cui Sandro, in qualche caso, ha ulteriormente replicato. E’ un dibattito che non vuole darsi pubblicità, svolto tra amici, per lo più legati da comuni esperienze (in primis la militanza cislina, ma non solo). 

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26 Agosto 2016
by Giampiero Forcesi
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Franco Monaco, l’eredità dell’Ulivo e Giovanni Cominelli

26 Agosto 2016
di Nino Labate

 

Giovanni Cominelli, polemizzando giorni fa con Franco Monaco, afferma alcune verità. Ma solo alcune. Quando sostiene che l’Ulivo ha nel suo Dna il bipolarismo, l’alternanza, e la governabilità, non si sbaglia di molto. Le cose si complicano quando suppone che l’Ulivo aveva in mente un sistema elettorale che riduceva la rappresentanza e rafforzava il governo. Il valore delle istituzioni è sempre stato rispettato dalla cultura ulivista. Non c’è dubbio. Ma non è stato mai anteposto alla rappresentanza e al partito politico, che indicano invece la base culturale forte della visione democratica dell’Ulivo.

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24 Agosto 2016
by Giampiero Forcesi
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La riforma costituzionale di un leader post-ideologico

24 Agosto 2016
di Mario Giuseppe Molli

 

Il dibattito sulla riforma costituzionale, purtroppo più elitario che pubblico e inevitabilmente incentrato su questioni tecniche di metodo e di merito, non sembra attualmente preoccuparsi di mettere in luce da cosa è ispirato l’impianto di riforma elaborato da Renzi e dal suo esecutivo. E’ a mio avviso possibile e interessante farne invece anche un’ermeneutica culturale, evitando gli aspetti tecnico giuridici, economici, su cui non ho competenze e che altri meglio di me hanno messo in luce. Lo farò da cattolico democratico, nell’ambizione di essere parte di quel cattolicesimo progressista che, in quanto tale, coltiva legittimamente punti di vista diversi, anche sulla riforma costituzionale. La mia sensibilità, il mio taglio, le mie lenti sono quelle di un cattolico democratico, fortemente segnato da una storia fatta di antifascismo, di attaccamento alla Costituzione, di grande attenzione al Concilio e al forte rinnovamento che ha innescato nel mondo.

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