“A che punto è la notte?”. Abbiamo rivissuto tutti la famosa domanda che Dossetti poneva negli anni Novanta, citando Isaia per ricordare Giuseppe Lazzati e riconoscere che l’antico Costituente (poi Rettore della Cattolica e infine fondatore della Città dell’uomo) era stato una sentinella attenta. Aveva riconosciuto la notte (il fascismo, la guerra… ma anche il progressivo disfacimento della democrazia negli anni più recenti). Aveva rifiutato illusioni e facili rimedi fondati sul potere, i privilegi, la manomissione delle coscienze. E aveva indicato la strada della conversione, cioè della ricostruzione di una coscienza, una mentalità, un costume condiviso di giustizia e libertà, di speranza e di impegno solidale.
Anche oggi,