25 Agosto 2013
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24-25 AGOSTO. ANCORA BERLUSCONI, E CHIUDE IL MEETING DI CL

25 Agosto 2013

IL NODO BERLUSCONI è una questione delicata? Per Nadia Urbinati no (“Il richiamo delle colombe“, Repubblica 24), per Umberto Ranieri, Pd, sì (“Ranieri: la condanna è lo spartiacque. Sulla decadenza la parola alla Consulta”, Il Mattino 24). Sul ricorso alla Consulta s’era espresso anche Valerio Onida, redarguito da Silvia Truzzi sul Fatto Quotidiano del 24 (“Onida, il saggio che cambia sempre verità”), che però replica (“Onida, diritto di replica”, Il Fatto 25). Sulla possibilità del ricorso alla Consulta molto perplesso ma possibilista è Stefano Passigli (“L’agibilità politica? La può concedere il giudice”), intervistato dal Corsera del 24. Gad Lerner commenta l’idea della amnistia: “L’ultima furbizia sulla pelle di chi soffre” (Repubblica 24).  Su “l’ira del cavaliere: ‘basta con questa gente’” (Paola Di Caro, Corsera 25) intervengono, tra i molti, Rosy Bindi con un’intervista sull’Unità (“Il Pdl si rassegni: non ci sono scappatoie”) e Walter Veltroni con un’intervista a Repubblica (“Il ventennio è finito”). Una posizione di grande equilibrio la ri-propone Paolo Pombeni sul Messaggero (“Agibilità politica. Le sentenze non toccano la leadership del partito”) che chiede rispetto reciproco tra i partiti e riequilibrio tra magistratura e politica. Roberto D’Alimonte scrive sul Sole: “Le sorti di Berlusconi ipotecano la riforma elettorale”. FINITO IL MEETING DI RIMINI (segue):

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23 Agosto 2013
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TIMOTHY RADCLIFFE, PAPA FRANCESCO, DON MINZONI, GIUSEPPE LAZZATI, COMUNIONE E LIBERAZIONE, PAPA BENEDETTO…

23 Agosto 2013

“L’insegnamento morale deve essere offerto all’interno di un’amicizia. Altrimenti è moralismo”: è una della osservazioni penetranti dell’intervista di Paolo Rodari al maestro dei domenicani, p. TimotHy Radcliffe, su Repubblica del 23 agosto (“Preti sposati e gay. La Chiesa è di tutti”). Domenico Rosati, sull’Unità del 23, ricorda don Minzoni a 90 anni dalla sua uccisione (“L’assassinio scomodo di don Minzoni”). Su Europa del 22, Massimo Faggioli, in velata polemica con Cl, ricorda le lezioni di Giuseppe Lazzati la cui importanza “rimane immutata” (“Lazzati cattolico controcorrente”). Marco Politi, sul Fatto, spiega come Cl, ecclesialmente, stia “galleggiando alla deriva in uno spazio di nessuno” (“La dura vita di CL sotto Francesco”). Qualche osservazione in merito anche in Furio Colombo, “Comunione, liberazione e potere”, sul Fatto del 20. Repubblica del 20 pubblica un’intervista di Lucio Caracciolo a Francisco Mele, docente di psicologia succeduto a Bergoglio in un collegio universitario di Buenos Aires: “Nella mente di un Papa. Vi racconto Bergoglio, erede di Simon Bolivar”. Il Foglio, per la penna di M. Matzuzzi, riferisce cosa scrive il New Republic, quotidiano conservatore Usa, di papa Francesco: “Il Papa e l’impossibile rivoluzione dell’ecclesia non reformanda”. Sulla stessa lunghezza d’onda (critico-svalutativa) sembra Sandro Magister che prende spunto da un articolo sull’Osservatore Romano dedicato a Pio X (“Ecco un Papa grande riformatore. Ma non si chiama Francesco”). Gian Luca Potestà, sull’Unità del 22, sembra replicare, argomentando l’intensità teologica di papa Bergoglio: “Chi banalizza Papa Francesco”. Del nome Francesco, e di cosa implica nel rapporto con la Chiesa-istituzione, scrive Giovanni Nucci sull’Unità del 18 (“La regola è semplice: seguire il vangelo”). Su papa Benedetto si soffermano, invece, Benedetto Ippolito su Il Tempo (“Se Dio parla nel silenzio”), lodandone il gesto di rinuncia, Maria Antonietta Calabrò sul Corsera riferendone una frase (“Ratzinger: ‘In un’esperienza mistica è stato Dio a dirmi di rinunciare’”) e di nuovo S. Magister (“L’ultimo colpo di papa Benedetto”, a proposito di un cambiamento apportato al rito del battesimo). Sulla lectio tenuta da Castagnetti per commemorare De Gasperi a Pieve Tesino scrive su Europa Maria Pia Garavaglia (“De Gasperi e Dossetti. Il merito di un confronto”).

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19 Agosto 2013
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A CL basta disconoscere Formigoni?

19 Agosto 2013
di Franco Monaco

 

Enrico Letta ha inaugurato il meeting di Rimini di Comunione e Liberazione. Ha avuto una buona accoglienza. Era prevedibile. Per tre semplici ragioni: Letta è persona seria e perbene; il suo governo di necessità e di servizio, al momento, è privo di alternative; egli ha un’indole e una vocazione terzista. Ma questa edizione del meeting ciellino si segnala anche per un’altra notizia: l’esclusione di Formigoni dal cartellone degli interventi e la sua reazione stizzita.

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1 Luglio 2013
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Due voci della chiesa italiana: il card. Angelo Scola, l’arcivescovo Bruno Forte

1 Luglio 2013

Intervista a tutto campo dell’arcivescovo di Milano, Angelo Scola, a Gian Guido Vecchi del Corriere della Sera: “Dall’Expò al dialogo tra le religioni. Il nuovo illuminismo di Milano”. Dice tra l’altro, il cardinale: “C’è un dato per me decisivo: può un futuro adeguato a una città come Milano, chiamata ad un ruolo internazionale, prescindere da Dio? Questa domanda io me la porto dentro e la rilancio a tutti, come offerta per aprire un dialogo sul bene comune”. Sul Sole 24 Ore mons. Bruno Forte si sofferma su “La moderna lezione di Maritain”, utilizzando il criterio di distinguere per unire a proposito di due temi attuali (il caso Ilva, e la recente sentenza della magistratura su Berlusconi).

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8 Aprile 2013
by Vittorio Sammarco
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1975: un patto segreto tra gli Usa e don Giussani

8 Aprile 2013

Spunta, nel mezzo di nuove rivelazioni di WikiLeaks riguardanti l’attività di Henry Kissinger, segretario di stato dei presidenti usa Nixon e Ford, un documento (al quale hanno avuto accesso esclusivo per l’Italia la Repubblica e l’Espresso) nel quale il console statunitense di stanza a Milano dà conto a Kissinger di un incontro con don Giussani avvenuto nel dicembre del 1975. Tema della conversazione: le preoccupazioni americane per l’avanzata del Pci e la richiesta, da parte di Giussani, di un sostegno al nascente Movimento Popolare, ramo politico di Comunione e Liberazione, per dare più vigore a quella parte del mondo cattolico italiano più direttamente antagonista della sinistra. Ne scrivono su Repubblica Simonetta Fiori, Stefania Maurizi e Concetto Vecchio: “Il patto segreto tra gli Usa e dn Giussani”.

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