7 Dicembre 2015
by Giampiero Forcesi
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PALERMO. IL DISCORSO ALLA CITTÀ E QUELLO ALLA COMUNITÀ CRISTIANA DI MONS. LOREFICE

7 Dicembre 2015

Don Corrado Lorefice, nominato arcivescovo di Palermo un mese fa da papa Francesco, ha iniziato il suo cammino di pastore della chiesa palermitana sabato 5 dicembre.  Sui giornali di domenica sono usciti i primi articoli: Alessandra Turrisi su Avvenire (“Lorefice: la mafia annienta la bellezza dell’uomo”) e Laura Anello su La Stampa (“Il nuovo vescovo di Palermo non cita il Vangelo ma la Costituzione”). Quest’ultimo titolo trae un po’ in inganno. Ecco i due discorsi tenuti da mons. Lorefice: quello alla città, in Piazza Pretoria, e quello alla comunità cristiana, in Cattedrale. Due discorsi fortemente impregnati di vangelo e di senso civico. Oggi Repubblica pubblica  un’intervista al nuovo vescovo: “Il coraggio di Impastato, Dossetti e la Costituzione. A Palermo riparto da qui”.

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3 Dicembre 2015
by Giampiero Forcesi
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IL PARLAMENTO TRA IMPOTENZA E CINISMO

3 Dicembre 2015

Valerio Onida, “Il rispetto della Costituzione vale più della ragion di Stato” (Corriere della Sera). Paolo Pombeni, “Un Parlamento che non sa decidere si delegittima” (Sole 24 Ore). Alessandro Campi, “La paralisi della Consulta nella crisi del Parlamento” (Messaggero). Lorenza Carlassare, “Situazione rischiosa, Mattarella ora può sciogliere le Camere” (Il Fatto).

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20 Novembre 2015
by Giampiero Forcesi
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RIFORME COSTITUZIONALI E GOVERNO RENZI: LE OPINIONI DI R. LA VALLE E DI G. C. DE MARTIN

20 Novembre 2015

Raniero La Valle, in un denso articolo sul quindicinale “Rocca”, scrive che “il personale politico che, usando il Partito democratico, si è investito del potere in Italia ha preso la Costituzione come un intralcio, come un telefono a gettoni che non può più funzionare nell’età dei telefonini, e come una mera carta da giocare insieme alla legge elettorale, al tavolo del potere” (“La democrazia cambia o precipita?”). Sul numero 4/15 di “Dialoghi”, Gian Candido De Martin, professore emerito di Istituzioni di diritto pubblico nel Dipartimento di Scienze politiche della Luiss,  offre una lettura puntuale, e parzialmente critica, della riforma costituzionale promossa dal governo Renzi (“Luci e ombre della riforma costituzionale”).

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23 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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MARINO, MATTARELLA, URBINATI, ICHINO, CAMPI

23 Ottobre 2015

Dice Ignazio Marino: “Roma sta con me. Ora voglio convincere il Papa” (intervista a Repubblica). Il vice-sindaco di Roma, Marco Causi, intervistato dall’Unità (senza nominare Marino): “Ora il governo dia un messaggio ai romani”. Dice Piero Sansonetti intervistato da Italia Oggi: “Marino giocatore naif di poker”. Marzio Breda: “Mattarella e l’urgenza di combattere l’immoralità” (Corriere della Sera). Nadia Urbinati: “La Costituzione e le tasse sulla casa” (Repubblica). Pietro Ichino, “I nuovi contratti cambiano volto al mercato” (intervista a Libero). Alessandro Campi, “Un nuovo Congresso di Vienna” (Messaggero).

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19 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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MANOVRA. LA SINISTRA E LE TASSE

19 Ottobre 2015

Monica Guerzoni,Manovra. La sinistra alza il tiro: ‘E’ fuori dalla Costituzione’” (Corriere della Sera). Michele Ainis,La sinistra e le tasse. La Costituzione troppo evocata” (Corriere della Sera). Antonio Polito, “I pregiudizi della sinistra sul fisco” (Corriere della Sera). Enrico Morando, “Questa è una finanziaria di sinistra” (intervista al Messaggero). Marcello Sorgi, “Ma la sinistra ha sempre fatto manovre di destra” (La Stampa).

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19 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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Una riforma balbettante della costituzione

19 Ottobre 2015
di Guido Formigoni

 

Il Senato ha approvato una riforma della costituzione che ancora deve completare tutto il suo iter, fino al referendum confermativo, ma che ha ormai fissato alcuni evidenti risultati.

(…) Il punto più spesso sottolineato è che la riduzione del ruolo del Senato lascia la Camera arbitra del governo e, in combinato disposto con la legge elettorale approvata con l’Italicum, secondo alcuni approda a un “premierato assoluto” (o a una specie di presidenzialismo di fatto, non dichiarato).

Ora, da non giurista, a me pare che la critica sia comprensibile, ma probabilmente eccessiva.

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10 Settembre 2015
by Giampiero Forcesi
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POMBENI SUL SENATO. CIRINNA’ E MIRABELLI SULLE UNIONI CIVILI

10 Settembre 2015

Senato. Paolo Pombeni sostiene che la vera questione in ballo nel confronto sul Senato e sull’Italicum è la difficoltà ad accettare il cambiamento ormai avvenuto nella realtà delle cose: “Rappresentanza non più affidata alla mediazione dei partiti”  (Il Sole 24 Ore). Giorgio Tonini dice che “Il premier ha teso la mano. Tutti riflettano su questo appello” (intervista alla Stampa). Michele Ainis spiega perché il Senato proposto dal governo è senz’anima: “Le liti sulla forma del nuovo Senato” (Corriere della Sera). Felice Besostri, sul Manifesto: “La Costituzione non serve a far girare la casta”. Emilia Patta descrive “In 10 punti tutto quello che c’è da sapere sul nuovo Senato” (Sole 24 Ore). Unioni civili. Per Monica CirinnàNon vogliono dare diritti alle coppie omosessuali” (intervista  al Corriere della Sera). Per Cesare Mirabelli, intervistato da Avvenire, “Sulle unioni civili non si può torcere la Costituzione”.

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29 Luglio 2015
by Giampiero Forcesi
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LA FORZA TRASFORMATRICE DELLA CITTADINANZA ATTIVA. UN COLLOQUIO CON GIUSEPPE COTTURRI

29 Luglio 2015
di Giampiero Forcesi

 

Questa intervista è stata realizzata poco meno di un anno fa in previsione di un “quaderno” sulla democrazia partecipativa del MO.V.I. (Movimento del Volontariato italiano). La pubblichiamo come uno strumento di documentazione in previsione del convegno che c3dem ha organizzato a Paestum dal 25 al 27 settembre, in collaborazione con il MO.V.I., su “Cittadinanza attiva e rinnovamento della politica nel Sud”, al quale sarà relatore anche il prof. Giuseppe Cotturri.

 

Ci apprestiamo ad incontrare Giuseppe Cotturri. Un professore universitario. A Bari. Esperto in sociologia della politica. Autore di numerosi libri. Ha diretto il Centro studi per la riforma dello Stato, la rivista “Democrazia e diritto”. Poi è stato presidente di Cittadinanzattiva. E’ l’ispiratore della riforma del quarto comma dell’articolo 118 della Costituzione italiana avvenuta nel 2001 (Stato, Regioni, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”). E’ convinto che in Italia si sia ormai sviluppata una grande forza che, dal basso, sta creando le condizioni, concrete, di un modo nuovo di fare politica, in cui i cittadini sono protagonisti. Solo – dice – che non ce ne siamo ancora accorti…

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28 Giugno 2015
by Giampiero Forcesi
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DIRITTI, MIGRAZIONI, SINISTRE

28 Giugno 2015

Diritti: Stefano Rodotà su Repubblica parla de “L’inverno dei diritti e le contro-costituzioni”. Migrazioni: Secondo l’Ipsos, sul problema dell’immigrazione “Il 66% degli italiani critica il governo. Favorevole all’accoglienza solo il 16%” (Elena Tebano, Corriere della Sera). Marcello Sorgi su La Stampa plaude alla scelta di Renzi di inasprire l’atteggiamento del governo sui migranti economici e dice: “E’ necessaria un’operazione verità”. Il Centro Astalli avverte: “Dopo il Consiglio europeo restano perplessità e nodi da sciogliere”. Sinistre: Per Marc Lazar, su Repubblica, la democrazia del pubblico rende forti e insieme deboli i leader (tanto Valls come Renzi) e c’è comunque bisogno di partiti funzionanti (“La democrazia del pubblico e le insidie per il leader”). Giuliano a Empoli sul Messaggero critica Stefano Fassina (“La nuova terra promessa della sinistra senza radici”). Pippo Civati racconta al La Stampa che “La sinistra Possibile parte dal reddito minimo”. Michele Salvati, sul Corriere della Sera: “Il centro-destra dei moderati che può far bene alla sinistra”. Stefano Folli guarda avanti e annota: “Il vestito sbagliato dell’Italicum” (Repubblica). Concita Di Gregorio racconta “La guerra fredda di Roma” (Repubblica).

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22 Aprile 2015
by c3dem_admin
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Il limite dell’Italicum, secondo me

22 Aprile 2015
di Franco Monaco

 

Procedo mettendo in fila tesi che meriterebbero di essere svolte e argomentate: nessuna legge elettorale, il cui compito è quello di convertire i voti in seggi, è perfetta; ciascuno di noi coltiva una propria preferenza ma sarebbe sciocco pretendere che essa sia quella in concreto adottata; le leggi elettorali sono relative (e dunque buone o cattive) in rapporto al contesto politico cui si applicano; nel primo tempo della Repubblica è stata utile e provvidenziale una legge a base proporzionale, a motivo dei due problemi politici allora preminenti, quello della integrazione delle masse nel neonato Stato democratico attraverso appunto i grandi partiti di massa e quello dell’integrazione nel sistema democratico-costituzionale delle forze antisistema o comunque estranee ai paradigmi liberal-democratici. Dopo lo spartiacque del 1989

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