Ho avuto la tentazione di intitolare questo breve articolo in modo più provocatorio “per una critica non comunista al capitalismo”, allo scopo di esprimere più esplicitamente due questioni fra loro collegate e cioè che è imprescindibile rimettere a tema come obiettivo politico prioritario la lotta al capitalismo – a questo capitalismo – e che per farlo non si può partire dal vecchio armamentario della sinistra (da qui il termine “comunista”, del tutto indicativo di una cultura che ritengo sostanzialmente esaurita).
Sul primo punto a me sembra evidente che il sistema mondiale così com’è non sia accettabile