Angelo Panebianco, sul Corriere della Sera, riflettendo sulle differenze tra l’opposizione che ci fu a Berlusconi e quella che c’è ora a Renzi in merito al tema dell’uomo solo al comando, sostiene che un maggior potere al premier non è segno di mancata democrazia (“Le proteste ai tempi in cui c’era lui”). Eugenio Scalfari su Repubblica sembra rivalutare Renzi, e persino la sua concentrazione di potere, perché forse utile al Paese (“Bisogna aiutare Matteo a difendersi da se stesso”). Duro invece Antonio Padellaro su Il Fatto: “Craxi e il format dell’uomo solo al comando”. Singolare intervento di gruppi di “Dc non pentiti”, guidati da Ettore Bonalberti, che plaudono a Landini e alla sinistra Pd perché schierati contro la riforma elettorale caldeggiata da Renzi (“No all’Italicum”, comunicato stampa).
29 Marzo 2015
by c3dem_admin
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