Nella discussione sui temi che riguardano la famiglia e che accompagna il Sinodo in corso voluto da Papa Francesco, pur con la prudenza necessaria che molti temi, tra l’etica e la pastorale, l’ecclesiologia e la biologia, richiedono, mi permetto di far rilevare un elemento. Mi pare che sia sottotraccia, per non dire taciuta, l’esperienza, la vita, i fatti che concretamente decidono le scelte.
Mi spiego. Quando si parla di fallimento del matrimonio con conseguente secondo matrimonio, e quindi dell’ammissibilità dei coniugi di seconde nozze al Sacramento dell’Eucarestia, credo che non andrebbe trascurata una domanda: perché il primo matrimonio è fallito?