Ai miei amici di Reggio Calabria che attendono con ansia le prossime elezioni amministrative, l’esercizio che suggerisco è quello di girare solo per un momento lo sguardo verso il passato. E’ un esercizio che raccomanderei soprattutto alle classi dirigenti locali. Non da oggi disinteressate alle sorti della città. A quei ceti cioè che hanno preferito in questi anni mettersi alla finestra. La nostalgia e il rimpianto del tempo che fu non servono. Non è questo che chiedo. Indagare sul passato serve solo a fare emergere qualche monito ancora valido per i nostri tempi. E facendo così da pungolo alla sonnolenta e pigra società civile, ormai assente dall’impegno politico.