11 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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L’ORA DELL’UNITÀ POLITICA DELL’EUROPA

11 Febbraio 2017

L’Unità ha pubblicato un lungo e impegnativo articolo di Achille Occhetto, nel quale l’ex leader del Pci e dei Ds lamenta che le forze riformiste, di fronte alla crisi della globalizzazione finanziaria, non stiano lavorando a trovare le risposte adeguate, cioè non stiano battendosi insieme per un’Europa politica, per una globalizzazione democratica (“E’ l’ora dell’unità politica dell’Europa. Le forze di sinistra ripartano da qui”). Carlo Bastasin, sul Sole 24 ore, scrive che forse Trump, e con lui Putin, si stanno rivelando un fattore decisivo per la maturazione dell’Unione europea (“Se Trump e Putin riescono a compattare l’Europa”). Anche Bill Emmott su La Stampa vede dei segnali positivi nella crescita dei consensi a Macron in Francia e nella candidatura di Schulz in Germania (“Se cambia il vento in Europa”). Tonia Mastrobuoni scrive sul leader socialista tedesco: “La corsa record di Schulz. ‘Vi spiego io i rischi dell’Europa a due velocità’” (Repubblica). Su Schulz scrive anche Angelo Bolaffi: “Il vento tedesco del cambiamento” (Repubblica). Giorgio Napolitano scrive anch’egli che la vittoria di Trump e la Brexit spingono i paesi membri dell’Unione ad accettare nuovi  trasferimenti di sovranità dal livello nazionale al livello europeo (“L’opportunità dell’Italia nell’Unione”). Il Foglio pubblica un ampio intervento di  Stefano Ceccanti ad una tavola rotonda de La Civiltà cattolica: “L’Europa davanti al bivio tra la doppia velocità e la deriva sovranista”. Sul Corriere Ernesto Galli Della Loggia critica l’Europa per la sua rinuncia ai propri valori culturali (“Perché l’Europa è senza identità”).

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8 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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MATTARELLA, CHIAVARIO, SCARAFFIA, FERRERA…

8 Febbraio 2017

Lucetta Scaraffia sull’Osservatore Romano fa un interessante annotazione sull’atteggiamento dei cattolici, o meglio di papa Francesco, di fronte a temi cruciali del nostro tempo (“Al di sopra della politica”). Marzio Breda, annota un discorso del presidente: “Mattarella ai magistrati: ‘Non smarrite il senso del limite’” (Corriere della Sera). Mario Chiavario, su Avvenire, sostiene che è tempo di concedere “Libertà di opinione ai giudici costituzionali”. Marcello Sorgi su La Stampa lamenta: “Il centrosinistra e quell’eterna propensione autolesionista”. Emilia Patta, sul Sole 24 ore, offre due note politiche sintetiche e utili: “Renzi apre a elezioni nel 2018” e “Elezioni, Renzi considera anche l’opzione settembre”. Massimo Franco sul Corriere della Sera interviene sul rapporto Gentiloni-Renzi: “Il paradosso di un governo sostenuto dalle minoranze”. Giovanni Sabbatucci su La Stampa avverte: “Proporzionale, un ritorno con molti rischi”. Interessante riflessione di Elisabetta Grande, docente a Torino di Diritto comparato: “Difendere i diritti aiuta a combattere la disuguaglianza” (La Stampa).  Il colloquio rubato da Federico Capurso all’assessore all’urbanistica di Roma, Paolo Berdini: “La sindaca è impreparata, dall’inizio si è circondata di una corte dei miracoli” (La Stampa). Una nota confortante di Maurizio Ferrera sul Corsera: “C’è ancora voglia d’Europa”.

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6 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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DOPO TRUMP L’EUROPA SI MUOVE

6 Febbraio 2017

Enrico Letta, “Giusta la mossa di Berlino. Via le zavorre” (intervista al Corriere della Sera). Andrea Bonanni, “Così l’Europa cambia” (Repubblica). Sergio Fabbrini, “Un’Europa differenziata, non quella dei club” (Sole 24 ore). Ferruccio De Bortoli, “Le rimozioni pericolose sull’Europa” (Corriere della sera). Eugenio Scalfari, “L’Europa sta sotto i piedi di Angela e nel cuore di Draghi” (Repubblica). Jacques Attali, “Fuori dall’euro Italia al disastro” (intervista al Mattino). Andrea Enria (presid. Autorità bancaria europea), “L’Europa salvaguardi i risparmiatori” (intervista al Corriere). Quanto allo scenario più ampio, Romano Prodi propone: “Riammettere la Russia al G8: un’opportunità per l’Europa” (Messaggero). Della stessa idea è Mario Del Pero, sempre sul Messaggero: “Perché al G8 deve tornare anche Putin”.

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5 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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L’EUROPA TRA CRISI INTERNA E AVVENTO DI DONALD TRUMP

5 Febbraio 2017

Paolo Rumiz, il 2 febbraio, ha firmato su Repubblica un editoriale in cui paragona l’Europa di oggi a quella di cento anni fa: “I fantasmi del 1917”. Per cercare una risposta alla crisi “Merkel evoca un’Europa a più velocità” (F. Fubini e D. Taino, Corriere della sera). Le dà ragione il politologo Yves Meny, intervistato dalla Nazione: “Paesi troppo diversi. Solo divisi si esce dal tunnel”. Mario Draghi ha di nuovo dato una lezione all’Europa in un discorso a Lubiana di cui scrive Claudio Cerasa sul Foglio: “L’Europa può sconfiggere il trumpismo con l’apertura. Il manifesto di Lubiana. Ovvero ragioni per iscriversi al PD: il Partito di Draghi”. Stefano Ceccanti in un intervento ad un seminario presso La Civilità Cattolica analizza “Le radici dell’Europa e la minaccia dei populismi”. Sergio Belardinelli sul Foglio s’interroga: “Se muore l’uomo europeo”. Remo Bodei al Mattino: “Clima da anni Trenta. L’Europa è paralizzata”. Enrico Letta all’Avvenire: “Noi europei contro i sovranisti”.  Michael Ignatieff a Repubblica: “L’Europa fermi l’onda dei populismi”. Adriana Cerretelli sul Sole: “La ridotta dell’Europa”.

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3 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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PATTO ITALIA-LIBIA PER FERMARE I MIGRANTI: UNA SCELTA GIUSTA?

3 Febbraio 2017

Francesca Paci su la Stampa dà conto del “Patto Italia-Libia: stretta sulla rotta dei clandestini”. L’iniziativa, sostenuta anche dal presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, trova contrarie le Ong: “Accordo Italia-Libia, preoccupate le Ong” (Avvenire); Centro Astalli, “E’ un piano inaccettabile”. Critico anche il vicepresidente dell’Arci Filippo Muraglia sul Manifesto: “Canali d’ingresso legale per salvare i migranti”. Ivo Caizzi sul Corriere annota: “Ma la riforma del Trattato di Dublino non passa”. Federica Mogherini, intervistata dal Corriere della Sera, sembra sostenere il progetto ma aprendo al superamento delle criticità: “Fermare gli arrivi è solo un’illusione. Vanno gestiti i flussi dai Paesi di partenza”. Nei giorni scorsi, sul tema, erano usciti alcuni articoli: Gianandrea Gaiani sul Mattino: “Respingere i migranti, la svolta Ue in Libia”; Beda Romano, sul Sole 24 ore: “Migranti, piano Ue per i flussi da Sud”; Alberto D’Argenio su Repubblica: “L’Ue: stop subito ai migranti in acque libiche”; Federica Mogherini e Jirki Katainen: “Così l’Europa costituirà la sua difesa” (Repubblica); Daniela Fassini, su Avvenire, che dà conto della protesta del Centro Astalli, di Migrantes e della Caritas: “No ai vergognosi accordi”. E Paolo Mieli, dal canto suo, descrive il caos libico: “Benvenuti a Tripoli” (Corriere della Sera). E ci si chiede: “Fondo Africa a rischio: securizzazione o cooperazione?” (info-cooperazione.it).

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25 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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Mancano le idee, manca il dibattito, e la strada è in salita. L’incontro tra Prodi e la rete c3dem

25 Gennaio 2017
di Giampiero Forcesi

 

L’assemblea della rete c3dem dello scorso 21 gennaio a Bologna ha avuto due momenti: uno pubblico, incentrato sull’incontro e il dialogo con Romano Prodi, con lo scopo di riflettere sui principali nodi dello scenario internazionale, l’altro ristretto ai membri della rete (seppur aperto a chi fosse interessato), con lo scopo di eleggere un nuovo gruppo di coordinamento e ragionare sulle prospettive future.

Il tema scelto per l’incontro con Prodi era amplissimo. Diviso in tre parti: lo scenario mondiale (“Globalizzazione, conflitti, disuguaglianze: la situazione nel mondo…”),  il da farsi (“… le possibili vie da percorrere…”) e il nodo di sempre (“ …  il possibile contributo dei cattolici democratici”).

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23 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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RITORNI. DIALOGO A DISTANZA TRA PRODI E BERLUSCONI

23 Gennaio 2017

La Stampa pubblica due interviste: l’una a Romano Prodi (“I progressisti devono rispondere al malessere della classe media”) e l’altra a Silvio Berlusconi (“Trump ha ragione su Putin. Ma l’isolazionismo è un errore”); con un editoriale di Marcello Sorgi: “Raro dialogo a distanza tra due ex rivali”. Un interessante articolo di Mauro Calise, che ripropone la sua tesi dell’inevitabilità di un leader carismatico per poter governare oggi (“Le armi spuntate contro i populisti”, Mattino). Molto realismo nell’articolo di Andrea Bonanni sui limiti dell’eterna disputa tra filo-austerity e anti-austerity in Europa (“Ue, la sfida dei conti”, Repubblica). Aldo Cazzullo, sul Corriere, individua “Le tante parole in comune tra M5S e Lega”. Jacopo Iacoboni si sofferma invece su “Grillo e gli idoli Putin e Trump” (La Stampa). Nichi Vendola dichiara a Il Fatto: “Pisapia sbaglia. Il centrosinistra è finito. E il vero radicale è il Papa”. Angelo Panebianco, sul Corriere, spiega perché, a suo dire, è necessario “Cambiare i Trattati per salvare l’Unione europea”. Leonardo Martinelli, su La Stampa, spiega chi è il vincitore (al primo turno) delle primarie dei socialisti francesi: “Quell’outsider della sinistra paladino del reddito di cittadinanza”.

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22 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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NASCE L’ERA TRUMP. PRIME REAZIONI

22 Gennaio 2017

Donald Trump si è insediato alla casa Bianca con un discorso tranchant. Il giudizio di Romano Prodi: “Usa, nuovo corso. Un’occasione anche per l’Europa” (Il Gazzettino), e in un’intervista all’Avvenire: “Alla sinistra serve un nuovo riformismo”. Nella lunga intervista rilasciata a El Pais papa Bergoglio osserva: “Lo giudicherò dai fatti. Ma sui nuovi salvatori ricordiamoci di Hitler” (“Il papa e il tycoon”, Repubblica). Rita Di Leo: “Noi europei e l’era di Donald” (Manifesto). Ferdinando Nelli Feroci: “Allarme Ue, la nuova Casa bianca sponda ai populismi” (intervista all’Unità). Federico Rampini, “Trump, il manifesto populista” (Repubblica). Timothy Garton Ash: “L’alleanza dei populisti” (Repubblica). Tania Mastrobuoni: “Ora l’effetto domino: la destra dei populisti contro l’Europa aperta” (Repubblica). Marco Valsania: “Il grande timore del neoprotezionismo” (Sole 24 ore). Sergio Fabbrini: “Quella santa alleanza tra populismo e nazionalismo” (Sole 24 ore). In un azzardato articolo Eugenio Scalfari prima paragona poi analizza distintamente Trump e Renzi, e infine detta a Renzi il programma politico futuro: “La forza dell’io sul percorso di Donald e Matteo” (Repubblica). Walter Veltroni, nel suo domenicale articolo sull’Unità: “Trump e i sindaci”. Alberto Melloni: “Chi è Dio nell’America di Trump” (Repubblica). E tante sono le donne che protestano, racconta Bia Sarasini: “Woman’s march, un programma politico che parla a tutti e a tutte” (Manifesto).

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20 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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IL PROBLEMA DI GOVERNARE L’ECONOMIA

20 Gennaio 2017

Franco Bernabé: “Classe dirigente: ci resta solo il modello cinese” (intervista a Il Fatto).  Salvatore Rossi (Banca d’Italia): “L’Italia riparte solo da giustizia, formazione e grandi imprese” (intervista al Corriere della Sera). Serge Moscovici:Euro, Italia cruciale. L’Ue non è un duopolio franco-tedesco” (intervista al Corriere della sera). Luigi Zingales, “Padoan teme la tenuta dell’Italia nell’euro” (intervista al Mattino). Jacques Attali: “Limiti agli sbarchi e difesa comune o l’Europa morirà” (intervista al Giorno). Il Nobel dell’economia Angus Deaton: “No, la globalizzazione non è il male” (Sole 24 ore). Claudio Gatti, “L’arma di persuasione di massa che ha fatto vincere il tycoon” (Sole 24 ore).

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18 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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IL MONDO CAPOVOLTO

18 Gennaio 2017

Romano Prodi, intervistato dal Sole 24 ore, formula alcuni giudizi sullo scenario politico italiano, europeo e internazionale (il titolo si concentra sulla finanza: “L’Europa è sfuocata sui rischi per le banche”); in un’altra intervista dice: “Berlino ci critica? Da che pulpito!” (Il Giorno). Sull’intervento del leader cinese a Davos, Federico Rampini scrive: “Il mondo capovolto” (Repubblica); Federico Fubini: “Il comunista XI parla a Davos come Tony Blair” (Corriere della Sera); Giorgio Barba Navaretti: “Se la Cina è paladina dell’ordine mondiale” (Sole 24 ore). Sul duro intervento di Theresa May, scrivono Bill Emmott, “La chiarezza che giova all’Unione” (La Stampa) e Andrea Bonanni, “Cosa cambia per chi resta con l’Europa” (Repubblica). Sull’elezione di Tajani a presidente del parlamento europeo, scrivono Adriana Cerretelli, “Una scelta di apertura alle ragioni di tutti” (Sole 24 ore), Andrea Bonanni, “Tajani vince il derby, l’Italia conta di più” (Repubblica), e Marco Gervasoni, “La geografia di Strasburgo riscritta dopo l’effetto Trump” (Messaggero). Sullo stato dell’Europa preoccupati i commenti di Renaud Dehousse (“L’Ue ha perso la bussola e nessuno sa dare la direzione”, Avvenire) e di Andrea Cangini (“Il funerale dell’Europa”, La Nazione). Nel commento da sinistra-sinistra Tonino Perna, sul Manifesto, prevede l’implosione dell’Europa, come parte della crisi del sistema economico basato su finanza, petrolio e armi, e dunque non sembra rammaricarsene (“Nuovi scenari per una Yalta de globalizzata”)

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