4 Maggio 2014
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La newsletter n. 14 dell’Istituto De Gasperi di Bologna contiene un’interessante nota, con vari materiali allegati, intitolata: “Dossier Europa: il profilo istituzionale. Come può valere il nostro voto”. Vedi anche il sito, con altri materiali sulle principali questioni dell’attualità politica.
28 Aprile 2014
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Le osservazioni critiche di Ugo De Siervo, su La Stampa, sul progetto governativo di riforma del Senato (“Senato, una proposta deludente”). Gli Italiani stanno perdendo la fiducia verso le istituzioni locali, l’ancoraggio al territorio, e sono fortemente antieuropeisti, sostiene Ilvo Diamanti su Repubblica (“La rimozione elettorale”); ma un sondaggio de La Stampa sembra smentire Diamanti (“Gli italiani: non così euroscettici” (La Stampa). Mauro Calise scrive che il principale ostacolo di Renzi nel cammino delle riforme proviene dalla minoranza del suo partito (“La guerra intestina che frena Matteo”, Mattino). Giuseppe De Rita sottolinea come nella vicenda delle nomine dei dirigenti pubblici sia emersa l’assenza totale di un mandato politico da parte del governo (“Il declino dei manager pubblici”, Corriere della Sera). Romano Prodi incalza il Governo a fare riforme incisive (“Pareggio di bilancio, inutile favore a Berlino”, Messaggero). Poi tre articoli che toccano il tema Germania in relazione alla crisi europea (e italiana): Antonio Polito, “Storia non colpevolista del secolo tedesco” (Corriere); Michele Salvati, “Troppe false verità sull’Europa per coprire i ritardi sulle riforme” (Corriere); Jurgen Habermas, “Quell’idea solidale scomparsa” (Repubblica).
28 Aprile 2014
by c3dem_admin
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Un appello della rete «Costituzione, concilio cittadinanza»
1.
Il progetto di integrazione europea rimane l’unica possibile salvezza del Vecchio continente, nella stagione della globalizzazione e della crisi della politica moderna, a fronte del rischio di invecchiamento e di impoverimento della società europea, contemporaneamente a quello di marginalizzazione economica e politica internazionale dei vecchi Stati e dei popoli dell’Europa. Il progetto europeo ha salvato la pace di un continente che si era lacerato in un trentennio di «guerra civile» distruttiva e ha accompagnato lo sviluppo e l’avvicinamento dei diversi popoli europei. Appare assolutamente dirimente ricordarlo oggi, proprio a cent’anni dallo scoppio dell’«inutile strage» della prima guerra mondiale (come la definì Benedetto XV). Ora, questo progetto resta l’unica possibilità di futuro,
25 Aprile 2014
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“Il fatto che, secondo i sondaggi, dal punto di vista numerico la delegazione del Pd possa essere la più grande all’interno del gruppo dei socialisti e dei democratici nel parlamento europeo e che essa dia il maggiore contributo insieme al Labour alla crescita quantitativa del gruppo ci dice molto. In sintesi si può dire che a 25 anni dalla caduta del Muro di Berlino anche nello spazio politico di centrosinistra si stia sviluppando una dinamica simile a quella realizzata da Kohl sul centrodestra già da almeno una quindicina di anni”. Così Stefano Ceccanti in un articolo su Europa del 24 aprile (“Il socialismo europeo salvato dal Pd”). Sulle elezioni europee lo stesso Ceccanti suggerisce alcuni siti utili per seguire gli eventi.
25 Aprile 2014
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Il ministro Pier Carlo Padoan spiega a Scalfari la politica economica del governo (“Così deve cambiare la UE”), e Scalfari replica (“Caro Padoan facciamo gli scongiuri”). Sul decreto lavoro il commento di Maurizio Ferrera sul Corriere (“Quando tutelare è ingannare”). Sull’euro e le riforme quello di Giorgio Barba Navaretti sul Sole (“Il peso dell’euro rende ancora più urgenti le riforme”). Gianfranco Pasquino scrive a Napolitano per chiedergli di dire la sua sulle riforme elettorale e del Senato che, a suo avviso, rischiano di far saltare quei pesi e contrappesi sul cui equilibrio si regge una sana democrazia (“Da un professore a un presidente”, Unità). Gian Enrico Rusconi spiega su La Stampa perché non è ragionevole paragonare Renzi a Berlusconi (“Quel paragone errato”).
22 Aprile 2014
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“Le sfide per l’Europa” secondo Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos Labini (Repubblica). E secondo il ministro Pier Carlo Padoan, in un brano tratto dal suo libro (scritto prima di diventare ministro): “Così deve cambiare la UE” (Repubblica). Antonio Golini, presidente pro tempore dell’Istat, fa un’altra proposta: “Sud, iceberg alla deriva. La UE sia mediterranea” (intervista al Mattino). Giacomo Vaciago, sul Sole 24 Ore, invita a “Rileggere Delors per capire cosa manca all’euro”. Michele Nicoletti, recensendo un saggio del giurista Luca Nogler, ri chiama la necessità di tener fede anche oggi alla svolta umanistica del diritto del lavoro europeo, che ha caratterizzato a lungo la concezione del lavoro in Europa (“Lavoro, va recuperata la svolta umanistica”, Unità). Sul tema dei partiti, in Italia e in Europa, scrive Claudio Sardo sull’Unità: “Partiti europei e storture italiane”.
16 Aprile 2014
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Il programma elettorale della Lista Tsipras: “Elezioni, è tutto un altro programma” (Gallino, Revelli, Spinelli, Viale). A Torino, titola La Stampa: “Enzo Bianchi con Zagrebelsky. ‘Conservatore è Renzi, non noi’”. Paolo Cacciari fa una singolare proposta: “Non solo euro, il doppio binario monetario” (Manifesto). Dopo gli interventi di Santotomaso, Adinolfi e Viesti, prosegue il dibattito del Mattino sul Mezzogiorno: Carlo Borgomeo, “Il Mezzogiorno può ripartire se torna unito”; Alessandro Laterza, “Al Mezzogiorno serve più orgoglio”.
15 Aprile 2014
by Vittorio Sammarco
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Non si capisce mai bene, in particolare in questa nostra stagione di ipercomunicazione diffusa, se gridare all’allarme per una crisi devastante che sarebbe (è?) incombente produca gli effetti opposti a quelli che vorrebbe generare. Una specie d’infastidita presa di distanza verso chi provoca ansia e paure.
Ma l’importanza della posta in gioco spinge spesso ad alzare comunque i toni. Come hanno fatto gli amici di Economia democratica, Sbilanciamoci e i Comitati Dossetti per la Costituzione che hanno organizzato un bel convegno sabato 12 aprile per lanciare un Manifesto per l’Europa.
Il punto di partenza è chiaro: sotto i colpi dell’alta finanza, del populismo, delle destre xenofobe e razziste, delle enormi disuguaglianze sociali e delle politiche economiche di austerità, quello che fino a qualche anno fa era un sogno – l’Europa unita, solidale e federalista – sta diventando un incubo.
13 Aprile 2014
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Paola Gaiotti de Biase, “Ma la risposta all’antipolitica è solo l’Unione europea” (Europa). Ulrich Beck, “L’Europa che vogliamo” (Repubblica). Sergio Fabbrini, “Il braccio di ferro che soffoca la UE” (Sole 24 Ore). Tommaso Nannicini, “Scelte chiare sull’Europa” (Unità).
9 Aprile 2014
by c3dem_admin
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Per iniziativa di Economia Democratica, Sbilanciamoci e Comitati Dossetti per la Costituzione si svolgerà sabato 12 aprile alle ore 10,00 al Centro Congressi di Via dei Frentani 4 a Roma un’assemblea per chiedere che al Parlamento europeo eletto il 25 maggio siano conferiti poteri costituenti in modo che esso possa elaborare e promulgare una vera Costituzione Europea, grazie alla quale l’iniziativa economica privata e pubblica sia vincolata al rispetto e all’attuazione dei diritti fondamentali dei cittadini e dei popoli, oggi sanciti da tutte le costituzioni democratiche dell’occidente. Così inizia il “comunicato stampa” predisposto per l’iniziativa. Leggi qui il manifesto di convocazione dell’assemblea. Promotore dell’iniziativa è Raniero La Valle.