25 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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LEGGE ELETTORALE: L’APPELLO DI ONIDA E ALTRI

25 Ottobre 2017

Appello dei costituzionalisti Onida, Pasquino, Azzariti, Pertici, Viroli e Romboli: “Dateci almeno il diritto ai due voti disgiunti per non tradire la volontà degli elettori” (Il Fatto). L’intervento in aula di Walter Tocci: “Il senso del pudore”. Antonio Floridia, “La legge elettorale e la legge della stupidità” (Manifesto).  L’audio degli interventi in Commissione Affari costituzionali del Senato di Villone, Passigli, Fusaro, Ceccanti e altri (radio radicale). Vito Crimi (M5S), “Napolitano bluffa. E’ lui il mandante di questa riforma” (intervista a Il Dubbio). Fabio Martini, “Lista progressista alleata del Pd. Pisapia; ‘Bene, ma non mi candido’” (La Stampa). Ezio Mauro, “Se rifarà le larghe intese il Pd tradirà il suo elettorato” (intervista a Il Fatto). Paolo Franchi, “Le mani libere dei partiti e le piccole grandi intese” (Corriere della sera). Claudio Cerasa, “Chiacchierata con Renzi” (l’ampia intervista fatta a Firenze per la festa de Il Foglio).

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21 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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LA NATURA DEL PD

21 Ottobre 2017

In un severo editoriale  su Repubblica a proposito della mozione del Pd su Bankitalia, Ezio Mauro si interroga sulla natura del Pd (“La falsa ribellione”). Sul Sole 24 ore Paolo Armaroli scrive: “Quelle mozioni fuori regola”.  Sabino Cassese sul Corriere della Sera: “Sfiduciare la Banca d’Italia un veleno per le istituzioni”. Una qualche difesa di Renzi viene da Bruno Vespa su La Nazione: “L’uomo e il simbolo”. Leoluca Orlando intervistato da Repubblica: “Siamo tutti impegnati per il rettore, ma il Pd ostacola il cambiamento”. E il sondaggio di Roberto Mannheimer, su Il Giornale, dice “Larghe intese, inevitabili per sei italiani su dieci”.

 

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13 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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LEGGE ELETTORALE E VOTO DI FIDUCIA: SCENARIO AMARO

13 Ottobre 2017

Michele Ainis, su Repubblica, elenca i segnali che dicono il basso livello su cui siamo incagliati (“La stanca democrazia”). Sabino Cassese difende la legge elettorale sul Corriere della Sera e dice, comunque, che bisogna provarla (“La ‘prova del budino’ per la legge elettorale”). Marco Olivetti su Avvenire giudica così: “Un passetto avanti (comunque provvisorio)”. Valerio Onida, intervistato dal Corriere della Sera, dice: “Testo costituzionale ma contraddittorio”. Alessandro Campi sul Messaggero indica “Tutti i vantaggi e i limiti del Rosatellum”. Per Mauro Barberis, sul Secolo XIX, “Non è un colpo di stato ma non funzionerà”. Per Ezio Mauro, ieri su Repubblica, è “Un colpo di mano”. In un’intervista a Il Fatto Roberto Saviano dice: “E’ un agguato alla nostra democrazia”. Laura Boldrini, sempre sul Fatto, scrive: “Vi spiego perché ho messo il voto di fiducia”. Per Claudio Cerasa, sul Foglio, “Il vero inciucio è l’Italia del veto”. Per Pierluigi Bersani, con il voto di fiducia, “Gentiloni ha perso tutta la sua credibilità” (intervista a La Stampa). Michele Prospero guarda a Mattarella e sul Manifesto dice: “Quirinale, un distacco che può sembrare indifferenza”. Il quirinalista Marzio Breda ieri aveva scritto: “La copertura del Presidente che temeva i voti segreti” (Corriere della Sera). Nota Mauro Calise: “Il contropiede che sorprende i cinque stelle” (Mattino).

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6 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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LA QUASI IMPOSSIBILE CHIAREZZA A SINISTRA

6 Ottobre 2017

Franco Monaco, “Pd, Mdp, Campo progressista: fare chiarezza a sinistra” (Huffington post). Gianfranco Brunelli,Gli antirenziani” (Il Regno). Ezio Mauro, “La sinistra senza compagni e senza storia” (Repubblica), e il commento di molti lettori: “Cara sinistra” (Repubblica). Aldo Cazzullo, “D’Alema e Pisapia, l’eterna frattura tra le due sinistre” (Corriere della Sera). Claudio Cerasa, “D’Alema, la costola che incrina la sinistra” (Il Foglio). Stefano Folli, “Tra le ambiguità della sinistra l’unico vincitore della partita è Gentiloni” (Repubblica). Giuliano Pisapia, “Nessun veto a chi vuole l’unità” (lettera al Manifesto). Michele Prospero, “Essere divisivi è la premessa contro l’irrilevanza” (Manifesto). Fabio Martini, “Effetto Bonino: la novità che può sparigliare l’offerta elettorale a sinistra” (La Stampa). Maria Teresa Meli, “Disgelo tra Prodi e Renzi” (Corriere della sera).

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21 Settembre 2017
by Giampiero Forcesi
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“5 STELLE IN SALSA SOVIETICA”

21 Settembre 2017

Sulla candidatura (pressoché) unica di Luigi Di Maio: Ezio Mauro, “Di Maio e i dadi truccati dei grillini” (Repubblica); Massimo Gramellini,Operazione San Gennaro” (Corriere della Sera); Marcello Sorgi, “Quei voti on line senza credibilità, e la democrazia diventa un teatro” (La Stampa); Claudio Cerasa, “La crisi nera del populismo” (Il Foglio); Stefano Ceccanti, “5 Stelle in salsa sovietica. Ci vogliono regole minime per tutti” (Mattino).

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26 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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“COME UNA SCARPA VECCHIA”. DIFFICILE DA CAPIRE?

26 Agosto 2017

La donna eritrea confortata dall’agente di polizia dice quasi tutto quello che c’è da dire: “Quella carezza non cancella la rabbia. Mi sento buttata come una scarpa vecchia” (Anna Dichiarante, Repubblica). Lo capiscono Annalena Benini, “Noi siamo poveri, ma voi chi siete?” (Foglio, ma in controtendenza rispetto alla direzione del giornale), Ezio Mauro, “Se la povertà è una colpa” (Repubblica), Aldo Masullo, “Il vero fallimento della politica che non previene” (Mattino), Furio Colombo, “L’idrante cancella tutti i diritti” (Il Fatto, anche lui in controtendenza rispetto a Travaglio e ai grillini). E, certo, tanti cattolici: i gesuiti del Centro Astalli, “Sgombero di rifugiati a Roma: risposta inadeguata a problemi complessi”;  Radio Vaticana, “Sgombero migranti a Roma. Mons. Lojudice: mancato il dialogo”;  il card. Pietro Parolin, “Violenza inaccettabile”. Ma più che la polizia la cecità è del Comune (per dabbenaggine e insensibilità): Antonio Maria Mira, “Ma il Comune di Roma non copre tutti i posti” (Avvenire); Franco Gabrielli, “Grave quella frase, ma non saremo la foglia di fico di altri” (intervista a Repubblica). E pare che il ministro Minniti capisca e corra ai ripari: Ilaria Sacchettoni, “Il Viminale non farà più sgomberi senza soluzioni alternative” (Corriere della Sera).

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9 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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“LA RISCOSSA DELLA SINISTRA CATTOLICA”

9 Agosto 2017

Marco Minniti:Evitata un’estate di caos. Le mie norme non sono di destra” (intervista a Repubblica). Marcello Sorgi legge nel dibattito interno al Pd, e nel paese, sulla questione migranti “La riscossa della sinistra cattolica” (La Stampa). Al Corriere della Sera Maurizio Lupi dichiara: “Da cattolico dico: Delrio sia realista. Umanità e regole non sono in conflitto”. Sull’Osservatore Romano una nota dice: “Le politiche restrittive non servono. Aprire canali legali e sicuri“. Andrea Riccardi, intervistato da La Stampa: “Anche le Ong che non firmano sono legittimate a salvare vite“. Sul tema scrivono anche Paolo Mieli sul Corriere della Sera (“Salvataggi in mare, risultati e domande”), in netto sostegno della linea Minniti, Andrea Cangini sul Quotidiano nazionale (“Il tabù infranto”), che parla di scontro tra concretezza e astrazione, Rocco Buttiglione su Il Dubbio (“Spartaco aveva ragione, però…”), che comprende i migranti ma vuole tenerli lontano, e Massimo Adinolfi su Il Mattino (“Il diritto di un Codice”) che media tra più aspetti del problema; da questi due ultimi articoli prende spunto Stefano Ceccanti per una nota sul suo blog che potremmo titolare “L’immigrazione, Buttiglione e i principi non negoziabili”. Posizioni nettamente critiche sulla recente politica italiana sulle migrazioni sono quelle di Ezio Mauro, su Repubblica (“L’inversione morale“) e di Barbara Spinelli su Il Fatto (“La missione militare, le Ong, la politica del caos nel Mediterraneo“). Intanto Marco Ludovico sul Sole 24 ore informa: “Migranti, stretta anche sull’asilo. E il Viminale prepara nuove regole”.

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9 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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“A populista, populista e mezzo”

9 Luglio 2017

Quasi tutti i giornali pubblicano stralci del libro di Matteo Renzi in uscita per Feltrinelli. L’Avvenire quelle in cui esalta le radici cristiane dell’Europa (“Identità e radici”). Il Sole 24 ore pubblica alcune pagine sui problemi economici e i rapporti con l’Europa: “La sfida di Renzi alla Ue: deficit al 2,9% per 5 anni”; con un commento un po’ perplesso di Guido Gentili (“Italia-Europa, il grande strappo di Renzi”), e un’ampia riflessione di Sergio Fabbrini (“Governance globale e il ruolo dell’Italia”) non sfavorevole ma preoccupata per gli accenti populisti. Ancora sul Sole Paolo Pombeni  critica la voce grossa di Renzi con l’Europa (“L’arma spuntata sui migranti”) e Lina Palmerini punta l’indice sulle affermazioni sul fiscal compact (“Il rilancio di Renzi al tavolo Ue: veto sul fiscal compact”). Su Repubblica Stefano Folli sottolinea l’indole plebiscitaria di Renzi (“Il treno del plebiscito”), Ezio Mauro bacchetta la volontà di Renzi di tornare alla guida del governo a tutti i costi (“Il nodo invisibile al collo del Pd”), Massimo Giannini commenta il troppo ambiguo “aiutiamoli a casa loro” a cui è pervenuto anche Renzi in tema di migranti (“La fatica della politica”). Marcello Sorgi dice che Renzi, col suo libro, indica con chiarezza la strada del suo Pd alternativo a ciò che è stato fin qui (“La tentazione di virare a destra”); Repubblica pubblica le pagine di Renzi in cui si dice che “D’Alema e Pisapia erano contro l’Ulivo”. Sul Foglio Umberto Minopoli dice chiaro: “Perché per vincere Renzi può fare solo una cosa: tornare al renzismo”. Marco Galluzzo, sul Corriere: “Da Calenda a Sala fino a Delrio: chi si allontana dal segretario”. Luigi Covatta, invece, sul Mattino, a chi dice che senza unità sinistra non si vince, replica che non è bene voler vincere a tutti i costi(“Se al Pd non basta vincere per mantenere l’identità”). E Michele Salvati si sofferma su “Il dilemma di Matteo Renzi sulla candidatura a premier” (Corriere della Sera).

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7 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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PROPORZIONALE SÌ, PROPORZIONALE NO

7 Giugno 2017

Della legge elettorale Stefano Ceccanti offre “Una guida aggiornata ai testi”. Angelo Panebianco, sul Corriere della sera, parla di “Una legge dannosa” (perché il proporzionale ora “non è in grado di fermare i partiti antisistema”). Gustavo Zagrebelsky evoca “la nave dei folli” e ci vede il primato de“Gli interessi di bottega”, non quelli del bene comune (Repubblica). Anche Ezio Mauro evoca “La talpa cieca della sinistra” (Repubblica). Marcello Sorgi vi legge “L’incoscienza dei leader” (La Stampa). Roberto D’Alimonte dice: “Il patto proporzionale salvato a discapito della governabilità” e poi illustra “Chi vince e chi perde con il rebus proporzionale” (Sole 24 ore). Mauro Calise, invece, dice che è “L’unica (mediocre) risposta possibile” (Mattino). E anche Paolo Pombeni in sostanza la difende contro troppi luoghi comuni: “Proporzionale per davvero”. La difende Piero Fassino in un colloquio sul Foglio (“Legge elettorale, il Pd, la sindaco Appendino”). Torna a difenderla Valerio Onida, che spiega: “Un buon sistema elettorale deve favorire convergenze” (Corriere della Sera). Claudio Cerasa ironizza su “La fine del romanzo politico del maggioritario” (Il Foglio). Sabino Cassese riprende la proposta di Luigi Zanda di lavorare soprattutto sui regolamenti parlamentari: “Dare al Parlamento il ruolo che gli spetta” (Corriere). Mentre Ugo De Siervo paventa la “Trappola bocciatura” (La Stampa). Sulla questione dei nominati, il pd Dario Perrini scrive: “La grande bufala dei nominati” (italiaincammino), Walter Tocci insiste: “Il rischio di un Parlamento devoto ai capi partito”. Il Fatto e il Manifesto pubblicano un documento di Anna Falcone e Tommaso Montanari: “Un’alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza”. Sul Foglio Marianna Rizzini avverte: “L’ircocervo Grillo-Salvini esiste. Parlano Orsina, De Giovanni e Adinolfi”.

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5 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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RENZI TIRA DRITTO E CERCA LA RIVINCITA

5 Marzo 2017

A difendere con maggior determinazione la validità della posizione di Matteo Renzi è, tutt’ora, il politologo Mauro Calise, sul Mattino: “Sinistra nella trincea degli oligarchi”. Anche Marcello Sorgi su La Stampa prova a comprenderne la strategia (ieri: “Su congresso e primarie Matteo tira dritto e vuole la rivincita”; oggi: “Uscire dal trash politico”). Altri mettono in luce l’accanimento anti-Renzi: Franco Cangini, su La Nazione, “Si è aperta la caccia al cinghiale”; Carlo Fusi, su Il Dubbio, “E’ partita la caccia grossa contro il leader Pd”. Critica l’irresponsabilità di coloro che vogliono mettere in crisi il governo sul caso Lotti Paolo Pombeni (“Fare emergere le responsabilità, tutelare la governabilità”). Critici sui giudici per il caso Consip sono Massimo Adinolfi (“Qualche domanda alla sinistra delle anime belle”, Mattino) e Emanuele Macaluso (“Il potere dei pm ci sovrasta e schiaccia il dibattito politico”, Il Dubbio). Duri nei riguardi di Renzi e del giglio magico i giudizi di Ezio Mauro su Repubblica (“Il groviglio dei fedelissimi”) e di Massimo Franco sul Corriere (“Rischio tutti contro tutti nel Partito democratico”). Poi: Michele Emiliano, “L’ego di Matteo rovina per l’Italia” (intervista al Corriere); Roberto Speranza, “Lotti deve dimettersi” (intervista a Repubblica); Gianni Cuperlo, “L’era del fiorentino è finita, ma anch’io sono all’ultimo giro” (intervista a Il Fatto). La replica di Matteo Renzi a Beppe Grillo.

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