Gabriele Romagnoli, su Repubblica, ci ammonisce: “Quelle voci da ascoltare”. Maurizio Ferrera, sul Corriere della sera, mette a fuoco con chiarezza “Le richieste dell’Europa”, rispetto all’utilizzo dei fondi. Sullo stesso giornale Nicola Saldutti prova a evidenziare “Le risposte e gli obiettivi dell’Italia”. Dice Giuliano Amato all’Osservatore Romano: “La resilienza non basta, bisogna cambiare”. Scrive Romano Prodi sul Messaggero: “Non si perda altro tempo per agganciare la ripresa”. Dice il vice di Confindustria, Maurizio Stirpe, all’Avvenire: “Le riforme strutturali non sono più rinviabili”. Dice David Sassoli ancora all’Avvenire: “Chiusa la fase dell’austerità. Sul Mes l’Italia sia più pragmatica”. Una prova esemplare dello stile della direzione di Marco Travaglio al Fatto quotidiano nell’editoriale “Sogni d’oro” (dedicato al Pd). Massimo Franco, sul Corriere, dialoga con il premier: “Conte: non temo di cadere”. Sul Quotidiano Paolo Pombeni si chiede “Perché i partiti non vogliono gli Stati generali dell’economia”. Sul Corriere lo studio di Milena Gabanelli: “Ricchi-poveri: così il divario sta crescendo”. Sul Corriere Economia Salvatore Bragantini spiega “Il paradosso degli stati deboli ma invadenti”. Angelo Panebianco, ancora sul Corriere, teme “La nuova ondata statalista”, e, su Repubblica, Ferdinando Giugliano evidenzia “Il dovere di spendere bene” il tanto denaro in arrivo.
8 Giugno 2020
by Giampiero Forcesi
0 commenti