6 Gennaio 2015
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DIALOGO SU SINISTRA, DESTRA E TERZO STATO

6 Gennaio 2015

Luca Ricolfi, già editorialista de La Stampa, inizia la sua collaborazione con il Sole 24 Ore con un articolo che mette in questione cosa è sinistra e cosa è destra oggi di fronte a chi è vive l’esclusione sociale: “Le due parti in commedia del governo Renzi e il partito che non c’è”. La replica del vice ministro Enrico Morando: “Dai tagli fiscali i sostegni per recuperare gli outsider” (Sole 24 Ore). E il nuovo intervento di Luca Ricolfi: “Ma la decontribuzione ha pochi fondi”. E Cristiano Gori sul Sole 24 Ore propone “Un piano nazionale contro la povertà”.

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5 Febbraio 2014
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Un fisco più equo a misura di famiglia

5 Febbraio 2014
di Gianpietro Cavazza

 

L’autore è presidente del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari di Modena

 

In questi giorni sono stare rese pubbliche diverse statistiche sull’ammontare dell’evasione fiscale che varia da 100 a 200 miliardi in base alle diverse fonti. Se questo dato fosse vero anche solo in parte, la prima mossa da fare sarebbe quella di iniziare a recuperarne il più possibile per guardare al futuro economico e sociale dell’Italia con uno spirito diverso. Ma al momento non siamo un paese normale: non sappiamo se questo dato è veritiero, da che cosa è determinato e soprattutto da chi. Per avvicinarsi ad una maggiore equità fiscale la seconda mossa sarebbe quella di considerare il reddito familiare equivalente e non più quello individuale.

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5 Dicembre 2013
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Meno tasse è di sinistra?

5 Dicembre 2013
di Guido Formigoni

 

Il candidato favorito alla corsa per la segreteria del Pd, Matteo Renzi, ha lanciato uno slogan perentorio nelle ultime settimane di campagna: «meno tasse è di sinistra»! E ovviamente ha colto nel segno con il suo indubbio fiuto, perché la cosa ha suscitato interesse. E forse anche consensi facili. Fa parte del dichiarato proposito di accattivarsi simpatie nel ceto medio moderato e nell’elettorato esterno alla tradizionale impostazione di sinistra, e ci può stare. E’ un messaggio rassicurante,

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29 Luglio 2013
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Ma Fassina ha torto? Poi un invito alla responsabilità, il ruolo di Renzi e la questione della Costituzione

29 Luglio 2013

Le dichiarazioni di Fassina sull’evasione di sopravvivenza è all’origine di due interessanti editoriali che lo difendono: “La sinistra che nega la realtà” (Luca Ricolfi, La Stampa) e “La spesa facile che non indigna” (Angelo Panebianco, Corriere). Interessante anche l’editoriale di Alessandro Barbano sul Mattino, “Se la politica è nemica della società” (dice che la crisi imporrebbe politica e società capaci di assumere il senso di responsabilità invocato da Napolitano tre mesi fa). Di Fassina un’intervista sul Secolo XIX (“Fassina, basta con il fuoco amico”). Franceschini, intervistato da Repubblica sostiene che “Matteo è la nostra carta vincente, ma partito e premier vanno distinti”. La Bindi è intervistata dal Mattino: “Bindi: il nostro destino non si lega al premier”. Per Gentiloni, intervistato dall’Avvenire, “I vertici del partito, non Renzi, sono il vero problema per il governo”. Su Repubblica uno Scalfari moderato (“Per salvare il Paese il catalogo è questo”) e un Salvatores Settis critico acerrimo dell’iniziativa del governo sulla Costituzione (“I custodi della Carta”). Sullo stesso tema intervengono Rosy Bindi, intervistata dal Fatto (“Non si cambia la Costituzione a colpi di maggioranza”), Massimo Luciani sull’Unità (“Chi difende la Costituzione?”), critico con il M5S, il direttore dell’Unità, Claudio Sardo (“In gioco il destino della sinistra”) e Michele Salvati (“Una buona legge elettorale per una coalizione all’italiana”).

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17 Maggio 2013
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Tenere in piedi il governo, uscire dalla crisi

17 Maggio 2013

Stefano Folli sul Sole 24 Ore racconta “La miniguerriglia quotidiana anti larghe intese su cui Letta deve vigilare”. Stefano Fassina sull’Unità difende il governo: “Partito e governo, stesso destino” (“E’ evidente – scrive – che un partito che avesse l’anti-berlusconismo come tratto fondativo unico o prevalente della sua identità rimarrebbe schiacciato dalla fase di governo con il Pdl…”). Ampia e interessante discussione, sul Foglio, tra Giuliano Ferrara, Stefano Fassina e l’economista liberale Alberto Bisin su che cosa tiene immobile l’Italia e come farla crescere (“Il ministro e il professore”). Luca Ricolfi su

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10 Maggio 2013
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Intorno al governo Letta e dintorni

10 Maggio 2013

Elisabetta Gualmini, su La Stampa, avverte: “Un governo con troppi obiettivi”; e consiglia di concentrarsi, per ora, su poche cose: un provvedimento omnibus su lavoro e crescita, ripristino del Mattarellum e riforma delle Province. Gli economisti Marè e Pammolli, sul Corriere, suggeriscono “Sgravi fiscali per gli under 35”. Luciano Gallino, su Repubblica, dice: “Edilizia e ambiente: ecco dove si può creare lavoro”. Fabrizio Forquet, sul Sole 24Ore, critica, viceversa, che manchi al governo “L’ambizione necessaria”. Marzio Breda, sul Corriere, chiarisce che “La Convenzione non si farà” e che Napolitano è d’accordo con Quagliariello per un percorso di riforma in Parlamento. Stefano Folli, sul Sole, dice che “Napolitano fa capire che le fragilità delle larghe intese si curano governando”. La Stampa evidenzia che il Quirinale è preoccupato del clima nel Paese: “Napolitano: fermare la violenza verbale” (e Cesare Martinetti sempre sulla Stampa spiega cosa c’è “Dietro la banalità delle parole”). Massimo Giannini, su Repubblica, racconta tutto sulla condanna di Berlusconi: “Il grande corruttore”. Infine  sul Corriere Alberto Martinelli allarga lo sguardo: “Alle prossime elezioni europee si voti per il presidente della Ue”.

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9 Maggio 2013
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Alcuni contributi su come affrontare la crisi economica

9 Maggio 2013

Gianni Toniolo, sul Sole 24Ore dell8 maggio, spiega che ai due punti deboli italiani, economia in ristagno da 10-15 anni e debito pubblico elevatissimo, non si può rispondere con l’aumento della spesa pubblica e la richiesta di deroghe all’Unione europea, ma bensì con riforme interne per rilanciare la produttività e la richiesta alla UE di politiche espansive e dell’unione bancaria per riaprire il credito (“Dall’Europa stimoli non deroghe”).  Alberto Quadrio Curzio, anch’egli sul Sole, individua le misure sulle quali deve partire la concertazione (“Lavoro e fisco. Il coraggio delle scelte”). Giulio Sapelli, sul Messaggero, insiste sulle misure necessarie e possibili per creare da subito occupazione, obiettivo non meno rilevante – dice – della rappacificazione politica, se si vuole uscire dalla crisi (“Occupazione, la via turca per uscire dalla crisi”). Enzo Moavero, intervistato da Federico Fubini Sul Corriere, suggerisce: “No agli antagonismi. Con la Germania collaboriamo”. Giorni fa (il 26 aprile) Lucrezia Reichlin, sul Corriere, indicava la strada di “Più qualità e meno costi per lo Stato”.

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