Alcuni contributi sul Manifesto: Francesca Chiavacci (presidente Arci), “L’opposizione degli ultimi alla cultura del solidarismo” (Manifesto); Massimo Villone, giurista che per ora cerca la sinistra nel M5s: “Le proposte del M5S per uscire dall’angolo”; Luigi Pandolfi, “Evasione fiscale, l’insostenibile proposta dii Salvini”; Patrizio Gonnella, sul giustizialismo del Governo: “Ci salvino i giudici e il ricordo di Re Cecconi”; Carlotta Sami, “Così l’Ue mette a rischio il diritto di chiedere asilo”. Altri contributi: Donatella Di Cesare, “La (discutibile) distinzione tra rifugiati e migranti” (Corriere della sera); Marco Minniti, “Ci siamo accorti tardi che la sicurezza era il problema dei problemi” (Secolo XIX). Emanuele Macaluso, “La sinistra è debole, ma anche i cattolici…” (Il Dubbio). Simone Oggionni (Art. 1-Mdp), “Opposizione, serve una sinistra unita, ma per farlo superiamo le vecchie sigle” (Il Dubbio). Vladimiro Zagrebelsky, “La politica delle provocazioni” (La Stampa). Giuliano Ferrara, “Gentiluomini garantisti, svegliatevi” (Foglio). Antonio Polito, “Il buonismo è finito, ma il cattivismo è davvero meglio?” (Corriere della sera). Romano Prodi, senza però un cenno ai rifugiati eritrei: “Etiopia-Eritrea, l’Italia giochi il suo ruolo” (Messaggero).
22 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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