Franco Monaco torna sul tema dei rapporti Pd-M5S. Su Il Fatto del 6 gennaio scrive che prima o poi Pd e M5S saranno costretti ad avviare un dialogo. Monaco dice di capire perché, da parte del Pd, questo dialogo sia tuttora considerato un tabù. Ma osserva che tale posizione non si giustifica, perché comporta che il sistema politico del paese abbia solo due approdi possibili: l’egemonia di una forte destra nazionalista o l’attuale ambiguo contratto di governo tra due forze populiste e per di più conflittuali come Lega e 5stelle, con la sinistra sempre fuori gioco; e in più, dice Monaco, con l’anomalia di una polarità populisti-antipopulisti che sostituisce quella destra-sinistra. La proposta: non rassegnarsi alla propria irrilevanza e, considerando i 5stelle un movimento articolato e polimorfo e dunque condizionabile, interloquire con loro condizionandoli con la propria iniziativa politica, un po’ come in senso opposto ha sin qui fatto Salvini. (“Il tabù del dialogo tra Pd e Movimento”).
6 Gennaio 2019
by Giampiero Forcesi
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