28 Luglio 2018
by Giampiero Forcesi
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PD. DEMOCRAZIA. GOVERNO

28 Luglio 2018

DUE PD. Piero Ignazi, “Siamo onesti, ci sono due Pd” (Repubblica). Franco Monaco, “I renziani che esorcizzano Renzi” (Huffington post). Davide Allegranti, “La fase onirica del Pd” (Foglio). Nino Bartoloni Meli, “La cena di Matteo sull’Aventino. Nel menù anche lo strappo col Pd” (Messaggero). Daniela Preziosi, “La rete Zingaretti: base dem e associazionismo cattolico” (Manifesto). Su “Il Sicomoro” n. 9 articoli di F. Pizzul, P. Danuvola, P. Cova e altri. DEMOCRAZIA, CASALEGGIO E LA SINISTRA. Dopo i primi commenti all’intervista di Davide Casaleggio su La Verità (vedi qui): Guido Liguori, “Democrazia consigliare, né diretta né parlamentare” (Manifesto); Giancarlo Gaeta, “Davide Casaleggio e la sinistra da rifare” (Manifesto). LA DURATA DEL GOVERNO. Angelo Panebianco, “Perché il governo durerà” (Corriere della sera); Claudio Petruccioli, “Un governo destinato a durare” (intervista a Italia Oggi).

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21 Luglio 2018
by Giampiero Forcesi
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PD, NOMINE, DECRETO DIGNITÀ, MAFIA, ILVA

21 Luglio 2018

Franco Monaco torna a fare il punto sul Pd che tutt’oggi non vedrebbe le forti differenze tra Lega e M5S: “Sui 5 stelle il catastrofico errore di Renzi” (Manifesto). Opposto il parere di Claudio Cerasa sul Pd e sull’eventuale suo avvicinamento ai 5 stelle: “La pazza tentazione dell’estate”. Su Pd e sinistra è lapidario Andrea Scanzi su Il Fatto: “L’apocalisse ambulante della sinistra”. Si è chiuso giorni il convegno dei dem di Libertàeguale: si veda la relazione di Alessandro Maran e le conclusioni di Enrico Morando. Su Il Fatto Giuseppe Conte si presenta: “Ecco chi sono e cosa faccio”. NOMINE:  il punto dello scontro a tre (Tria, Di Maio, Salvini) negli articoli di Francesco Verderami, Ugo Magri, Dino Pesole, Federico Fubini. DECRETO DIGNITA’: Maurizio Ferrera, “La miopia sul lavoro precario” (Corriere della sera); Roberto Perotti, “Di Maio e il prezzo delle mele” (Repubblica);  MAFIA: Piero Sansonetti, “Fango a volontà su tutti gli amici di Falcone” (Il Dubbio); Fabrizio Cicchitto, “Non possiamo ammettere che Riina sia stato un cretino” (Italia Oggi); Luciano Violante, “Su Mori nessun ritardo. Non pensai a una trattativa” (Repubblica). ILVA: Alberto Mingardi, “Il bisogno di essere affidabili” (La Stampa); Carlo Calenda, “Se il ministro ha coraggio annulli la gara” (Messaggero); Marco Bentivogli, “L’ennesimo scaricabarile” (Avvenire).

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18 Luglio 2018
by Giampiero Forcesi
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LA “STRANA CRISI” DEL PD (E DEI CATTOLICI IN POLITICA) VISTA DA POMBENI, MONACO, CECCANTI, ELIA ED ALTRI

18 Luglio 2018

Paolo Pombeni prova a descrivere “La strana crisi del Pd”, con esito scarso (mentepolitica.net). Franco Monaco avanza molte critiche e abbozza tre proposte: “Il Pd e la commedia delle assurdità” (Il Fatto). Dice la sua Giorgio Merlo su Il Dubbio: “Il ruolo fondamentale dei cattolici per tenere unite le due anime del Pd”. Così pure la dicono Agostino Pietrasanta, su “Appunti alessandrini”: “Per una possibile ricomposizione di una presenza di cattolici in politica”; Beppe Elia, del Meic: “Navigare controcorrente per salvare la democrazia”, e Paolo Cova: “Il tempo propizio delle idee” (blog Pensieri democratici). E poi: Stefano Ceccanti,Il Pd va ricostruito, non snaturato. Sì a primarie e vocazione maggioritaria” (intervista a Il dubbio). Goffredo De Marchis, “La condanna del Pd sospeso tra immobilismo e guerra civile” (Repubblica). Fabrizio Barca, “Perché dialogare con i grillini” (Il Dubbio, in risposta a E. Macaluso).  Gianni Cuperlo, “Cambiare i dirigenti del Pd. Renzi è il passato” (a Il Fatto). Renato Soru, “Sono tra i fondatori di un partito mai nato” (a Libero). Marco Follini,Morta la dc nasce l’antipolitica” (Espresso). Maurizio Martina, “Possiamo fermare l’onda sovranista unendo i socialisti nel Mediterraneo” (a Repubblica).

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9 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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FRANCO MONACO: “CATTOLICI DENTRO I RIVOLGIMENTI POLITICI”

9 Giugno 2018

In una lettera al direttore di Avvenire, Franco Monaco offre un’interessante riflessione volta a cogliere alcuni importanti elementi  di cultura politica che, nel corso della crisi di governo, sono apparsi comuni al mondo cattolico e che possono essere pensati come “ancoraggi” significativi per il rinnovato impegno in politica di cui si avverte forte il bisogno. L’Avvenire ha titolato la lettera “Cattolici in politica, tre basi comuni”; Monaco sembra l’abbia spedita con quest’altro titolo: “Cattolici dentro i rivolgimenti politici”.

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21 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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Disputa Tonini-Ceccanti e identità PD

21 Maggio 2018
di Franco Monaco

 

Solo qualche chiosa alla disputa (inedita) tra Tonini e Ceccanti, cui mi lega un’antica amicizia, ma dai quali, in questi anni, sono stato spesso politicamente in dissenso. (…) Sulla questione a valle – l’errore del rifiuto al confronto con i 5 Stelle -, concordo con Tonini; ma, sulla questione a monte, circa l’identità del PD, naturalmente dal punto di vista opposto a quello di Ceccanti, sono d’accordo con lui. Abbiamo, cioè, opposte visioni circa profilo, posizionamento e mission del PD. 

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12 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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POPULISMO E COSTITUZIONE

12 Maggio 2018

RIFLESSIONI SULL’ORA PRESENTE – Ezio Mauro, “L’anno zero” (Repubblica); Mauro Magatti,Una nuova relazione tra integrazione e crescita” (Corriere della sera); Giorgio Campanini,Da dove ripartire. La vera crisi della politica” (Avvenire). IL QUIRINALE – Marzio Breda, sul Corriere: “Mattarella avverte: sovranismo inattuabile” e “Il vaglio scrupoloso di Mattarella”. Concorda Cesare Mirabelli:Il Colle non sarà inerte su i nomi e sulle leggi” (Avvenire). Così anche Paolo Pombeni:Nelle istituzioni ci sono i contrappesi agli estremismi programmatici” (Sole 24 ore); Stefano Ceccanti: “Il presidente avvisa i naviganti” (dal blog). E concorda Franco Monaco: “Benedetta Costituzione!” (Huffington post). I DIOSCURI GIALLOVERDI – Sui nodi del governo in formazione: Marcello Sorgi, “I tre nodi superabili per far partire il governo” (La Stampa); Bruno Vespa, “Avanti con giudizio!” (Qn); Stefano Folli,Cercasi classe dirigente” (Repubblica). La posizione del Pd spiegata da Graziano Delrio a La Stampa: “I 5 stelle come la destra sovranista e antieuropea. Cambiarli è un’illusione. Ora opposizione radicale”. CASO ILVA: Marco Bentivogli,Il masochismo anti industriale” (Il Mattino); Carlo Calenda,Un altro caso di populismo dei sindacati” (Secolo XIX).; Paolo Bricco,Ora un test di realismo” (Sole 24 ore).

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10 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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IL LABORATORIO POPULISTA

10 Maggio 2018

Franco Monaco, “L’identità irrisolta del Pd (senza Renzi)” (Il Fatto). Stefano Ceccanti, “La necessità degli scandali” (dal blog). Un bell’articolo di Maurizio Ferrera, sul Corriere della sera, sui programmi di governo che si vanno delineando e l’economia del paese (“Pensare il futuro”). Roberto Gualtieri, parlamentare europeo del Pd, “Con i giochi di Salvini e Di Maio i conti italiani rischiano grosso” (Il Foglio). Alessandro Campi, “Il rompicapo dei programmi per i dioscuri (Matteo e Luigi)” (Il Messaggero). Mario Deaglio, “Al crocevia tra promesse e realtà” (La Stampa). Stefano Folli, “Il prezzo da pagare ad Arcore” (Repubblica). Claudio Tito, “Il laboratorio populista” (Repubblica). MONDO: Adriana Cerretelli, “E se fosse finita l’idea stessa di Occidente?” (Sole 24 ore).

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25 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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MA UN PD DEBOLE E DISUNITO PUÒ CONDIZIONARE I 5 STELLE?

25 Aprile 2018

Emilia Patta, sul Sole 24 ore, racconta la scelta di Di Maio: “Governo M5S-Pd o ritorno al voto”, Commenta Marcello Sorgi:L’ultimatum del M5S complica tutto in casa dem” (la Stampa). Dice Stefano Folli: “Solo Renzi può uscire dalla crisi” (Repubblica), concorda Piero Fassino: “Renzi è un innovatore, sbaglierebbe a dire di no” (a La Stampa). Persino Franco Monaco si appella a Renzi nel suo articolo sull’Huffington post (“M5S-Pd: sei paradossi, sei opportunità”). Luigi Berlinguer propone “Un compromesso come fece Enrico” (a Il Fatto). Stefano Passigli, sul Corriere della sera, sostiene che al Pd conviene di provare a condizionare il M5s: “Il Pd e il decisivo potere dell’ago della bilancia”. Non così Ezio Mauro, su Repubblica, che diffida dei Cinquestelle e, soprattutto, denuncia l’inconsistenza dell’attuale Pd (“La mezza rivoluzione di Di Maio”). Diffidenti anche Biagio De Giovanni (“Due partiti troppo lontani per allearsi”, Mattino) e Carlo Rognoni (“Tra dem e grillini troppe differenze sul ruolo dell’Europa”, Secolo XIX). Per Claudio Cerasa meglio tornare al voto piuttosto che un accordo Pd-M5s (“Mattarella in campo per evitare Salvini”, Foglio). Emanuele Macaluso esorta: “Il Pd dica quali sono le sue condizioni” (Il Dubbio). Arturo Parisi è molto scettico: “Ignorato troppo a lungo il Paese”, a Italia Oggi). Scettico lo è anche Aldo Carra sul Manifesto (“Pd-M5s, la tentazione di fare terra bruciata”).

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19 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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VERSO IL DIALOGO M5S-PD? O SI PROFILA UN GOVERNO DI TUTTI?

19 Aprile 2018

Su Repubblica Mario Calabresi, direttore, diceva l’altroieri che il fossato tra Pd e M5s è troppo grande (“Il governo di nessuno”). Oggi Piero Ignazi lo riprende Calabrese poi lo contraddice dicendo che i due partiti insistono nella stessa area politica (“A chi spetta il primo passo”). Anche Stefano Folli sembra ritenere che nel rapporto M5S-Pd Mattarella veda l’unica strada (“I Cinquestelle nei labirinti del palazzo”), dopo aver scritto ieri: “Democrat e M5S: più convenienza che convergenza”. Giovanna Casadio annota una debole traccia di Prodi (e una di Veltroni) a un incontro a Roma: “Prodi pungola il Pd: ‘l’immobilismo può portare a disastri’”.  E anche di Sabino Cassese si coglie un fragile spunto: “I grillini già passati dalla piazza  alle istituzioni. Ora si segua l’esempio tedesco”. Che Mattarella punti al dialogo M5S-Pd lo dice e lo teme Claudio Cerasa: “Il Quirinale sogna la svolta di Renzi” (Foglio;  e ieri aveva scritto: “La pazzia di un Pd al governo”). Franco Monaco, su Il Fatto, dice al Pd: “Vedere le carte è nell’interesse democratico”. Ma dice Biagio de Giovanni, in un’intervista a Il Dubbio: “Caro Pd, se ti allei con i Cinquestelle ti scavi la fossa”. Secondo Carlo Bertini già ieri “Pd pronto a entrare in gioco per un governo con Fico” e oggi Ugo Magri: “Ipotesi governo M5S-Pd: ora la palla passa a Renzi” (La Stampa). E Piero Fassino dice: “Hanno fallito. Si riaprono i giochi” (al Quotidiano nazionale). Ma per altri l’approdo sarà un governo del presidente: lo auspica Massimo Cacciari (“Pd e M5S, si può fare?” La Stampa); lo dice Luciano Violante (“Vanno cercate alleanze disomogenee. L’alternativa, l’esecutivo del presidente”, Mattino); lo prevede Francesco Verderami (“Governo del presidente. Ora i partiti sono cauti, sarebbe difficile dire di no”, Corriere della sera).

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