11 Marzo 2016
by Vittorio Sammarco
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DALLA SINISTRA DEL PD COSA NASCERÀ?

11 Marzo 2016

Massimo D’Alema, “Dal malessere a sinistra del Pd può nascere una nuova forza” (intervista al Corriere della Sera). Gianni Cuperlo,Uniamo le sinistre del Pd; e leali sulle sfide nelle città” (Unità). Ettore Rosato, “Con liste a sinistra si è fuori dal Pd” (intervista a Avvenire). Valeria Valente, “Antonio è uomo intelligente, sa che si vince insieme” (intervista al Corriere della Sera). Arturo Parisi,Il Pd ha un problema di dirigenti, non di primarie” (intervista al Foglio). Stefano Ceccanti, “Sì alle primarie per legge, e chi perde non può candidarsi” (Unità). Guido Ruotolo, “Bassolino, arroganza insopportabile” (La Stampa). Alfredo Reichlin, “Il Pd, le primarie e le nostre città” (Unità). Guido Crainz, “Il segretario prigioniero” (Repubblica). Marco Damilano, “I tre fronti di Matteo” (Espresso).Sul Manifesto l’Appello del Comitato per il No alle riforme costituzionali. Wanda Marra, sul Fatto, “La campagna per il Sì è cominciata”.

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16 Dicembre 2015
by Giampiero Forcesi
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IL PD, LE SUE MINORANZE DI SINISTRA, E LE SINISTRE ANTI-PD

16 Dicembre 2015

L’appello dei tre sindaci, Pisapia, Doria e Zedda di qualche giorno fa(Unità). Lina Palmerini, “Un appello che parla a tre sinistre” (Sole 24 Ore). Piero Ignazi,La sinistra risponda all’appello dei sindaci” (Repubblica). Paolo Favilli, “Il Pd ci porta fuori strada” (Manifesto). Paolo Ferrero, “Una forza unitaria, non un partito” (intervista al Manifesto). Gianni Cuperlo, “A Sel dico: l’avversario è la destra non il Pd” (intervista all’Unità).  L’intervista al Corriere della Sera del renziano Nardella: “Lo schema destra-sinistra è superato. La formula è il partito della nazione”.  Lina Palmerini,La sfida dei due Pd” (Sole 24 Ore). Stefano Folli, “L’occasione mancata” (Repubblica). L’intervento di Walter Tocci alla riunione delle tre minoranze del Pd, a Roma il 12 dicembre: “Pd non più o non ancora”.

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7 Dicembre 2015
by Giampiero Forcesi
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IL PD E LA SINDROME DELL’IRCOCERVO

7 Dicembre 2015

“La sinistra è sempre e soltanto la forza che lotta contro le tre grandi disuguaglianze: di potere, di sapere e di reddito”. E Renzi deve chiarire se il Pd che dirige deve restare o no un partito di sinistra. E se deve un partito organizzato, capace di fare educazione politica, o un partito liquido, che assembla interessi e consensi di volta in volta. Così Massimo L. Salvadori su Repubblica (“Renzi, la sinistra e la sindrome dell’ircocervo”). Gianni Cuperlo,Il doppio ruolo di Renzi non funziona” (intervista a La Stampa). Lorenzo Guerini, “Siamo l’unico partito con radici nel territorio” (intervista all’Unità). Pierluigi Bersani, “Renzi non è riformista e ha salvato il giaguaro” (intervista a Il Fatto). Mauro Calise, “Bassolino e la sfida fratricida nel Pd di Napoli” (Mattino).

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2 Dicembre 2015
by Giampiero Forcesi
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TRATTI DELLO SCENARIO INTERNO

2 Dicembre 2015

 Le interviste a Bersani (“Primarie larghe, se no si perde”) e a Berlusconi (“Coalizione Onu per battere l’Isis”) sul Corriere della Sera, e a Gianni Cuperlo su Repubblica (“Tornano i notabili”). Michele Ainis suggerisce: “Ora scegliamo col sorteggio i tre giudici della Consulta” (Corriere della Sera). Goffredo De Marchis annota che “Renzi vuole il nuovo Pd” (Repubblica). Lina Palmerini spiega:  “Renzi e la sfida della credibilità” (Sole). Roberto D’Alimonte: “I partiti sono ancora poco credibili” (Sole). Ilvo Diamanti racconta “La mutazione genetica del Movimento 5Stelle” (Repubblica). Arturo Parisi: “Primarie sempre” (intervista a QN). Stefano Rodotà precisa il suo pensiero: “La sinistra non è finita in un museo” (Il Fatto). Un consulente del governo, Antonio Funiciello, spiega sul Foglio “L’italian way anti-jihad”. Maurizio Del Conte, “Il papà del jobs act: è solo il primo round” (intervista a QN).

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16 Agosto 2015
by Giampiero Forcesi
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Staino-Cuperlo e il futuro del centrosinistra

16 Agosto 2015
di Franco Monaco

 

Merita tornare sullo scambio di lettere tra il vignettista Staino e Gianni Cuperlo perché, al netto di qualche elemento personalistico che si può intuire ma non conosciamo nel dettaglio, vi figurano questioni che hanno a che fare con i problemi che investono il PD e la sinistra italiana.

Dichiaro subito che, essendo per me decisivo il rispetto che si deve portare alle persone, il mio giudizio su quelle missive non è per nulla ispirato a terzietà, non  è equidistante.

 

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12 Agosto 2015
by Giampiero Forcesi
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IN DISSENSO CON NAPOLITANO (O AL CONTRARIO…)

12 Agosto 2015

Eugenio Scalfari replica a Giorgio Napolitano (“Troppi poteri in mano al premier. Ecco perché la riforma va cambiata”, Repubblica). Una risposta a Napolitano la dà anche Massimo Villone sul Manifesto (“Il Senato nella foresta”). Il Fatto intervista Alessandro Pace: “Dalla Boschi solo sofismi. Il Senato rimanga elettivo”. Il Fatto intervista anche Gianni Cuperlo: “Riforme, confronto pure con M5S e Lega. Il Pd è una caserma”. Miguel Gotor rincara: “Nel Pd di Renzi dirigismo tipo Pci e cultura andreottiana” (intervista a La Stampa). Sul Foglio, invece, lodi a Napolitano: Antonio Funiciello, “In lode di Giorgio Federer Napolitano”; Salvatore Merlo, “Napolitano, riformista incompreso”; Claudio Cerasa, “Base, mutande e salamelle” (in cui paragona il “metodo Napolitano” al “metodo Mattarella”).

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11 Agosto 2015
by Giampiero Forcesi
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SE IL PD DI RENZI È O NO DI SINISTRA E SE È MEGLIO SEPARARSI O NO…

11 Agosto 2015

Franco Monaco, sul Fatto, sostiene che il Pd di Renzi non è più di sinistra e rilancia la sua proposta: “Pd, separarsi nel reciproco interesse”. E in un’intervista al Corriere della Sera Giuliano Ferrara provoca: “Silvio è il padre nobile del renzismo. Senza un patto bis resterà ai margini”. Il ministro Maurizio Martina, intervistato da La Stampa, dice: “Chi spacca il Pd fa un piacere alle destre”. Gianni Cuperlo risponde sull’Unità a Sergio Staino: “Caro Sergio, si vince a sinistra”. L’economista Emanuele Felice spezza una lancia a favore di Renzi: “Pubblica amministrazione, la riforma più innovativa e meno celebrata”. Ancora sull’Unità Matteo Renzi risponde a un lettore che gli chiede di fare cose più di sinistra: “Una bella discussione e un po’ di cose di sinistra. Matteo Orfini, in  un’intervista al Manifesto, afferma: “Ora il Pd dia al governo un cuore sociale”. E in un’intervista a La Stampa Enrico Morando dice: “Studiamo aiuti per le famiglie più povere”. Pietro Reichlin sull’Unità analizza “La nuova legge che riduce il precariato”. Stefano Feltri propone sul Fatto un articolo che dice: “Dai Dem a Cl, politica e affari”.

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30 Aprile 2015
by c3dem_admin
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LO STRAPPO DI RENZI

30 Aprile 2015

Dice Arturo Parisi: “Il Pd di oggi è l’Ulivo”(intervista a Repubblica). Il quotidiano pubblica anche un editoriale di Claudio Tito (“Il destino di un partito”), un retroscena di Francesco Bei sui commenti di Renzi (“Non voglio morire democristiano”) e un’intervista a Roberto Speranza (“I no al voto finale saranno di più. Adesso possiamo sfidare il premier”). Sul Corriere della Sera un’intervista a Piero Fassino che dice invece: “Assurdo che non si accetti la leadership di Matteo”. Nel suo “Rendiconto” il direttore uscente del Corriere, Ferruccio de Bortoli, parla di Renzi come di “un maleducato di talento” e giudica sbagliata la legge elettorale. Altri commenti: Emilia Patta, “Rivoluzione bipartitica”, Lina Palmerini, “I numeri esili della sfida dei big”, e Paolo Pombeni, “Ora migliorate il nuovo Senato” (Sole 24 Ore); Alessandro Campi, “Una riforma per costruire un partito”, e Nino Bartoloni Meli, “Frondisti dem frastornati” e un’intervista a Gianni Cuperlo, “Cercheremo di rimanere nel partito, ma…” (Messaggero);  Marcello Sorgi, “Il malessere interno al Pd non indebolisce premier e partito”, e Federico Geremicca, L’incoerenza dei separati in casa del Pd” (La Stampa); Giuliano Ferrara, “Lo squadrismo, che risate” (Il Foglio). E due interventi di costituzionalisti: Michele Ainis, “Le regole come atto di fede” (Corriere della Sera), e Stefano Ceccanti, “Giudicare l’Italicum per quello che è” (rivistailmulino.it).

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22 Aprile 2015
by c3dem_admin
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VALE LA PENA ROMPERE IL PARTITO?

22 Aprile 2015

Antonio Polito sul Corriere parla de “L’urgenza (sospetta) del premier”. Stefano Folli afferma: “Italicum, la vittoria sarà a caro prezzo” (Repubblica). Matteo Orfini, intervistato da Repubblica, dice: “Incomprensbile gente come Bersani, no alla dittatura delle minoranze”. Per Gianfranco Pasquino si tratta di “Forzature sbagliate” (intervista al Mattino). Gianni Cuperlo domanda: “Matteo, vale la pena rompere così il partito?” (intervista alla Stampa). “Chi lo ferma” si chiede Norma Rangeri (manifesto). Per Massimo Villone la storia della riforma elettorale è “Il teatrino dei guitti” (Manifesto).

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18 Marzo 2015
by c3dem_admin
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Tra Cuperlo e Tonini. A proposito di riforme

18 Marzo 2015
di Nino Labate

 

Gianni Cuperlo, intervistato il 14 marzo su Libero, ha affermato che le riforme costituzionali in preparazione profilano “un sistema presidenzialista senza i contrappesi del vero presidenzialismo”, con “un Senato di nominati dagli enti locali e un Camera di nominati dai partiti”, e conclude dicendo che, “se l’Italicum non cambia, esiste il rischio scissione nel Pd” (“La scissione nel Pd? Un rischio“). A Cuperlo ha risposto Giorgio Tonini sul sito Landino.it, osservando che le riforme proposte dal governo Renzi, sia sul Senato sia sulla legge elettorale, ricalcano il sistema tedesco, che nessuno ha mai accusato di essere antidemocratico; e che parlare di scissione per questo è poco comprensibile (qui). Nino Labate ha inviato, a sua volta, a Tonini il commento che qui pubblichiamo.

 

Caro  Giorgio, condivido le fondamenta delle tue osservazioni a Cuperlo: per quello che osservo, la scissione non la vedo neanche io, e sarebbe peraltro un suicidio; la tesi di antidemocrazia è poi sin troppo provocatoria. Chiarito ciò, è però necessario spaziare di più e andare oltre.    

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