26 Agosto 2020
by Giampiero Forcesi
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LA PROTESTA DELLE IMPRESE. PD E 5S. I SÌ E I NO DEI COSTITUZIONALISTI

26 Agosto 2020

Mauro Magatti,C’è tanto da lavorare. Un primo sommario elenco” (Avvenire). Dario Di Vico, “Un Meeting segnato soprattutto dalle parole di Draghi” (Corriere). Ezio Mauro, “L’ultradestra e uno stregone di nome Bannon” (Repubblica). Angelo Panebianco, “Il fascino discreto dei despoti” (Corriere). Carlo Bonomi (Confindustria), “Subito un grande patto per l’Italia. Rischiamo una crisi irreversibile” (la Stampa). Marco Zatterin,Perché serve un patto condiviso” (La Stampa). Pier Carlo Padoan, “L’esecutivo è stato troppo lento. Alle imprese servono certezze” (Foglio). Marco Bentivogli, “Più tecnologia e formazione o sarà un massacro” (Repubblica). Linda Laura Sabbadini, “Senza i giovani non si vince” (La Stampa). QUATTRO INTERVENTI SUL PD: Claudio Cerasa,L’agenda che serve al Pd per essere un’alternativa ai populismi” (Foglio). Paolo Mieli, “Democratici e 5 stelle, allearsi non è un gioco” (Corriere). Franco Monaco, “Un congresso Pd metterebbe a nudo i fiacchi oppositori ai 5stelle” (Il Fatto). Federico Fornaro, “Superare il Pd ma senza tornare ai Ds” (intervista al Foglio). REFERENDUM: Nicola Zingaretti, “Le nostre condizioni per il Sì al referendum” (intervista al Corriere). Piero Ignazi, “Pd e Lega, ansia da referendum” (Repubblica). Marcello Sorgi, “Quella voglia della destra di dire No” (La Stampa). I NO: di Luciano Violante (Il Riformista), Gianni Ferrara (Manifesto), Gianfranco Pasquino (Il Fatto), Montesquieu (Sole 24 ore), Massimo Villone (Repubblica). I SÌ: di Valerio Onida (Repubblica) e Roberto Zaccaria (Il Fatto).

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17 Febbraio 2018
by Giampiero Forcesi
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LA SPINTA DI GENTILONI E PRODI. L’IPOTESI LARGHE INTESE. LE IMPRESE E IL VOTO

17 Febbraio 2018

Il cambio di passo del premier, l’asse con Calenda e il sostegno di Prodi” (Monica Guerzoni, Corriere della sera). Graziano Delrio, “Un errore dividerci, ma ora possiamo recuperare” (intervista a Il Resto del Carlino). “Mediaset, Bonino, Maroni: il partito delle larghe intese” (Andrea Carugati, La Stampa). Mario Ajello, “La tela di Minniti” (Messaggero). Marco Panarari, “Le larghe intese non sono un tabù” (La Stampa). Francesco Verderami, “Il ritorno alle urne non conviene a nessuno” (Corriere della sera). Bruno Vespa, “L’orizzonte dell’unità” (Quotidiano nazionale). Antonio Polito spiega perché un governo pur si farà: “L’attesa del 5 marzo”.  Luciano Fontana, direttore del Corriere, intervistato da Il Fatto: “Il primo compito del post voto è una nuova legge elettorale”. IL DIBATTITO A SINISTRA: Enzo Scandurra, “Contro la destra è necessario unire la sinistra” (Manifesto). Gianni Ferrara, “Come costruire un nuovo patto tra stato e mercato” (Manifesto). LE IMPRESE E IL VOTO: Dario Di Vico, “La Confindustria e il voto”; Paolo Bricco, “Quella passione civile del fare impresa”; Gianni Trovati, “Da Confindustria il piano per l’Italia” (Sole 24 Ore). Mauro Magatti, “Piccole e medie imprese, il Paese che ce la fa” (Corriere della sera). Anna Maria Furlan, “Un ‘patto della fabbrica’ per dare futuro al Paese” (Avvenire).

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11 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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FRANCO MONACO, GIANFRANCO PASQUINO E GIANNI FERRARA: REPLICHE A NAPOLITANO

11 Settembre 2016

Alcune repliche all’intervista di Giorgio Napolitano rilasciata ieri a Repubblica sulla “guerra assurda” attorno al referendum: Franco Monaco, “All’origine della ‘guerra’” (Manifesto); Gianfranco Pasquino, “Guerra? No, i toni li alzano quelli del Sì” (intervista al Fatto); Gianni Ferrara, “Cosa dimentica l’ex presidente”, (Manifesto). Mauro Calise fa focus su “Il premier e la mossa per svelenire il clima” (Mattino); Sergio Fabbrini sul Sole scrive: “Le elite del No e il futuro dell’Italia”; ancora sul Sole Roberto D’Alimonte analizza “Quel doppio voto che garantisce la governabilità”; mentre Ettore Rosato del Pd dice che “La proposta di Bersani è inefficace, e non se ne parla” (intervista al Corriere).

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5 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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LE RIFORME NECESSARIE NELL’ERA DEL LIBERISMO

5 Settembre 2016

Scrive Michele Salvati sul Corriere della Sera che è giusto biasimare Renzi perché ha ecceduto in messaggi ottimistici (mentre la crisi è profonda e dura e lunga la strada per uscirne), ma chi lo critica è disposto a dire la verità agli italiani? (“Le riforme da non mancare nell’era del liberismo”). Ancora sul Corriere Angelo Panebianco indica, a suo dire, “Le virtù del libero scambio e i vizi del neoprotezionismo”. Andrea Bonanni su Repubblica guarda alla Germania: “Rotto il baluardo tedesco, ora la valanga populista minaccia la vecchia Europa”. Marco Damilano racconta la metamorfosi di Renzi: “Il ricostruttore”(Espresso). Yuri Gutgeld replica all’intervista di ieri a Roberto Perotti al Corriere della Sera (“La spesa pubblica non è diminuita”) e dice: “I tagli alla spesa? Una realtà” (Corriere della Sera). Quanto alla riforma costituzionale, Paolo Pombeni, sul mulinonline, commenta “Lo strano trasporto per il monocameralismo”; Gustavo Zagrebelsky dice a Il Fatto: “Se passa la riforma non insegnerò più la Costituzione”; Gianni Ferrara spiega “Il merito della proposta D’Alema” (Manifesto). Sulla riforma elettorale Gianfranco Pasquino afferma “L’Italicum non va bene, ma il ballottaggio sì” (Corriere della Sera); il ballottaggio va bene anche a Roberto D’Alimonte: “La democrazia e il peso delle seconde preferenze nel voto” (Sole 24 Ore).

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23 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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RENZI E LA STRATEGIA DEL SOMMERGIBILE

23 Luglio 2016

Giancarla Codrignani conferma sull’Unità il suo voto favorevole alla riforma costituzionale (“Costituzione e riforma”). Viceversa sul Manifesto Gianni Ferrara ribadisce la sua opposizione all’Italicum (“La falla democratica nelle leggi elettorali maggioritarie”). Giovanni Sabbatucci su La Stampa difende la legge elettorale: “Legge elettorale, i punti deboli delle critiche”. Maria Teresa Meli spiega l’approccio attuale di Renzi: “Renzi e la strategia del sommergibile” (Corriere della Sera). Sullo scenario di centrodestra scrivono Francesco Verderami (“Parisi, i moderati e la mossa di Berlusconi”, Corriere della Sera); Claudio Cerasa (“Parisi ci spiega che centrodestra ha in mente”, Il Foglio); Lina Palmerini (“Se al Cavaliere conviene un timido no alle riforme”, Sole 24 ore); Stefano Folli (“Un centrodestra da rifondare lontano dalla Lega”, Repubblica); Stefano Ceccanti (“L’assemblea costituente”, La Nazione). Due parlamentari del Pd, Cesare Damiano e Maria Luisa Gnecchi, presentano “Un’agenda sociale per l’unità del Pd e per il governo” (Unità). Enrico Rossi torna a dire: “Matteo ora deve cambiare, serve una guida di 15 persone” (intervista a Repubblica).

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30 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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BREXIT, DEMOCRAZIA, FUTURO DELL’UNIONE EUROPEA

30 Giugno 2016

Alessandro Rosina, sul mulino online, riflette sulla “grottesca rappresentazione” della democrazia che si è avuta col voto britannico e sulla nuova questione posta da società a forte invecchiamento chiamate a votare su scelte che riguardano soprattutto il futuro delle nuove generazioni (“Brexit, un voto contro le giovani generazioni”). Alberto Quadrio Curzio sul Sole 24 Ore discute anch’egli sul paradosso del voto britannico e indica le cose da fare: “Se decide lo 0,12% dei cittadini europei”. Sempre sul Sole 24 Ore un’efficace analisi  della Brexit, e delle bugie del leave, è data da Chris Pattern, ora rettore dell’università di Oxford: “Tragedia britannica in atto unico”. Sul Corriere della Sera, invece, Ernesto Galli Della Loggia riprende la polemica con le elite troppo lontane dall’opinione pubblica (“Il solco profondo sull’Europa tra le elite e il mondo reale”). Roberto Esposito su Repubblica propone un rilancio della Ue sulle fondamenta culturali della latinità e del germanesimo (“L’anima dell’Europa dopo Brexit”). L’economista Jeffrey Sachs, sul Sole, propone un rilancio europeo sul fronte dei divari mondiali tra povertà e ricchezza (“Per ripartire la Ue punti sulla cooperazione globale”). Gianni Ferrara, sul Manifesto, dice che il problema primo, per la Ue, è diventare più democratica (“Il deficit della Ue è la democrazia”).

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16 Dicembre 2015
by Giampiero Forcesi
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LA BOSCHI E OLTRE. “IL DIRITTO ALLA FAMIGLIA SIA PER TUTTI”

16 Dicembre 2015

Goffredo De Marchis, “La sfida di Boschi: votiamo subito anche al Senato” (Repubblica). Stefano Folli,I demagoghi all’attacco di un governo indebolito” (Repubblica). Roberto Saviano, “Il presidente, il babbo e i giudici” (Repubblica). Lina Palmerini, “Gli errori bipartisan sul risparmio” (Sole 24 ore). Luigi Bruni, “Democrazia economica e finanza etica, l’economia che serve” (Avvenire). Piero Barucci, “Il fondo per i risparmiatori una scelta opportuna” (Sole 24 Ore). Mattia Feltri, “Giornali alla gogna, segno di debolezza” (La Stampa). Dario Di Vico, “Lo sciopero unica certezza nella ricerca dell’identità” (Corriere della Sera). Gianni Ferrara, “Le Camere e l’arbitrio di Renzi” (Manifesto). Valeria Fedeli (vice presidente del Senato), “Basta scontri, pensiamo ai bimbi” (intervista al Corriere della Sera), e “Il diritto alla famiglia sia per tutti” (Unità).

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5 Maggio 2015
by c3dem_admin
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INFINE L’ITALICUM

5 Maggio 2015

Massimo Franco, “Un vero spartiacque politico” (Corriere della Sera); Marzio Breda, “Colle verso il sì” (Corriere della Sera”; Gianfranco Pasquino, “Quel premier debordante” (Sole 24 Ore); Giovanni Orsina, “Le tre strade di fronte al premier” (La Stampa); Stefano Folli, “Il condominio con il Quirinale” (Repubblica); Claudio Tito, “Una certezza dalle urne” (Repubblica); Rosy Bindi, “Una vittoria di Pirro” (intervista a Repubblica); Alessandro Campi, “Il premierato avrà effetti sul sistema dei partiti” (Messaggero); Ugo De Siervo, “Italicum, un testo imperfetto ma non ‘pericoloso’” (La Stampa); Gianni Ferrara, “Avremo il governo della minoranza” (Manifesto); Tommaso Nencioni, “Dove è cominciata la grande frana” (Manifesto); Marco Travaglio, “Diamoci da fare con il referendum” (Il Fatto); Claudia Mancina, “Una norma che aiuta a cambiare” (Mattino); Roberto D’Alimonte, “La strada lunga del maggioritario” (Sole 24 Ore); Marco Olivetti, “Il nuovo trionfo del trasformismo” (Avvenire); Stefano Ceccanti,Una riforma che consente governabilità” (Secolo XIX).

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16 Marzo 2015
by c3dem_admin
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LANDINI, UNICA OPPOSIZIONE POSSIBILE?

16 Marzo 2015

Dice Luca Ricolfi, in un editoriale sul Sole 24 Ore, che l’Italia ha bisogno di un’opposizione di sinistra, perché “Renzi è già abbastanza di destra da lasciare ben poco spazio a un’opposizione dello stesso tipo”. E ancora: Tutta la destra che l’Italia può realisticamente concedersi sta già nell’agenda di Renzi”. Mentre il punto debole di Renzi “sono gli esclusi, gli outsider, le donne, i giovani” (“Di quale opposizione ha bisogno l’Italia”). Ilvo Diamanti analizza su Repubblica la “Coalizione sociale” messa in piedi dal leader della Fiom, Landini, ritenendo che diverrà presto una forza politica anche elettorale (“Una nuova sinistra extra-parlamentare”). Gianni Ferrara commenta sul Manifesto: “La coalizione necessaria”. Su Repubblica un articolo di Stefano Rodotà con un titolo lapidario: “Coalizione sociale“. Ma l’iniziativa di Landini incontra resistenze (Giuseppe Berta, “La mossa politica della Fiom ha radicalizzato il contrasto”, intervista al Messaggero; Mattia Feltri, “Moderati, arrabbiati di lotta o di governo: la carica degli antirenziani”, La Stampa). Sui nemici di Renzi scrive Claudio Cerasa sul Foglio (“Il nemico invisibile di Renzi”); Cerasa spiega anche che “La chiave del successo renziano è in una sola parola: contemporaneità”. Infine, sull’idea renziana di una nuova legge su partiti e sindacati scrivono Dario Di Vico (“L’urgenza è ripartire, non fare altre norme”, Corriere della Sera) e Stefano Ceccanti (“Forze sociali: il fai da te non basta”, intervista al Mattino).

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16 Febbraio 2015
by c3dem_admin
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I RISCHI DELLA STRATEGIA DEL PLEBISCITO

16 Febbraio 2015

Paolo Pombeni, “La parodia dell’Aventino e la sindrome di Napoleone” (Sole 24 Ore); Michele Ainis, “Il peggior modo di riscrivere la Carta” (Corriere della Sera); Antonio Polito, “Il sonno della ragione” (Corriere della Sera); Gianni Ferrara, “Riforme, il potere di Mattarella” (Manifesto); Stefano Ceccanti, “Revisione costituzionale” (Huffington post); Sergio Fabbrini, “Senza riforme l’Italia rischia il declino argentino” (Sole 24 Ore); Roberto d’Alimonte, “Il premier si muove in un Parlamento liquido” (Sole 24 Ore); Stefano Folli, “Tutti i rischi della strategia del plebiscito” (Repubblica); Monica Guerzoni,I calcoli di Palazzo Chigi e i margini di sicurezza al Senato” (Corriere); Giulio Marcon, “A re Matteo anche il potere di dichiarare lo stato di guerra” (Manifesto). ELEZIONI? Alessandro Campi, “Il rischio urne” (Mattino); Stefano Ceccanti, “Scordatevi le elezioni”. SCELTA CIVICA: Franco Monaco, “Cercando sistemazione nel partito pigliatutto”.

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