ALLA VIGILIA degli Stati generali il Corriere titolava così un articolo di Alessandro Trocino: “Stati generali al via tra le polemiche. Prodi: meglio risposte immediate”. Dubbi, alla vigilia, anche di Piero Ignazi su Repubblica: “Gli Stati generali senza coraggio”. Più dialoganti Mauro Magatti, “Ma la visione sia politica” (Avvenire), e Mauro Barberis, “Tre consigli al collega Conte” (Secolo XIX). A sostegno di Conte Giuliano Ferrara: “Gli Stati generali dell’autolesionismo” (Foglio) e Norma Rangeri: “La grande bruttezza” (Manifesto). DOPO L’APERTURA ne scrivono: Romano Prodi, sul Messaggero:“L’esecutivo realizzi subito tre progetti del piano Colao”; Carlo Cottarelli, su Repubblica: “Il tempo è scaduto”; Giovanni Orsina, intervistato da QN: “Una vetrina per Conte per avere legittimazione”; Arturo Parisi, intervistato da Il Giornale: “Passerella utile soltanto al partito di Giuseppi”. Su La Stampa Massimo Giannini è critico e chiude auspicando che Conte scelga di fare il vero leader dei 5stelle: “L’Italia ferma e il partito del premier” (La Stampa). Sembra rispondergli Nando Pagnoncelli, sul Corriere, annotando che “Se Conte guidasse i 5 stelle, il potenziale di elettori salirebbe dal 20 al 30%”. PROPOSTE VENGONO DA: Tiziano Treu: “Lavoro agile e welfare per ripartire” (intervista a Milano Finanza); Guido Tabellini: “Per tornare a creare lavoro lo stato deve cominciare a togliere i freni alle imprese” (Foglio); Giovanni Tria e Pl. Scandizzo: “Per programmare la ripresa occorre dare meno potere a Palazzo Chigi e più al Mef” (Foglio); Patrizio Bianchi: “Spendere bene se non è solo un altro debito” (Il Quotidiano); Piero Bevilacqua: “La riforma fiscale è il fondamento del welfare” (Manifesto); Pier Carlo Padoan: “Combattere la recessione si può” (Foglio). MATTARELLA parla ai giovani alla Maratona di “Visionary Days”.
14 Giugno 2020
by Giampiero Forcesi
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