In questi ultimi due anni, con Papa Francesco, si comincia a capire lucidamente cosa volesse dire l’espressione transizione epocale, applicata al Concilio Vaticano II dalla scuola di Bologna diretta dal compianto prof. Giuseppe Alberigo, ad indicare un processo avviato da papa Giovanni XXIII con la sua indizione. Pare chiaro come l’attuale pontefice, in tutti i passaggi decisivi del suo pontificato, sia ben radicato nelle istanze più profonde del Concilio Vaticano II, a differenza della Conferenza Episcopale Italiana,