Dalla crisi economica l’Italia non riesce a uscire. Giuseppe Berta esorta Renzi a non criticare l’Istat ma a motivare gli italiani con obiettivi concreti di medio periodo (“La sfida da vincere è la rassegnazione degli italiani”, Secolo XIX). L’Italia sta crescendo molto lentamente; ci vorranno ancora da 3 a 5 anni per una ripresa più sostenuta: lo dice Mario Deaglio su la Stampa (“La faticosa ripresa italiana”). Per Nicola Rossi, intervistato da Il Dubbio, “La nostra economia è ferma da vent’anni perché le politiche economiche sono sbagliate”. Susanna Camusso, in un duello con l’intervistatore, propone “Una patrimoniale per finanziare il taglio delle tasse sui salari nazionali” (intervista a Repubblica). Stefano Fassina guarda all’Europa e alle forze di sinistra e scrive: “La sinistra nella morsa del liberismo” (Manifesto). Una linea da perseguire cerca di indicarla su Repubblica Mariana Mazzucato, indicando un mix di intervento pubblico e incentivi ai privati (“Le multinazionali della disuguaglianza”). In un’intervista al Sole 24 Ore il ministro dell’Economia della Grecia, Giorgio Stathakis, un po’ a sorpresa, dice: “La Grecia si è stabilizzata, ora flessibilità”.
3 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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