Maria Teresa Meli riferisce “L’ipotesi a sorpresa di Renzi” (Corriere della Sera); cioè lasciar fuori le adozioni. La posizione di bandiera della minoranza dem è espressa da Roberto Speranza: “Se saltano la stepchild io dico no” (intervista a La Stampa). Il commento di Stefano Folli su Repubblica: “Il prezzo dello stralcio”. Il commento di Mauro Calise sul Mattino: “Quando una brutta figura è meglio di un capitombolo”. E quello di Alessandro Campi sul Messaggero: “Unioni civili e idee di paese, in ballo c’è l’identità del Pd”. Un riepilogo delle questioni in ballo nella vicenda delle unioni civili e di come sono andate le cose in parlamento lo ha scritto domenica uno dei relatori del ddl Cirinnà, Giuseppe Lumia, sull’Unità (“E’ tempo di dire un sì o un no, ma basta ostruzionismi”); e oggi, poi, Lumia ha rilasciato un’intervista al Mattino: “Stretta sulle adozioni, questo il patto con Ncd”. Giorgio Tonini dichiara all’Unità: “L’importante è la legge, non si può tornare indietro”. Sull’Avvenire un’intervista di Sabino Cassese: “No simil-matrimoni, la Consulta vigilerà”; su posizioni simili (al di là dei titoli giornalistici) è Giovanni Maria Flick in un’intervista a Repubblica: “Costituzionale anche con la stepchild”. Sul parere espresso dalla Avvocatura generale dello Stato (le stepchild si possono già fare), un commento di Stefano Ceccanti.
22 Febbraio 2016
by Vittorio Sammarco
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