14 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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CATTOLICESIMO DEMOCRATICO. “COME UN FIUME CARSICO…”. E OGGI?

14 Giugno 2017

Su “Appunti alessandrini”, Carlo Baviera raccoglie alcuni fili della riflessione di Alberto Melloni, di Guido Formigoni, di Romano Prodi, di Ernesto Preziosi e, ricordando come si sia detto più volte che il movimento sociale cattolico democratico e popolare era come un fiume carsico, che scorre sotterraneo e che riemerge con forza in superficie, indica due nodi da affrontare per rivitalizzare il contributo che il cattolicesimo democratico può oggi dare al campo riformatore. Da un lato, ritornare a evangelizzare e testimoniare, dunque a formare e dibattere; dall’altro, ritornare a tradurre le sollecitazioni del Vangelo in termini laici. E conclude: “La palla quindi torna alle comunità credenti, e al laicato cattolico che, autonomamente e sotto la propria responsabilità, deve riprendere un cammino interrotto grosso modo verso la fine degli anni ottanta” (“Come un fiume carsico“).

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22 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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I cattolici democratici nella storia e nel futuro della Repubblica

22 Maggio 2017
di Giampiero Forcesi

 

Il 20 maggio il Circolo “Il Borgo” di Parma e la Rete nazionale c3dem hanno organizzato un convegno, con la partecipazione di Lino Prenna, Guido Formigoni, Rosy Bindi e Pierluigi Castagnetti. Ne diamo un ampio resoconto (e qui il link allaudio integrale)

 

Il Circolo culturale “Il Borgo” ha festeggiato i suoi 40 anni di vita organizzando, nella sua città, a Parma, un convegno su “i cattolici democratici nella storia e nel futuro della Repubblica”, in collaborazione con la Rete nazionale c3dem, a cui aderisce fin dalla nascita della rete, nel 2011. Sabato 20 maggio nella sala dell’Auditorium “Mons. Bonicelli”, presso il Centro pastorale diocesano “Anna Truffelli”, ha aperto i lavori, davanti a una settantina di partecipanti, il nuovo presidente de “Il Borgo”, Giuseppe Giulio Luciani. Con due richiami: a Romano Prodi, che di recente, proprio in un incontro della rete c3dem, aveva lamentato la pochezza oggi di cultura politica e di dibattito, e a papa Bergoglio, che  più volte richiama il primato del tempo sullo spazio, e cioè il primato dello sguardo lungo, della prospettiva.

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11 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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Da Parigi arrivano lezioni e domande

11 Maggio 2017
di Guido Formigoni

 

È facile – ancorché giusto – tirare un sospiro di sollievo per i risultati delle presidenziali francesi. Ci sono in effetti in quel voto almeno un paio di notizie positive, accompagnate però a mio modesto parere da una serie di dubbi e problemi nuovi che vanno affrontati e presto, per non perdere gli effetti stessi del risultato positivo acquisito. (…) Lezioni e questioni francesi, ma non così lontane dalla prospettiva problematica che sta di fronte alla classe politica italiana, e in primis ovviamente alla (rinnovata) dirigenza del Partito democratico.

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14 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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Perché la mancata chiusura della transizione resta un problema (che si aggrava)

14 Marzo 2017
di Stefano Ceccanti

 

Mi sembra che il testo di Guido Formigoni pubblicato da c3dem (Nella crisi del Pd la crisi di un modello di democrazia) non tenga presente un dato centrale: per funzionare in modo decente una grande democrazia deve disporre di almeno uno di questi due fattori: un sistema forte dei partiti (pochi partiti, disciplinati e ben coalizzabili) e/o incentivi istituzionali forti.

L’Italia disponeva sino al 1989 del primo dei due fattori, in modo per alcuni aspetti analogo a quello della Germania, anche se da noi l’alternanza non era ancora possibile. Il sistema trovava un suo equilibrio nella rotazione interna alla coalizione di maggioranza: prima soprattutto tra le correnti della Dc, finché essa raccoglieva il 40% dei voti, e poi anche con gli altri partiti. La Francia, che invece non disponeva di un partito perno di forza analoga e che aveva necessità di prendere decisioni forti a causa del suo maggiore ruolo internazionale, aveva surrogato la debolezza dei partiti con le nuove istituzioni forti del 1958-1962, un doppio meccanismo maggioritario in grado di strutturare il sistema.

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11 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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Nella crisi del Pd la crisi di un modello di democrazia

11 Marzo 2017
di Guido Formigoni

 

La crisi attuale del Pd non sembra solo la crisi di un partito. Mi pare non si comprenda la dinamica che si è messa in gioco se si guarda solo al comportamento dei singoli attori e alle loro scelte (o non scelte). Il Pd appare il punto di catalizzazione di una crisi sistemica molto più profonda e generale. Che è l’implosione di un certo modello di transizione della democrazia italiana fuori dalle secche che si erano aperte negli anni Novanta.

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9 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Ripartire si deve

9 Dicembre 2016
di Guido Formigoni

 

Dopo una vicenda così inopinatamente dura e divisiva come quella referendaria, non è facile dire da dove e come si possa ripartire. Ci possono essere considerazioni diverse a diversi livelli: il paese, la politica, il nostro mondo culturale.

Rispetto al paese, non è difficile dire che occorre tornare a un minimo di normalità, dopo gli eccessi di questa vicenda referendaria. Occorre abbassare i toni, fare un governo che assicuri la normalità, curi il necessario adeguamento della legge elettorale, e torni a nuove elezioni con ragionevole calma e con tutti gli elementi per non far diventare l’appuntamento elettorale una nuova premessa di instabilità come nel 2013. Per fortuna, la stessa assenza della speculazione internazionale sul sistema italiano ci dà il segnale che non siamo all’ora della tregenda.

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1 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Un no pacato e convinto

1 Dicembre 2016
di Guido Formigoni

 

Voterò no al referendum di domenica. Non che a qualcuno debba per forza interessare la mia scelta personale, ma visto che gli amici di questo sito hanno lanciato una sorta di sondaggio e molte autorevoli voci si stanno esprimendo, aggiungo la mia modesta opinione all’elenco.

Sono due gli argomenti che mi hanno convinto in questo senso. Il primo è di merito. La riforma mi pare modesta e pasticciata. L’avevo notato su questo sito già a suo tempo. Il superamento del bicameralismo perfetto poteva essere un argomento piuttosto condiviso e quindi indolore, ma il modo con cui è stato condotto rasenta l’impossibilità a funzionare.

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24 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Le conseguenze di mr. Trump

24 Novembre 2016
di Guido Formigoni

 

La vittoria di Trump è stata quanto di più sorprendente potesse uscire dalle urne americane dell’8 novembre. E non solo per la débacle dei sondaggi (ormai una ricorrenza talmente diffusa da essere diventata quasi una norma). Piuttosto, perché porta alla Casa Bianca un candidato che, al di là del successo alle primarie, si portava dietro moltissimi elementi che potevano essere ritenuti degli handicap: un partito spaccato e indebolito con una parte rilevante di maggiorenti che l’avevano platealmente sconfessato, una posizione personale tutt’altro che solida data la storia di avventato tycoon e bancarottiere, una propensione estesa alle gaffes e alla dimostrazione di una solidissima incompetenza su moltissime questioni, infine una coalizione contraria di interessi forti che sembrava invincibile.

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2 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Tina Anselmi, costruttrice di democrazia

2 Novembre 2016
di Guido Formigoni

 

Tina Anselmi merita di essere ricordata al di là di un necrologio d’occasione. Per molteplici motivi. Sono stati sottolineati in queste ore la sua esperienza come staffetta partigiana, la militanza sindacale e poi politica, l’essere stata la prima donna ministro (allora non si diceva ministra) nella storia della Repubblica, la sua coraggiosa guida della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla P2.

Ma c’è probabilmente dell’altro che oggi chiede una riflessione.

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12 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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Moro: l’uomo e lo statista

12 Ottobre 2016
di Michele Dau

 

Pubblichiamo il testo dell’intervento dell’autore alla presentazione del libro di Guido Formigoni Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma, tenutasi al Teatro Eliseo a Roma il 10 ottobre. L’autore è stato tra i fondatori della Comunità di Sant’Egidio e poi della Caritas di Roma assieme a mons. Luigi Di Liegro, segretario della Lega Democratica con Pietro Scoppola, professore di Metodologia della ricerca sociale alla Sapienza e ricercatore al Censis con Giuseppe De Rita, manager pubblico, rappresentante del Ministero del Lavoro all’Ocse, capo di gabinetto del presidente del Senato Franco Marini; dal 1997 a oggi direttore generale del Cnel; e, di recente, capolista della Lista Civica per Fassina alle elezioni comunali a Roma.

 

Il libro di Guido Formigoni “Lo statista e il suo dramma” è un grande lavoro di ricostruzione politica con molti documenti e fonti archivistiche, anche di prima mano: archivi nazionali e americani, archivi di partiti e di molti uomini politici. Abbiamo finalmente una prima grande opera organica di studio su una figura straordinariamente complessa e ricca come quella di Aldo Moro.

E’ anche il primo studio che, dopo quarant’anni dalla scomparsa, non ci parla solo delle circostanze della tragica morte di Moro. Per decenni abbiamo avuto solo libri orientati ad analizzare le cause e i mandanti del suo assassinio. In questo modo abbiamo finito per dimenticare Moro, il suo pensiero politico, la sua iniziativa politica, la sua umanità.

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