23 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma

23 Settembre 2016
di Guido Formigoni

 

In occasione del centenario della nascita di Aldo Moro (23 settembre 1916) pubblichiamo le Conclusioni del libro che l’autore ha dedicato al profilo dello statista democristiano (Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma, Mulino 2016). Il volume è in libreria da pochi giorni.

 

Aldo Moro crebbe come un giovane intellettuale cattolico meridionale dotato di una fede cristiana convinta e di una cultura giuridica in cui spiccava una inconsueta apertura verso la moderna dimensione statuale. Intendendo lo Stato come strumento di una società articolata, si impegnò nelle organizzazioni intellettuali laicali del mondo cattolico, fino a livelli dirigenziali, che sotto il fascismo erano (anche) l’unico modo per arricchire e articolare quella società. Vi rimase legato poi nella primissima stagione dopo la caduta del regime fascista, mentre sviluppava un’attività giornalistica e in qualche modo di analista della politica, che mostrava vivo interesse e coinvolgimento umano verso la nascente democrazia. Costruiva intanto una professionalità di giurista e insegnante universitario, che non volle abbandonare per tutta la sua vita (coltivando anzi spesso l’idea di tornarvi a tempo pieno).

Entrò direttamente in politica solo attraverso l’elezione alla Costituente, in quota all’associazionismo cattolico e su spinta del suo arcivescovo, dopo un approdo tardivo alla neonata Democrazia cristiana.

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21 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Apple e l’Irlanda: il futuro del fisco e della democrazia

21 Settembre 2016
di Guido Formigoni

 

Ha fatto discutere la notizia che la Commissione europea, dopo una lunga istruttoria, ha condannato l’Irlanda a riscuotere tasse non pagate da Apple (che ha sede legale europea proprio a Cork, nel paese celtico) per circa 13 miliardi di euro, una cifra enorme. In passato, come si ricorderà, analoghi patti straordinari (gli esperti li chiamano tax ruling) tra uno Stato e un’impresa erano stati nel mirino della Commissione per quanto riguarda il Lussemburgo o l’Olanda, ma per cifre molto inferiori.

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25 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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L’Europa e il dilemma del futuro

25 Luglio 2016
di Guido Formigoni

 

Molti avvenimenti di queste settimane ci riportano alla domanda sul futuro dell’Europa:  dall’uscita del Regno Unito dalla Ue al tentato e fallito golpe in Turchia, dai minacciosi “stress test” sulle banche fino al rilancio del terrorismo con le stragi compiute spesso da singoli militanti o schegge impazzite. Visti assieme, questi eventi assumono dimensioni e prospettive diverse, e forse ci portano al cuore del problema europeo dei nostri giorni.

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21 Giugno 2016
by Giampiero Forcesi
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«Lezioni» amministrative

21 Giugno 2016
di Guido Formigoni

 

E’ senz’altro difficile considerare in termini generali le lezioni politiche ricavabili dall’esito dell’importante votazione amministrativa dell’ultima tornata, per una serie di motivi credo comprensibili. Certo è un voto locale, come si è ben guardato di ripetere il presidente del Consiglio, sottraendosi in parte a una situazione difficile. Molto di più, è stato un voto condizionato da una notevole serie di liste civiche e di sigle curiose ed estemporanee, frutto in parte di una comprensibile dinamica locale della partecipazione, ma forse anche parzialmente dovuto a una sorta di operazione di camuffamento della classe politica, a fronte dei chiari di luna critici dilaganti nell’opinione pubblica. C’è poi il discorso ancor più complesso di valutare quanto siano pesati i singoli candidati presentati, che a volte hanno fatto la differenza, sia nel bene che nel male. L’aumento notevole dell’astensionismo è poi un ulteriore punto interrogativo: da dove viene questa tendenza?

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2 Giugno 2016
by Giampiero Forcesi
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Proprio in tempi difficili, difendo sia la critica che il costituzionalismo

2 Giugno 2016
di Guido Formigoni

 

Il nuovo intervento di Sandro Antoniazzi solleva problemi che meritano una riflessione ulteriore, al di là dei dettagli e di una personalizzazione del dibattito che (per quanto mi riguarda) si fermerà qui. Si tratta di due punti.

Il primo è la concezione del referendum come battaglia politica. I 57 costituzionalisti hanno fatto un documento per il no, quindi non è importante quello che dicono. Le opposizioni sono all’attacco. La minoranza dem è infida e vuole solo affermare il proprio potere di veto. Chissà cosa può succedere se il no vince. La frase cruciale è: «Personalmente ritengo, guardando cosa sta succedendo in Europa e ora anche in America, che sia bene sostenere l’attuale governo; non vedo soluzioni migliori e ritengo che non sia bene scherzare a  riguardo coi problemi che ci ritroviamo». Siamo nei tempi dell’atomica, quindi usiamo l’atomica. Non c’è particolare scelta, anzi: silenzio e avanti. Io ritengo invece, non da oggi, che questo modo di pensare sollevi un problema decisivo.

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1 Giugno 2016
by Giampiero Forcesi
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Sono in gioco questioni rilevanti e decisive

1 Giugno 2016
di Sandro Antoniazzi

 

Si riaccende il dibattito, all’interno della rete c3dem, intorno al referendum sulla riforma costituzionale …

 

Sono debitore di una risposta all’amico Guido Formigoni e mi permetto di esplicitare il mio dissenso, perché non sono in gioco considerazioni particolari e di merito su una proposta di riforma costituzionale, ma problemi politici e di concezioni di fondo, che ritengo del massimo rilievo (vedi qui il precedente articolo di Sandro Antoniazzi e il commento di Guido Formigoni, ndr).

Innanzitutto è doveroso rispondere alle quattro questioni sollevate da Guido.

  1. Sul primo problema, devo riconoscere che sono stato sbrigativo a parlare di una posizione dell’Ulivo favorevole all’abolizione del Senato. Sono andato a memoria e qualche volta la memoria tradisce. La proposta dell’Ulivo era la Camera delle Regioni, che però aveva competenza solo sulle questioni regionali e non era elettiva. Ritengo  che a questa posizione sia più vicina la proposta del governo che non le posizioni della minoranza Dem
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10 Maggio 2016
by Giampiero Forcesi
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I finanziamenti al privato sociale tra pubblicità e dignità

10 Maggio 2016
di Guido Formigoni

 

La festa della mamma giunge in contemporanea con i tempi delle prime dichiarazioni dei redditi. E la somma dei due eventi mette sotto gli occhi un problema relativo al finanziamento del privato sociale, della cultura o della ricerca scientifica. Sappiamo tutti quanto problematica sia la situazione relativa a questo delicatissimo settore, in questo nostro scombinato paese. Croniche carenze di fondi pubblici, che ci fanno impallidire in qualsiasi classifica Ocse, vanno assieme ad altrettanto storiche assenze di un tessuto di finanziamenti liberali privati, secondo il modello anglosassone.

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11 Aprile 2016
by Giampiero Forcesi
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Come destreggiarsi tra schede e trivelle

11 Aprile 2016
di Guido Formigoni

 

Il referendum del prossimo 17 aprile non è uno di quei quesiti belli chiari e lineari che non sono mancati nella storia di questo istituto democratico. E’ frutto di un braccio di ferro tra alcune regioni (9, con capofila la Basilicata) e il governo: le regioni avevano presentato molti quesiti contro le attività di estrazione di idrocarburi, alcuni superati da successive correzioni e altri dichiarati inammissibili dalla Corte costituzionale. Ne è resistito uno, che vuol cancellare le parole «fino alla durata della vita utile del giacimento», introdotte dalla legge di stabilità per allungare indefinitamente la durata delle concessioni.

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11 Marzo 2016
by Giampiero Forcesi
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Il caos libico e le domande difficili

11 Marzo 2016
di Guido Formigoni

 

Finalmente il ministro degli Esteri Gentiloni è intervenuto a chiarire quello che stava diventando un vero e proprio mistero politico: quello dell’intervento militare italiano in Libia. Le sue parole sono state apparentemente rassicuranti: sull’attesa di una «eventuale richiesta di sicurezza del governo libico», sulla necessità quindi di un interlocutore locale unitario e credibile, sulla volontà di coinvolgere il parlamento su ogni decisione e sul rispetto della costituzione italiana. Certo che una settimana di voci e indiscrezioni delle più autorevoli testate informative europee e internazionali difficilmente possono essere derubricate a gossip giornalistici di una stampa scorretta che abbia qualcosa contro il manovratore. L’ipotesi che nelle cancellerie internazionali i discorsi preparatori e la progettazione molto più specifica in tema militare siano comunque molto avanzati non è affatto da escludere, anche dopo questa precisazione, che allenta almeno la preoccupazione immediata e la nebbia informativa.

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