E’ diventato un luogo comune suddividere il mondo politico in populisti e democratici. L’accusa di populismo dilaga, coprendo anche fattispecie piuttosto diverse e non sempre contribuendo a chiarire il quadro. A me pare che dovremmo tenere per “populismo” quello che originariamente esso vuol essere: cioè l’appello al “popolo”, alla “gente comune”, contro il potere, contro il “quartier generale”, contro i privilegiati del “Palazzo”. Il punto da notare è che questa impostazione porta con sé certamente semplificazioni e sloganismi, ma copre a sua volta approcci diversi.