L’articolo illustra i movimenti giovanili in Italia nelle diverse fasi storiche: il secondo dopoguerra e gli anni ’50, gli anni ‘60/’70, gli anni ‘80/90, i primi vent’anni del 2000. Con le Sardine, per la prima volta nella storia delle mobilitazioni collettive, si pone il problema del linguaggio della politica. Soprattutto, le Sardine vanno contro la tendenza dominante alla semplificazione sloganistica e alla ricerca del nemico su ogni tema (i migranti, l’Europa), se colgono la caratteristica più importante dei nostri tempi: quella della complessità (una complessità che, però, i politici progressisti non riescono a tradurre in linguaggio accessibile).
L’articolo è uscito su “Via Po”, inserto culturale di “Conquiste del lavoro”, quotidiano della Cisl, lo scorso 18 gennaio