8 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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CAPEZZALE PD. FALSA PISTA M5S-DEM. FLICK, L’UOMO GIUSTO

8 Aprile 2018

Walter Tocci, “Che ne facciamo del Pd?” (intervento all’incontro romano “Sinistra anno zero”). Giuseppe Provenzano (organizzatore di “Sinistra anno zero”): “I sogni traditi dai vertici dem” (intervista a Repubblica). Emanuele Felice, “La sfida persa dalla sinistra” (Repubblica). Sull’Espresso: Marco Damilano, “Arriva il momento di cambiare motore”; Massimo Cacciari, “Questo Pd va sciolto”; Fabrizio Barca, “Rivoluzione o estinzione”; Marco Follini, “Elogio della giravolta”. L’intervista di Luigi Di Maio a Repubblica (“Al Pd dico: sotterriamo l’ascia di guerra e diamo un governo al paese”). La replica di Ettore Rosato, “Dai 5 Stelle un’apertura strumentale” (intervista al Mattino).  Aldo Cazzullo, “La falsa pista M5S-dem” (Corriere della sera). Emanuele Macaluso, “L’era della post-democrazia” (Il dubbio). Mauro Calise (su Di Maio): “La scommessa pericolosa” (Mattino). Sull’ineludibilità di un accordo M5S-Lega scrive Sergio Fabbrini sul Sole 24 Ore: “Il governo ‘difficile’ e le alleanze europee”. Ilvo Diamanti,Le ostilità elettive” (Repubblica). Marianna Rizzini,Giovanni Maria Flick. L’uomo giusto” (Foglio). Giovanni Maria Flick, “Io al governo? Irrealistico. Ma se mi chiamano ci sono” (intervista al Corriere).

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17 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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IL PROSSIMO GOVERNO? FARE PIANO…

17 Marzo 2018

Il sondaggio curato da Ilvo Diamanti: “Governo Lega-M5S o meglio tornare subito alle urne” (Repubblica). Il sondaggio curato da Nando Pagnoncelli: “Governo M5S-Lega: sì al 37%, per l’incarico ‘vince’ Di Maio” (Corriere della sera). SUL FUTURO GOVERNO: Claudio Cerasa, che invita a prendere tempo: “Fate piano. I governi naturali hanno bisogno di tempo per nascere” (Foglio);  Bruno Vespa, “La via stretta del governo di tutti” (Mattino); Leonardo Becchetti, “La teoria dei giochi può aiutarci a capire la soluzione per il prossimo governo, forse”; e, a sinistra-sinistra, un’idea ardita: Ugo Mattei e Alberto Lucarelli, “Un governo costituzionale di salute pubblica” imperniato sul M5S per battere il neoliberismo (Il Fatto). RIFLESSIONI: Mauro Magatti, “La necessità di fissare confini che non sigillano” (Corriere della sera); Ermete Realacci, già deputato Pd non ricandidato, che torna sulle posizioni di Marco Bentivogli e Carlo Calenda: “Un Paese più unito per vincere le sfide”; Maurizio Ferrera, “La storia non è un senso unico” (recensione a un libro di Salvatore Veca); Riccardo Saccenti, del Meic, “Un paese da ricucire”; Lorenzo Gaiani, dei Circoli Dossetti, “Passaggio in ombra”; Gaetano Azzariti, “La sinistra sta morendo perché si è chiusa in se stessa” (Manifesto); Luciano Violante, “Calenda e Toscani nel Pd, benissimo ma non bastano” (Corriere della sera); Giuseppe Berta, “Risposte mirate per la nuova questione meridionale” (Sole 24 ore).

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26 Febbraio 2018
by Giampiero Forcesi
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LA DECISIONE DEGLI INDECISI

26 Febbraio 2018

Scrive sul suo blog Giancarla Codrignani: “Matteo Renzi è come Fanfani? E allora?”. Su Il Mulino Gianfranco Pasquino, oppositore di Renzi, pubblica un sintetico “Promemoria in quattro punti alla vigilia del voto” e Paolo Pombeni, in un video predisposto dalla rivista bolognese, prova a spiegare “Come si vota”. La Repubblica pubblica un ampio estratto del discorso di Walter Veltroni in appoggio al Pd e a Gentiloni: “Berlusconi è l’avversario. Niente pasticci con lui”. Ancora su Repubblica: il consiglio di Piero Ignazi al Pd (“Il Pd torni in periferia”); il commento di Chiara Saraceno a Salvini in comizio con il Vangelo e il rosario (“Quei simboli e la radicalità di Salvini”); il peso degli indecisi nell’analisi di Ilvo Diamanti (“Quanto conta la decisione degli indecisi”); l’imbarazzo di Fabrizio Barca di fronte al voto e la sua scelta di fare politica altrimenti (“Oggi tanta sinistra teme la parola uguaglianza…”). Ed ecco il programma del Forum sulle disuguaglianze di cui si occupa Barca. Marzio Breda sul Corriere: “Ora il Movimento alza i toni, ma il pressing irrita il Quirinale”. Mauro Calise: “I partiti in libera uscita. La responsabilità del Quirinale” (Il Mattino). Marcello Sorgi: “La sfida decisiva tra Movimento e centrodestra” (La Stampa). Paolo Mieli lamenta il ritorno al proporzionale: “Il governo che sarà e il diritto di contare” (Corriere della sera).

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22 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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L’ITALIA TRA SFIDUCIA E IMPEGNO

22 Gennaio 2018

Ilvo Diamanti presenta l’ultimo sondaggio sul rapporto degli italiani con le istituzioni: un paese senza più fiducia, dove 2 su 3 vorrebbero un uomo forte alla guida del governo (“Un paese alla ricerca di se stesso”, Repubblica). Gianfranco Viesti, su Il Mulino, a coronamento di una lunga indagine, presenta “Un paese plurale, difficile e bellissimo”. Paolo Gentiloni formula i suoi giudizi sulla situazione del paese in un colloquio con Claudio Cerasa sul Foglio: “Il Patto Gentiloni per il 4 marzo”. Dario Di Vico, sul Corriere della sera, riferisce del libro di Nicola Rossi: “Flat tax e minimo vitale: una proposta per la crescita”; ne aveva scritto giorni fa anche Carlo Cottarelli (“Flat tax, maneggiare con giudizio”, La Stampa). L’economista Emanuele Felice, su Repubblica, delinea, invece, il percorso di una sinistra riformista: “La carta europea per il voto”. Anche Alessandro Campi, politologo, dedica un articolo al riformismo, con alcune considerazioni sul ruolo del ministro Minniti e sul Pd: “Il Pd e la questione riformista” (Messaggero). Angelo Bolaffi, su Repubblica, commenta la quasi definitiva, e tormentata, scelta del SPD di rifare la Grande Coalizione in Germania: “Una scelta che salva la Ue”. Luigi Di Maio presenta “Il programma dei 5 stelle in 20 punti”.  Paolo Mieli, sul Corriere, azzarda ipotesi sul dopo 4 marzo: “Gli scenari del dopo voto e le alleanze possibili”; Eugenio Scalfari, su Repubblica, dice: “Ecco i rimedi per curarsi dal malanno populista”.

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1 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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“SENZA FARE DEMAGOGIA”…

1 Gennaio 2018

Franco Monaco, a cavallo dell’anno, legge alcuni aspetti della fase politica: “L’apparente equivoco per cui, se il Pd cala, Gentiloni invece sale” (Il Fatto) e “Tre cespugli artificiosi non fanno un Ulivo” (Manifesto). Gianni Toniolo, sul Sole 24 ore, sostiene che “La ‘prova debito’ resta il vero esame dell’Italia in rimonta”. Romano Prodi, sul Messaggero, approva l’invio di soldati in Niger ma teme lo scarso peso politico dell’Italia: “Purchè l’Italia non diventi la Croce rossa dell’Africa”. Un’analisi lucida dei problemi dell’Europa 2018 di Sergio Fabbrini: “I frangiflutti necessari per arginare i nazionalismi” (Sole 24 ore). Luigi Di Maio “apre”: “Con Lega o Grasso? Dopo il voto vedremo chi può collaborare con noi” (intervista a La Stampa). E Davide Casaleggio “spiega”: “Una multa è il minimo per chi tradisce gli elettori” (intervista al Corriere della sera). Stefano Cappellini, “La metamorfosi finta del M5s” (Repubblica). Sullo scenario elettorale Ilvo Diamanti parla de “La stagione del meno peggio”, in cui, secondo Fabio Bordignon, “Studenti e anziani guidano il fronte degli ottimisti” (Repubblica). Dice Marco Minniti che “Non sarà un voto inutile” (intervista a Repubblica). Intanto forse Renzi s’accorge dei tanti errori fatti: “Renzi cerca la rimonta, ma ‘senza fare demagogia’” (Goffredo De Marchis, Repubblica).

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8 Novembre 2017
by c3dem_admin
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COSA INSEGNA IL VOTO IN SICILIA

8 Novembre 2017

Sabino Cassese, “Dalle elezioni siciliane tre lezioni per i partiti” (Corriere della sera). Roberto d’Alimonte, “Cosa insegna l’esito del voto delle regionali in Sicilia” (Sole 24 ore). Massimo Adinolfi, “La commedia degli equivoci” (Mattino). Ilvo Diamanti, “Sicilia, prove per il Nord” (Repubblica). Claudio Cerasa, “Un’agenda contro il partito del malumore” (Foglio). Ugo Magri, “Il centrodestra vola nei sondaggi” (La Stampa). Fabio Martini,Gentiloni: non mi candido contro Matteo” (La Stampa). Marzio Breda, “Mattarella: pura fantasia le urne a maggio” (Corriere della sera).

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30 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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LA SINISTRA NELLA STAGIONE DELLA NON POLITICA

30 Ottobre 2017

Pronti al dialogo su scuola e lavoro” dice Maurizio Martina sul Corriere della Sera, Replica per MDP Enrico Rossi su La Stampa: “Non vedo le condizioni per allearsi con Matteo”. Il senatore dem Massimo Mucchetti è ancora più duro: “Questo Pd è pericoloso, serve un nuovo segretario” (intervista a Il Fatto). Anche il politologo amico Mauro Calise appare scoraggiato e a Renzi consiglia di fare (meglio) il segretario ma non il premier: “Pd, il doppio volto di Matteo” (Mattino). E i giovani che dicono? Da un sondaggio Ilvo Diamanti scatta questa fotografia: “No a politica e religione, per i giovani è l’era delle passioni tiepide” (Repubblica). Ma non solo i giovani, dice Michele Ainis: “La stagione della non politica” (Repubblica). Su Pietro Grasso, sul quale forse punta la sinistra, quel castigamatti di Giuliano Ferrara spara a zero: “Cavour, Dillinger e l’opportunità percepita” (Il Foglio). Claudio Cerasa dice “Cosa significa la salita in cattedra di Mattarella” (Il Foglio). Marcello Sorgi indica “Il paradosso dell’alternativa a cinque stelle” (La Stampa). E Marco Damilano apre lo scenario del “Voto finale” (Espresso).

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17 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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SE ORA RENZI CERCA ALLEATI

17 Ottobre 2017

Franco Monaco, su Il Fatto, marca la sua distanza (e quella, parrebbe, dei prodiani) dal Veltroni che ha parlato al teatro Eliseo per il decennale del pd (“L’amnesia di Walter, l’ego di Matteo”). E Goffredo De Marchis su Repubblica riferisce: “Prodi si tiene lontano dal Pd. No al convegno europeista che lancerà una lista alleata”. Maria Teresa Meli, sul Corriere, annuncia: “Renzi ora apre a Mdp e Pisapia”.  Ma, su Repubblica, Stefano Folli scrive: “Renzi, com’è difficile trovare alleati dopo gli anni del partito personale”. Piero Fassino lancia un appello in un’intervista a Repubblica: “Basta fuoco amico su di noi”; e Andrea Orlando, in un’intervista al Corriere della Sera, ne lancia uno di segno diverso: “Basta punzecchiature su chi sta a sinistra”. Due interventi di sostegno critico al Pd sono pubblicati sul quotidiano online del Pd, Democratica: Biagio De Giovanni, “Il nuovo Pd è nato e ora è davanti a un bivio storico”; Claudia Mancina, “Un partito necessario ma ancora incompiuto”. LEGGE ELETTORALE: Cesare Mirabelli, intervistato da Il Mattino, dice: “Rosatellum, non c’è forzatura”. Stefano Ceccanti, sul suo blog, annota “Quattro bufale sulla legge elettorale” (aveva già dato la sua lettura della proposta di legge). Dal canto suo, Gaetano Azzariti sul Manifesto scrive: “Tutte le bugie di una legge elettorale”. QUANTO AI SONDAGGI: Ilvo Diamanti, “Destra in pole position” (Repubblica). Roberto Mannheimer, “I cespigli rossi non fioriscono” (Il Giornale). Roberto D’Alimonte, “Larghe intese inevitabili, ma servono Lega e Mdp” (intervista a Libero). Intanto Silvio Berlusconi dice la sua Al Corriere: “C’è un accordo con Salvini: chi ha più voti indica il premier”.

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13 Settembre 2017
by Giampiero Forcesi
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LO IUS SOLI SOFFOCATO DALLE PAURE (DEGLI ELETTORI E DEI POLITICI)

13 Settembre 2017

Alessandro Trocino: “Fermata la legge sullo ius soli: mancano i voti” (Corriere della sera). Stefano Folli spiega le reticenze del Pd sulla legge (e il suo uso strumentale): “Ius soli, il bivio per il voto utile” (Repubblica). Ancora su Repubblica Fabio Bordignon fa il punto sui consensi nel Paese: “Cittadinanza, crollano i sì dal 70% al 50 in pochi mesi”, e, del resto, Ilvo Diamanti dice: “Immigrati, cresce la paura. Il 46% si sente in pericolo”. Però qualcuno nel Pd ancora spera, e forse lo stesso Gentiloni: Goffredo De Marchis, “Gentiloni detta le priorità: Prima blindiamo la manovra”. Gianni Cuperlo, intervistato dal Corriere della Sera: “Questo impegno non può essere archiviato”. Marcello Sorgi, su La Stampa, elogia il Parlamento e il Governo per le molte riforme fatte e invita a proseguire nel cammino, ma ritiene troppo divisivo il tema dello ius soli: “Le occasioni da non sprecare”. Luigi Manconi sul Manifesto dice: “Senza ius soli una democrazia più povera”. Sempre sul Manifesto Guido Viale discute l’intervento del papa sui migranti: “’Quanti posti ho?’ Dipende dalla febbre della politica”.

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6 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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IL REATO DI ALTRUISMO. E IL RITORNO ALL’INFERNO

6 Agosto 2017

Luigi Manconi,Colpevoli di reato di altruismo” (Manifesto). Il comunicato di Emergency: “La decisione del governo italiano di inviare militari in Libia è un atto di guerra contro i migranti”. Due articoli di Alberto Negri sul Sole 24 ore spiegano i pro e i contro del “lavoro sporco” che i militari italiani vanno a compiere in Libia: “L’Italia e la Libia. Le mosse degli ‘amici’ e la Storia”, “Il vice di Serraj si schiera contro contro la missione italiana”. L’intervista di Marco Minniti al Il Fatto: “Polizia a bordo o blocchiamo le vostre barche”. L’editoriale di Roberto Saviano su Repubblica: “Le vite come la nostra, perse nel Mediterraneo, e l’errore di introdurre il reato umanitario”. Su Saviano c’è il consenso di Ilvo Diamanti (“Come salvare le Ong dall’ideologia della destra“, Repubblica) e la critica di Ernesto Galli della Loggia (“Quella scelta tra l’Italia e gli scafisti“, Corriere della Sera). La posizione di Mario Giro, vice ministro degli Esteri e membro della Comunità di S. Egidio: “Rimandarli in Libia è come spedirli in un inferno” (intervista a La Stampa). Paolo Lambruschi, “Libia, centri di detenzione inumani. Don Zerai denuncia, l’Onu conferma” (Avvenire).  Christopher Hein, già direttore del Consiglio italiano rifugiati: “Eccesso di umanità? Non può essere reato” (intervista all’Avvenire”). Con un titolo assai discutibile e ambiguo Il Fatto pubblica una analisi di Roberta De Monticelli sulla mescolanza di bene e male nelle Ong: “Più ne salviamo, più ne partono, più ne muoiono”. Anche Il Foglio peggiora con il titolo un articolo di Claudio Cerasa già molto discutibile in cui si sostiene che “dietro al dibattito sull’estremismo umanitario c’è il pericolo della nostra democrazia” (“I barconi della menzogna”). Ignazio Masulli, “Il vero obiettivo è respingerli ‘a casa loro’” (Manifesto). Oscar Giannino sul Messaggero dice: “Se l’Africa è al centro della crescita“. Stefano Stefanini, su La Stampa, chiarisce come venne decisa la partecipazione dell’Italia all’intervento armato contro Gheddafi: “Così decidemmo la missione contro Gheddafi”. Franco Venturini, sul Corriere della Sera, avanza l’ipotesi di accettare che la Libia sia divisa: “Il piano B: una confederazione”.

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