17 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
1 Commento

1 Commento

LA CRITICA DI ARTURO PARISI A RENZI. LA DIFESA DI MASSIMO RECALCATI

17 Luglio 2017

Arturo Parisi al Corriere della Sera: “Renzi vuole perdere, è prigioniero del suo io. E Prodi è lontano dal Pd, ha già tolto la sua tenda”. Analisi psico-politica di Massimo Recalcati su Repubblica: “L’odio per Matteo e il lutto della sinistra”. Massimo Franchi, “Elettori a sinistra del Pd, manca un federatore” (Corriere). Sul Foglio Claudio Cerasa riapre la sua satira politica: “Appello per D’Alema candidato premier”. Due pareri a confronto, sul Corriere Economia, sulla posizione di Renzi contro il fiscal compact: Tommaso Nannicini,Perché sì”, e Irene Tinagli, “Perché no”. Dario Di Vico (Corriere della Sera), “La ripresa economica c’è, ma dimentica tre pilastri: giovani, povertà e salari”. Ilvo Diamanti (Repubblica), “Nelle parole dei giovani non c’è posto per la speranza”. Un’analisi di cosa è populismo in Sergio Fabbrini, “Le molte facce del populismo, che vince anche se perde”. Un’intervista di Avvenire a Fabrizio Barca che racconta del suo lavoro nelle retrovie: “E’ la partecipazione la risposta ai populismi”.

Leggi tutto →

27 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

PER IL PD C’È UN “MODELLO PADOVA”?

27 Giugno 2017

Guido Crainz, su Repubblica, addebita a Renzi di non aver riflettuto sulla sconfitta al referendum (“Chi ha sottovalutato il no al referendum”). Stefano Folli, sempre su Repubblica, deplora che “Renzi punta più di prima su se stesso, l’unico di cui si fida”, e gli intima: “E ora dimenticare Palazzo Chigi”. Ancora su Repubblica Walter Veltroni dice: “Renzi deve cambiare passo. Ormai il mio Lingotto è lontano. Il Pd non ha più identità”, e Ilvo Diamanti analizza il voto (“C’era una volta la ‘zona rossa’”). In un’intervista al Corriere della sera Andrea Orlando dice: “I nostri stanno a casa o ci votano contro. Tavolo con le altre forze per la ricostruzione”. Epperò Matteo Renzi replica in un’intervista al Quotidiano nazionale che “A sinistra si perde”. Maria Teresa Meli conferma sul Corriere la linea di Renzi: “Il leader dice addio al modello Prodi”. Anche Massimo Adinolfi dubita dell’unità a sinistra: “Uniti si vince nei comuni ma non si governa” (Il Mattino). E persino Michele Serra, nella sua Amaca, è scettico e racconta quale è a suo avviso il vero “capolavoro politico” di queste elezioni. Anche il politologo più renziano, Mauro Calise, dubita che Renzi possa uscire dal cul du sac in cui è finito (“Se basta un tweet per cambiare un ciclo politico”, Mattino). Giuliano Ferrara sul Foglio ci scherza su: “Il Royal Baby a rischio Royal boh!”. Paolo Pombeni sembra dare qualche ragione a quanti, tra gli elettori, non vanno a votare convinti che in fondo i governi sono tutti uguali (“L’indebolimento dei Democratici come ‘partito di insediamento’”). E’ Giorgio Tonini, in un’intervista all’Avvenire, a provare invece a indicare la possibile direzione di marcia del Pd renziano, richiamandosi alla vittoria a Padova: “Il modello sia Padova. Matteo deve rilanciare. E non ceda a patti interni”. Sulla vittoria del centro-destra scrivono in molti, tra cui, su La Stampa, Giovanni Orsina (“Un’alleanza in cerca d’identità”) e Ugo Magri (“Centrodestra: vittoria con i voti M5S”). Alla domanda “E ora che succede?”, su La Stampa, provano a rispondere tre politologi: Alessandro Campi, Nadia Urbinati e Gianfranco Pasquino.

Leggi tutto →

14 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

DOPO IL PRIMO TURNO: IL PD, LA SINISTRA, I 5STELLE, LA DESTRA

14 Giugno 2017

Matteo Renzi dice a Repubblica: “Pronti alle alleanze ma non rifarò l’Unione di Prodi”. E però “Pisapia chiama in campo Prodi” (Monica Guerzoni, Corriere della Sera). Dice il dem Matteo Ricci al Corriere della Sera: “Serve un asse con chi votò sì al referendum, da Tosi a Pisapia”. Pippo Civati si lamenta: “Ma il Pd ci tratta come un fastidio” (intervista al Manifesto). Dice Leoluca Orlando: “Partiti senz’anima. Vince il civismo” (intervista al Corriere della sera). Dice Andrea Orlando, a La Stampa: “Il Pd non è autosufficiente. Apriamoci alle liste civiche”. Norma Rangeri (Manifesto): “Lista civica, ultimo rifugio della sinistra”. Alberto Asor Rosa, “La sinistra ora dia risposte ai temi sollevati dai 5 stelle” (intervista a Il Fatto). SUL RISULTATO ELETTORALE DEL M5S, dice Federico Geremicca: “Il territorio che frena il Movimento” (La Stampa); ma Ilvo Diamanti: “Meglio non vendere la pelle del Grillo” (Repubblica); e Mauro Calise: “Alle politiche sarà tutta un’altra storia” (Mattino); ma Sebastiano Maffettone insiste: “Cinque stelle senza classe dirigente” (Messaggero). E LA DESTRA? Piero Ignazi, “Pd, se il nemico viene da destra” (Repubblica); Giovanni Orsina, “Il cavaliere elemento di stabilità: paradossale ma è così” (a Repubblica); Stefano Folli,L’eternità di Berlusconi”; Francesco Verderami,La strategia del Cavaliere” (Corriere della Sera).

Leggi tutto →

3 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

RENZI MASOCHISTA?

3 Giugno 2017

Sempre più severo il giudizio di Paolo Pombeni sulle scelte politiche di Renzi che, a suo avviso, aprono la strada ai Cinque stelle (“Pasticcetto tedesco in salsa partitica”), sui quali scrive Ilvo Diamanti su Repubblica: “M5S, il partito trasversale scelto da giovani e operai” (e scelto soprattutto al Sud, e da chi tifa per Trump e Putin…), e scrive Alessandro Campi sul Messaggero: “Tra svolta e vecchi istinti i 5 Stelle sono al bivio”. Una dura requisitoria nei confronti di Renzi viene da Fabrizio Cicchitto: “L’inspiegabile harakiri del dott. Matteo Renzi” (che parla di “un masochista allo stato puro”). Duro sull’azzardo di Renzi è anche Stefano Folli (“Dem e grillini: il prezzo da pagare sul tavolo della riforma”), su Repubblica; così Massimo Giannini che evoca nientemeno che “il bacio del caimano” (“L’inganno tedesco”). Claudio Cerasa, però, sul Foglio dice che, se non si accetta il tandem Renzi-Berlusconi, non resta che sorbirsi quello M5S-Lega (“Il nuovo bipolarismo senza girarci intorno”). Sulla qualità della legge elettorale verso cui si sta andando scrivono, con pareri diversi, vari costituzionalisti: per Gaetano AzzaritiNon garantisce la libertà di scelta degli elettori” (intervista a La Stampa); per Massimo VilloneBene la bozza, ma serve il voto disgiunto” (intervista a La Stampa); Alessandro Pace spiega “Perché serve la sfiducia costruttiva” (Repubblica). Domenico Pirone sul Messaggero riferisce vari pareri: “Il nodo è il potere di scelta”. Intanto Giuliano Pisapia, sempre con grande cautela, dice: “Ecco il mio Patto per l’Italia” (intervista a La Stampa). E Matteo Renzi rilascia un’intervista al Sole 24 Ore: “La manovra non va sprecata. Stop all’Iva, tagliamo le tasse”.

Leggi tutto →

29 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

RASSEGNAZIONE

29 Maggio 2017

Sulla direzione presa dalla politica italiana i media sono molto perplessi. “Comunque vada, un mezzo disastro” è la conclusione di Massimo Giannini su Repubblica (“La benedizione grillina al patto del Nazareno”). Mauro Calise, politologo filorenziano deluso, spiega sul Mattino che dopo il voto ci troveremo esattamente come ora (“Ma Rosatellume e Germanellum pari non sono”). Alessandro Campi, sempre sul Mattino, scrive che non ha torto Renzi a ironizzare dicendo che si temeva un uomo solo al comando e non ci potrà lamentare ora di un governo di coalizione (“Se la politica diventa una partita a 4”). Che bisogna prendere atto che forse non c’è altra strada che legge proporzionale, voto anticipato e coalizione Pd-Fi è Federico Geremicca su La Stampa (“La corsa a ostacoli della maggioranza”). Molto critico Paul Ginsborg intervistato da Il Fatto: “Renzi vuole riportare B. al potere aiutato dal pensiero unico”. E Fabio Martini assicura: “Gentiloni non si metterà di traverso, ‘anche se c’è tanto lavoro da fare’” (La Stampa). Ilvo Diamanti mette per ora l’accento su “Le amministrative, il primo vero test politico” (Repubblica).  Sul sito del pd italiaincammino.it Stefano ceccanti pubblica una nota intitolata “Riforma elettorale subito: un sistema transitorio con qualche piccolo miglioramento. Gli altri non si possono avere” (una risposta a Mauro Calise).

Leggi tutto →

9 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

IL CORAGGIO DELLA VERITÀ CONTRO LA BOLLA POPULISTA

9 Maggio 2017

Intervistato da Repubblica Romano Prodi afferma tra l’altro che la dialettica oggi non è più tra destra e sinistra ma tra apertura e chiusura verso il mondo globale, e che i partiti tradizionali non hanno futuro (“Dalla Francia svolta storica. Merkel non decide più da sola”). Intervistato da Marzio Breda l’ex presidente Giorgio Napolitano spiega “Perché si sbaglia a inseguire i nostri populisti” (Corriere della Sera). Ilvo Diamanti, su Repubblica, nota come la Le Pen abbia vinto tra i ceti medio-bassi, tra gli operai, e nella Francia interna, e Macron tra la media borghesia cittadina (“Frattura di classe”, ma alla rovescia). Massimo Panarari, su La Stampa, tratteggia “Il vocabolario del nuovo riformismo” di Macron.  Massimo Nava, sul Corriere, dice come “Il leader giovane manda in pensione lo Stato protettore”. Roberto D’Alimonte osserva che il sistema elettorale francese in Italia sarebbe considerato incostituzionale: “Quel ballottaggio incostituzionale che salva la Francia” (Sole 24 ore). Claudio Cerasa  commenta il voto francese sottolineando: “Il coraggio della verità contro la bolla populista” (Foglio).  Anais Ginori racconta da vicino “Il mondo di Macron” (Repubblica). Giuliano Ferrara dà il suo giudizio su “Il fenomeno Macron” (Foglio). Asciutto il commento di Rossana Rossanda sul sito sbilanciamoci.org: “Il cittadino Macron arriva all’Eliseo”.

Leggi tutto →

3 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

IL RITORNO DI RENZI. TANTI DUBBI …

3 Maggio 2017

Paolo Pombeni  vede il Pd di Renzi sulle orme della Dc (“Napoleone e il bipartitismo imperfetto”, mentepolitica.it). Pierluigi Castagnetti, intervistato da Avvenire: “Lavoro, unica priorità. Il governo e il Pd ci mettano ogni forza”. Sui giornali molte perplessità sul Renzi del dopo primarie e sulla avvenuta trasformazione del Pd. Sul Sole 24 Ore: Roberto D’Alimonte,Il ritorno di Renzi e le carte di Gentiloni”. Sul Corriere della Sera:  Antonio Polito, “Un partito specchio del capo”; Massimo Franco, “La vittoria è netta, ma con il rischio dell’isolamento”. Su Repubblica: Stefano Folli, “Pisapia, primo ostacolo sulla strada del segretario Pd”; Massimo Giannini, “I tre elefanti  di Matteo”. Sull’Unità: le interviste a Marco Bentivogli (“Il Pd valorizzi i sindacati anti-populisti”) e Mauro Calise (“Renzi rivolti il partito come un calzino”). Stefano Ceccanti dà un consiglio a Renzi: “E adesso pensare solo alle elezioni amministrative” (intervista a Italia Oggi). Michele Salvati gli consiglia di dedicarsi a rimettere in sesto il partito: “Perché un leader ricorre alle primarie aperte” (Corriere). Matteo Renzi si racconta (E-news di martedì 2/5). Sull’analisi del voto: Fabio Martini, “Regioni rosse giù l’affluenza. Ma Renzi si prende la ‘ditta’” (La Stampa); Ilvo Diamanti, “Il popolo dei capelli grigi” (Repubblica); Massimo Rebotti, “Ai gazebo i veterani e pochi esterni” (Corriere).

Leggi tutto →

25 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

UN NUOVO LEADER SI AFFACCIA SULL’EUROPA

25 Aprile 2017

Jean Paul Fitoussi, “La gauche francese non è finita, ma lui è l’innovatore” (intervista all’Unità).  Il discorso di Emmanuel Macron, “Siamo i volti nuovi. Europa da rifondare” (Il Giornale). Massimo Adinolfi, “La nuova gauche senza complessi” (Mattino). Marc Lazar, “Siamo sicuri che Macron abbia già vinto?” (Repubblica). Romano Prodi, “Ora deve restare coerente per vincere senza i partiti” (intervista al Messaggero). Ilvo Diamanti, “Il presidente-partito nel paese frammentato” (Repubblica). Aldo Cazzullo, “Provincia contro città. Le due anime della Francia” (Corriere della Sera). Enzo Moavero Milanesi, “Le scelte e le ambizioni dell’europeista Macron” (Corriere della Sera). Marta Dassù, “Un nuovo leader si affaccia sull’Europa” (La Stampa). Lucrezia Reichlin, “La partita che si apre in Europa” (Corriere). Pierre Moscovici,Choc se Le Pen va al 40%” (intervista a La Stampa). QUANTO ALL’ITALIA E A RENZI…: Stefano Folli,Non bastano le primarie quando i partiti sono in crisi” (Repubblica). Walter Veltroni,La sinistra ricominci a parlare con il popolo altrimenti è perduta” (intervista a La Stampa). Adriana Cerretelli, “Macron e i conti in sospeso dell’Italia” (Sole 24 ore). Luciano Canfora, “Lui come Renzi? Il francese è più educato” (intervista alla Gazz. del Mezzogiorno). Matteo Renzi, “Avevo ragione io: si vince al centro” (intervista a Il Giorno).

Leggi tutto →

10 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

IL PARTITO PIGLIATUTTO

10 Aprile 2017

Cresce l’attenzione verso il M5S. Ilvo Diamanti fa il punto: “M5S, la rete del partito pigliatutto” (Repubblica). Piglia, ad esempio, l’industriale Arturo Artom, che dice: “Dopo Monti e Letta sto con Beppe. Con lui si farà la rivoluzione 4.0” (intervista al Mattino). Fabio Martini su La Stampa dice però: “Fuori dai ballottaggi, incubo per i 5 Stelle”. Bruno Simili, sul Mulino online s’interroga criticamente su “Una politica estera per il M5S”. Biagio De Giovanni, su Il Mattino, individua “Le risposte mancate dei 5 Stelle”. Luigi Covatta parla de “La deriva totalitaria dell’algoritmo” (Mattino). E Claudio Cerasa: “Cinquanta sfumature di Grillo. Chi sono i complici della grande truffa” (Il Foglio). VENENDO AL PD: Rosy Bindi in un’intervista a Il Fatto dice che sostiene Andrea Orlando, ma rivela: “Lascio la politica. Il Pd è di un uomo solo”. Mauro Calise ritiene che le primarie contribuiscano a indebolire il Pd: “Il Pd prigioniero delle primarie”. Per Ferdinando Giugliano, su Repubblica, “dal Movimento 5 Stelle a Matteo Renzi, la scelta è ormai tra il populismo e una sua versione soft” (“Il coraggio di scontentare”).

Leggi tutto →

21 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

POPOLOCRAZIA E GRILLIZZAZIONE DEGLI SPIRITI

21 Marzo 2017

L’ECONOMIA RIPRENDE MA BISOGNA ABBATTERE IL DEBITO. Paolo Onofri, “L’Italia che tira più del previsto” (Repubblica). Fabio Martini, “Gentiloni, ora avanti le riforme contro lo stallo” (La Stampa). Gianfranco Pasquino su Gentiloni: “Da professore gli darei sei, ma abbatta il debito” (intervista alla Stampa). Ferdinando Giugliano, “Il Paese di Bengodi” (Repubblica). Franco Bruni, “L’obbligo di ridurre il debito”. LA POLITICA BOCCHEGGIA. Enrico Letta dialoga con Marco Damilano: “Così l’Italia torna nel pantano” (Espresso). Massimo Cacciari,Stato in tilt, difficile persino la grande coalizione” (intervista alla Nazione). Vincenzo Visco, “Siamo vecchi ma meglio di questi incompetenti” (intervista a Il Fatto). LA POPOLOCRAZIA. Mauro Calise, “L’Italia tra decisionismo globale e populismo montante” (Mattino). Ilvo Diamanti, “Dalla democrazia alla popolocrazia” (Repubblica). RENZI/NON RENZI. Salvatore Vassallo spiega perché, a suo dire, “Non serve il partito radicato sul territorio” (intervista a Italia Oggi). Marianna Rizzini dialoga con Massimo Recalcati, sostenitore di Renzi: “Lo psicanalista organico” (Foglio). Marco Follini al Corriere della Sera: “Perché torno in politica? C’è un vento democristiano”. Bianca De Giovanni: “Noi alternativi a Renzi contro le disuguaglianze. Nasce Sinistra Pd” (Unità). Roberto Speranza: “L’attuale Pd sta tutto in un giro di compasso di 20 km” (a La Verità). GRILLISMO. Giuliano Da Empoli,Le relazioni pericolose tra ex Pd e grillismo” (Messaggero). Claudio Cerasa, “La grillizzazione degli spiriti” (Foglio).

Leggi tutto →