22 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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SUL DISCORSO DEL PAPA SULLE MIGRAZIONI. SUL MEETING DI CL

22 Agosto 2017

Andrea Tornielli, “Il papa si schiera: ‘Sì allo ius soli per i migranti” (La Stampa) e “Il papa e i migranti. Magistero secolare e reazioni piccine” (la Stampa – Vatican Insider). Andrea Riccardi, “Per il papa l’integrazione è il processo chiave” (Corriere della Sera). SUL MEETING DI CL: Dario Di Vico, “Carron vince su tutto: alle politiche il voto di Cl sarà in libera uscita” (Corriere della Sera); Gianni Barbacetto,Politica addio, rimane il business. Il Meeting cancella don Giussani” (Il Fatto). Luciano Violante, “Al Meeting si fa formazione, nei partiti non più” (intervista al Corriere).

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22 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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Una classe dirigente stolta

22 Agosto 2017
di Mario Giuseppe Molli

 

La sinistra a cui appartengo, come cristiano, difetta come tutte le altri parti politiche, di una classe dirigente in grado di leggere in modo lucido i processi storici in corso, e si interroga poco su di essi e sulle relative sfide, che sono decisive e che spesso hanno un passo lento ma segnano in profondità la nostra fase storica.

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16 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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MIGRANTI. SE IL CERCHIO SI CHIUDE…

16 Agosto 2017

L’Avvenire del 15 agosto pubblica due articoli su migranti e Libia: Nello Scavo, “L’Onu: in Libia solo prigioni e non ci sono controlli”; Paolo Lambruschi, “Don Zerai: il cerchio si chiude, è guerra ai migranti”. L’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione pubblica un comunicato stampa in cui critica duramente le nuove iniziative del Governo italiano per contrastare l’arrivo dei rifugiati dalla Libia (vedi comunicato stampa, testo del documento, e sintesi del documento). Padre Alessandro Cortesi op dedica allo “Straniero” la sua riflessione biblica sulle letture della prossima domenica e la sua contestualizzazione. Domenico Quirico prosegue su La Stampa il suo reportage dalla Libia: “A Sabratha, nella roccaforte degli scafisti”. In un’intervista a La Stampa Roberto Saviano dice: “L’Europa ha chiuso le frontiere e ci lasciato soli”. Un durissimo giudizio critico di Guido Viale sul Manifesto: “Il deserto sociale e culturale dove trionfa l’inumano”.

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14 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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“CIÒ CHE VEDIAMO MENO IN MARE…”

14 Agosto 2017

Ieri l’Avvenire ha pubblicato un servizio di Nello Scavo intitolato “Così Guardia costiera e milizie lucrano sul traffico d’uomini”, e una bella lettera di Lorenzo Dellai al direttore di Avvenire (“Ciò che vediamo meno in mare e che già accade e ci ferisce tutti”), a commento dell’editoriale di sabato di Marco Tarquinio (“L’incontro possibile”). Oggi Repubblica ha un servizio di Vincenzo Nigro, intitolato “I capi della Marina di Tripoli: ‘I soccorritori aiutano i trafficanti’”, in cui si mostra invece un volto pulito della Guardia costiera libica; ma poi Repubblica ha un duro editoriale di Massimo Giannini: “La resa della civiltà” (sebbene Eugenio Scalfari inserisca il ministro Minniti tra le risorse per il futuro del paese: “Ma Renzi si sente un uomo di sinistra?”). Su La Stampa Francesca Paci racconta: “Le Ong in fuga dal Mediterraneo”, e Francesca Schianchi aggiunge: “Il governo non arretra: così meno sbarchi in Italia”. Ieri Angelino Alfano, ministro degli esteri, aveva rilasciato un’intervista a La Stampa intitolata: “Ora Tripoli controlla le acque, e c’è più equilibrio nel Mediterraneo”; e il viceministro Filippo Bubbico aveva detto al Corriere: “Non ci risultano minacce. Sul Codice nessuna retromarcia”. Testimonianze sulla situazione in Libia vengono da Umberto De Giovannangeli (“I libici impongono il pizzo sui salvataggi”, Huffington post), da Fabrizio Gatti (“Chi e perchè vuol fermare i volontari“, Espresso) e da Domenico Quirico in un servizio su La Stampa (“Nelle celle dove finiscono  i migranti respinti”). Guido Rampoldi, su Il Fatto, annota: “E ora l’Italia non vede i 150.000 migranti intrappolati in Libia”. Le ragioni di Minniti le ha sostenute, a suo modo con lucidità, Luciano Violante ieri sul Corriere della Sera: “Il nostro nemico comune è il traffico di esseri umani”. Ma Alberto Bisin su Repubblica, sempre ieri, ha portato la riflessione su un altro piano: “I migranti e la sfida dell’integrazione”. Un punto forse positivo lo evidenzia Sara Menafra sul Messaggero: “Progetto Onu per due campi in Libia”. Sulla posizione della Cei Luigi Accattoli sul Corsera racconta “L’incontro segreto tra Gentiloni e papa Francesco” e Stefano Ceccanti scrive un suo commento sul Quotidiano nazionale (“La chiesa responsabile”). Ma si legga sopra anche Dellai…

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11 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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“I MIGRANTI E IL DOVERE DI RESTARE UMANI”

11 Agosto 2017

Dopo “La svolta della Chiesa” (Andrea Tornielli, La Stampa), e cioè le parole del card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei (“I vescovi alle Ong: rispettate le leggi contro gli scafisti”, Luigi Accattoli, Corriere della Sera), e dopo i primi frutti della politica perseguita dall’Italia (Dino Martirano, “Stretta libica sulle Ong per tenerle più lontane”, Corriere della sera; “L’Unhcr: migranti riportati nei centri di detenzione”, Manifesto), si levano le voci di Vladimiro Zagrebelsky (“Le regole del diritto in mare”, La Stampa), di Enzo Bianchi (“I migranti e il dovere di restare umani”, Repubblica), del rappresentante dell’Unhcr, Barbara Molisano (“La nostra priorità è togliere i rifugiati dai centri di detenzione libici”, intervista al Manifesto), di p. Camillo Ripamonti, del Centro Astalli di Roma (“Ripartiamo dall’ovvio: i migranti sono persone”), di alcune delle grandi Ong (“L’azione delle Ong rispetta le norme umanitarie globali”, lettera al Corriere) e di Peppino Ortoleva sul Secolo XIX (“Bloccare i popoli in fuga rischia di scatenare guerre”) e Alfio Mastropaolo sul Manifesto (“Campagna con vista sull’abisso”).  Riflessioni in merito anche di Paolo Pombeni, “Controlli, flussi, accoglienza, integrazione: urge dibattito serio” (Sole 24 ore) e Piero Ignazi, “Come aiutarli a a casa nostra” (Repubblica).

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9 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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“LA RISCOSSA DELLA SINISTRA CATTOLICA”

9 Agosto 2017

Marco Minniti:Evitata un’estate di caos. Le mie norme non sono di destra” (intervista a Repubblica). Marcello Sorgi legge nel dibattito interno al Pd, e nel paese, sulla questione migranti “La riscossa della sinistra cattolica” (La Stampa). Al Corriere della Sera Maurizio Lupi dichiara: “Da cattolico dico: Delrio sia realista. Umanità e regole non sono in conflitto”. Sull’Osservatore Romano una nota dice: “Le politiche restrittive non servono. Aprire canali legali e sicuri“. Andrea Riccardi, intervistato da La Stampa: “Anche le Ong che non firmano sono legittimate a salvare vite“. Sul tema scrivono anche Paolo Mieli sul Corriere della Sera (“Salvataggi in mare, risultati e domande”), in netto sostegno della linea Minniti, Andrea Cangini sul Quotidiano nazionale (“Il tabù infranto”), che parla di scontro tra concretezza e astrazione, Rocco Buttiglione su Il Dubbio (“Spartaco aveva ragione, però…”), che comprende i migranti ma vuole tenerli lontano, e Massimo Adinolfi su Il Mattino (“Il diritto di un Codice”) che media tra più aspetti del problema; da questi due ultimi articoli prende spunto Stefano Ceccanti per una nota sul suo blog che potremmo titolare “L’immigrazione, Buttiglione e i principi non negoziabili”. Posizioni nettamente critiche sulla recente politica italiana sulle migrazioni sono quelle di Ezio Mauro, su Repubblica (“L’inversione morale“) e di Barbara Spinelli su Il Fatto (“La missione militare, le Ong, la politica del caos nel Mediterraneo“). Intanto Marco Ludovico sul Sole 24 ore informa: “Migranti, stretta anche sull’asilo. E il Viminale prepara nuove regole”.

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7 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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Soccorsi, profughi, Ong… una riflessione a cuore aperto

7 Agosto 2017
di Sandro Campanini

 

La questione della gestione dei soccorsi in mare e le nuove regole per le ONG che operano in quel campo e, in generale, la questione dei profughi sollevano interrogativi presso molte persone e in particolare fra i cattolici, un “popolo” sensibile “per statuto”  (assieme a tanti altri credenti di altre fedi o non credenti) alla carità e al soccorso verso chi ha bisogno.

Credo sia doveroso affermare alcuni punti, forse banali, ma chiari.

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6 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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IL REATO DI ALTRUISMO. E IL RITORNO ALL’INFERNO

6 Agosto 2017

Luigi Manconi,Colpevoli di reato di altruismo” (Manifesto). Il comunicato di Emergency: “La decisione del governo italiano di inviare militari in Libia è un atto di guerra contro i migranti”. Due articoli di Alberto Negri sul Sole 24 ore spiegano i pro e i contro del “lavoro sporco” che i militari italiani vanno a compiere in Libia: “L’Italia e la Libia. Le mosse degli ‘amici’ e la Storia”, “Il vice di Serraj si schiera contro contro la missione italiana”. L’intervista di Marco Minniti al Il Fatto: “Polizia a bordo o blocchiamo le vostre barche”. L’editoriale di Roberto Saviano su Repubblica: “Le vite come la nostra, perse nel Mediterraneo, e l’errore di introdurre il reato umanitario”. Su Saviano c’è il consenso di Ilvo Diamanti (“Come salvare le Ong dall’ideologia della destra“, Repubblica) e la critica di Ernesto Galli della Loggia (“Quella scelta tra l’Italia e gli scafisti“, Corriere della Sera). La posizione di Mario Giro, vice ministro degli Esteri e membro della Comunità di S. Egidio: “Rimandarli in Libia è come spedirli in un inferno” (intervista a La Stampa). Paolo Lambruschi, “Libia, centri di detenzione inumani. Don Zerai denuncia, l’Onu conferma” (Avvenire).  Christopher Hein, già direttore del Consiglio italiano rifugiati: “Eccesso di umanità? Non può essere reato” (intervista all’Avvenire”). Con un titolo assai discutibile e ambiguo Il Fatto pubblica una analisi di Roberta De Monticelli sulla mescolanza di bene e male nelle Ong: “Più ne salviamo, più ne partono, più ne muoiono”. Anche Il Foglio peggiora con il titolo un articolo di Claudio Cerasa già molto discutibile in cui si sostiene che “dietro al dibattito sull’estremismo umanitario c’è il pericolo della nostra democrazia” (“I barconi della menzogna”). Ignazio Masulli, “Il vero obiettivo è respingerli ‘a casa loro’” (Manifesto). Oscar Giannino sul Messaggero dice: “Se l’Africa è al centro della crescita“. Stefano Stefanini, su La Stampa, chiarisce come venne decisa la partecipazione dell’Italia all’intervento armato contro Gheddafi: “Così decidemmo la missione contro Gheddafi”. Franco Venturini, sul Corriere della Sera, avanza l’ipotesi di accettare che la Libia sia divisa: “Il piano B: una confederazione”.

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30 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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PRODI E SCALFARI PER UN’ITALIA CHE SI FACCIA RISPETTARE DA MACRON

30 Luglio 2017

Eugenio Scalfari pone a Renzi (di cui racconta la rivalità con Macron) una sfida precisa: gli dice che ha una sola possibilità per portare l’Italia ad una qualche autorevolezza in Europa, unendo cioè nel centrosinistra le figure di Prodi, Letta e Veltroni (“Macron ha in mano l’Europa. E Renzi come risponde?”). Romano Prodi, a sua volta, sul Messaggero, scrive che l’europeismo va bene, ma di fronte alle attuali scelte di Macron bisogna reagire in senso nazionale (“Ma l’Italia non può fare la crocerossina dell’Europa”). Ugo Magri descrive “La strategia del Quirinale per rompere l’isolamento” dell’Italia (La Stampa). Federico Fubini descrive “L’insostenibile costo della linea Macron” (Corriere della sera). Bill  Emmott giustifica il nazionalismo di Macron ma gli imputa troppa fretta e unilateralità (“La tentazione di tornare a De Gaulle”, La Stampa). Maurizio Molinari spiega, su La Stampa, le ragioni geopolitiche dell’ostilità francese nei confronti dell’Italia nello scenario libico (“Nel Maghreb la contesa fra europei”). Emma Bonino mette in questione l’accordo Italia-Libia: “L’accordo con Sarraj, senza le 150 milizie e Haftar, è già fragile” (intervista a Il Fatto). Stefano Folli auspica che in Italia si facciano sentire le voci che credono nell’Europa (“Manca l’Europa nel dibattito del nostro paese”, Repubblica). Marcello Messori invita a guardare all’essenziale: “Europa, perché serve l’unione fiscale” (Repubblica).

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