“Pensiamo bene oggi: qual è la nostra lingua? Parliamo in verità, con amore, o parliamo un po’ con quel linguaggio sociale di essere educati, anche di dire cose belle, ma che non sentiamo?” . Questa la domanda che ha posto papa Francesco nel corso della breve omelia a Santa Marta, il 4 giugno. E ha risposto esortando “che il nostro parlare sia il parlare dei semplici”. Sia un parlare con amore, perché “non c’è verità senza amore”. I quotidiani del giorno dopo hanno dedicato una certa attenzione a questa omelia. Ad esempio Stefano Bartezzaghi su Repubblica (“Papa Francesco benedice il politicamente scorretto”) e Lucetta Scaraffia sul Messaggero (“Il linguaggio politicamente corretto, ma ipocrita”).
5 Giugno 2013
by c3dem_admin
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